Girafiocco FAI DA TE (per piccola deriva)
#1
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Ciao a tutti!
Posto le prime foto della costruzione di un avvolgifiocco artigianale. Questo è il lavoro di poche .ù che altro ho cercato il materiale e domani (o comunque nei prossimi giorni) procederò alla costruzione vera e propria.

Per prima cosa voglio ringraziare il Sig.re Nicola che mi ha prima di tutto ispirato e in seconda battuta fornito le informazioni (disegni e foto) necessarie alla mia opera.
Trovate il suo magnifico lavoro integrale (Scarrafone Latino) qui: .


Le foto allegate rappresentano l'attuale stato di avanzamento dei lavori.
Il rollafiocco non ha cuscinetti, è un semplice perno infilato in una staffa forata e dotato di tamburo su cui avvolgere il filo.

Procendendo con ordine.
Nella prima foto si vede il bullone "lavorato" ed un suo gemello intonso. È stata arrotondata la testa (per facilitarne la rotazione) e sono stati praticati i fori per inserire i perni che daranno luogo alla rotazione vera e propria.

Nella seconda foto c'è il solo bullone/asse del girafiocco

Nella terza foto si vedono le boccole in materiale sintetico che agevoleranno la rotazione del perno/bullone.

Nella quarta foto si vede la staffa che andrà collegata alla barca gia lavorata (piegata a misura per ospitare il bullone con la testa rrotondata).

Nella quinta si vede la girella che, a differenza di quelle che ho sempre visto, ha il perno di collegamento tra i due anelli che è . carico SEMBRA girare senza troppi problemi.

Sesta e settima foto ritraggono il bullone/perno/asse, le boccole e la staffa assemblati.

Nell'ottava foto si vedono i rocchetti di filo (erano esauriti) che ho preso in due brico in città, ovviamente me li hanno dati gratis essendo dei rifiuti.

Nella nona foto si vede il tutto assemblato con l'aggiunta del dado e un grillo (nella posizione dove andranno saldati.

Prossimamente:
-toglier la testa al dado e farlo diventare un bullone
-accorciare i rocchetti (troppo larghi)
-mettere uno spezzone di tubo all'interno del rocchetto al fine di aumentarne la facilità d'uso e limitarne gli attriti.
-saldare bullone (creato sopra) con il grillo e, una volta montato il tutto saldare il grillo all'asse
-creazione di due boccole da porre sotto e sopra il rocchetto al fine di limitare gli attriti
-Sagoma della piastra
-preparazione passacavo
-...credo di non aver dimenticato . . deriva su cui intendo montarlo è un Flying . lo faccio così per sfizio più che per necessità Thumbsupsmileyanim


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#2
Rocchetto del filo accorciato e forato (per i perni)


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#3
L'accrocchio può piacere ma anche no.......... è vero che gli sforzi su un FJ sono piuttosto limitati...... ma io non attaccherei mai lo strallo di prua a ciò che resta di un bullone forato per traverso piuttosto consistentemente ..........
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#4
Interessante realizzazione che merita attenzione.
Magari aumentando le dimesioni e applicando un paio di cuscinetti, si potrebbe pensare ad un utilizzo su derivoni tipo tridente

Mi sembra di ricordare che, in meccanica, si definiosce "bullone" è l' insieme della vite e del dado. Sbaglio?
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#5
(02-09-2015, 16:38)Frappettini Ha scritto: Mi sembra di ricordare che, in meccanica, si definiosce "bullone" è l' insieme della vite e del dado. Sbaglio?

ahi Albert...è già la seconda volta che te lo fanno notare8989898989
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#6
(02-09-2015, 16:20)albert Ha scritto: L'accrocchio può piacere ma anche no.......... è vero che gli sforzi su un FJ sono piuttosto limitati...... ma io non attaccherei mai lo strallo di prua a ciò che resta di un bullone forato per traverso piuttosto consistentemente ..........

É, infatti, il mio timore . saldati dado e grillo sottopongo il tutto a prove di carico!

(02-09-2015, 16:38)Frappettini Ha scritto: Interessante realizzazione che merita attenzione.
Magari aumentando le dimesioni e applicando un paio di cuscinetti, si potrebbe pensare ad un utilizzo su derivoni tipo tridente

Mi sembra di ricordare che, in meccanica, si definiosce "bullone" è l' insieme della vite e del dado. Sbaglio?
La mia idea originale era "a base" di cuscinetti ma i cuscinetti adatti (devono sopportare carico laterale all'asse di rotazione) sarebbe costato, da solo, oltre i venti euro e,visto quanto REALMENTE ho bisogno di un girafiocco ho preferito, almeno per ora, . il . . proprio che tu abbia ragione Smiley30 39
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#7
(02-09-2015, 01:32)CapitanFracasso Ha scritto: Per prima cosa voglio ringraziare il Sig.re Nicola che mi ha prima di tutto ispirato e in seconda battuta fornito le informazioni (disegni e foto) necessarie alla mia opera.

Eccomi, ma se mi dai del "Sig." mi fai sentire vecchio...
Comunque, il lavoro sta venendo bene, forse è il caso di trovare o farsi tornire una bella rondella in teflon invece che quelle tutte sfilacciate che vedo in foto, ma, in ogni caso, perchè devi copiare pedissequamente il mio? Puoi migliorarlo alla luce della mia esperienza e quindi applicare invece della rondella un cuscinetto reggispinta in inox (da proteggere con un cappuccio).
Inoltre, forse i fori sono effettivamente esagerati, per una spinetta elastica bastavano 3 mm, in fondo non c'è molto sforzo del rocchetto sull'asse.
Infine: rinuncia da subito a quella girella, è quella che usai io e che mi ha dato un sacco di noie, perchè sotto tensione non "girella" bene.
Potresti pensare di costruire anche quella, ancora più semplice del tamburo.
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#8
Finito! Ecco come si presenta il girafiocco terminato. Ho provato ad appendermici . retto (peso circa 90kg), ci ho anche tirato su la barca (che al momento ho in giardino :. limatina qua e la e il gioco é fatto. 8819Smiley4


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#9
(02-09-2015, 22:29)nixs Ha scritto: Eccomi, ma se mi dai del "Sig." mi fai sentire vecchio...
Comunque, il lavoro sta venendo bene, forse è il caso di trovare o farsi tornire una bella rondella in teflon invece che quelle tutte sfilacciate che vedo in foto, ma, in ogni caso, perchè devi copiare pedissequamente il mio? Puoi migliorarlo alla luce della mia esperienza e quindi applicare invece della rondella un cuscinetto reggispinta in inox (da proteggere con un cappuccio).
Inoltre, forse i fori sono effettivamente esagerati, per una spinetta elastica bastavano 3 mm, in fondo non c'è molto sforzo del rocchetto sull'asse.
Infine: rinuncia da subito a quella girella, è quella che usai io e che mi ha dato un sacco di noie, perchè sotto tensione non "girella" bene.
Potresti pensare di costruire anche quella, ancora più semplice del tamburo.

Scusa per il "signore" Smiley4, le rondelline sfilacciate . primo tentativo, le ho rifatte e lisciate adeguatamente . egregiamente il loro lavoro.

Per quanto concerne il . penso . è un prototipo ma penso che se non avrò particolari inghippi terrò questo.

21
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#10
(03-09-2015, 18:07)CapitanFracasso Ha scritto: Finito! Ecco come si presenta il girafiocco terminato. Ho provato ad appendermici . retto (peso circa 90kg), ci ho anche tirato su la barca (che al momento ho in giardino :. limatina qua e la e il gioco é fatto. 8819Smiley4

Se vuoi fare le cose QUASI per bene dovresti testare l'accrocco almeno per il carico di rottura dello strallo che se ricordo bene (il fj che ho a prender polvere in garage) sarà di almeno 2mm e quindi più di 300kg
[b]Rock On Sail Fast!![/b]
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#11
"ma io non attaccherei mai lo strallo di prua a ciò che resta di un bullone forato per traverso"

(02-09-2015, 17:59)lxl_F.18_lxl Ha scritto:
(02-09-2015, 16:38)Frappettini Ha scritto: Mi sembra di ricordare che, in meccanica, si definiosce "bullone" è l' insieme della vite e del dado. Sbaglio?

ahi Albert...è già la seconda volta che te lo fanno notare8989898989

Suvvia .......... anche voi ciechi come il dado avvitato sulla vite ???? Smiley2Smiley279

Ok con la prova a trazione, ma essendo il bullone (o vite, o stelo se preferite Smiley2) piuttosto lungo e una parte rigida dello strallo, ed essendo la trazione dell'avvolgimento applicata nel mezzo e in corrispondenza delle riduzioni di sezione, andrebbe verificata anche la resistenza alla flessione e alla fatica.

Andrebbe verificata anche la capacità di ruotare sotto carico della girella in penna, perchè se si impunta si rischia di strefolare la ghinda, o comunque di creare sulla drizza una "coda di maialino".

Tutto ciò a maggior ragione perchè faccio notare che le derive come FJ, 420, 470 (se armate "regular") hanno lo strallo all'interno della vela messo in tensione dal paranco di ghinda, ma c'è un secondo strallo in bando che sostiene l'albero a riposo o se la ghinda ha qualche problema.
Qui se non vado errato questo ausilio è stato rimosso per far posto al tamburo.

Riassumo: intenzione lodevole, ma attenzione !! 21
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#12
Al massimo un lavoro del genere va bene per una barca radiocomandata
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#13
Faidate o ucas?
Tieni ben conto di quello che dice Albert.
E vai a vedere come sono fatti quelli in
uso da mezzo secolo su FD e simili.
Se hai tempo per giocare studia anche il
sistema con ruota e cavo continuo.
BV!
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
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#14
(04-09-2015, 06:27)shein Ha scritto: Se vuoi fare le cose QUASI per bene dovresti testare l'accrocco almeno per il carico di rottura dello strallo che se ricordo bene (il fj che ho a prender polvere in garage) sarà di almeno 2mm e quindi più di 300kg

Appena trovo un gancio adeguatamente piazzato faccio la prova Smile

(04-09-2015, 09:10)albert Ha scritto: Tutto ciò a maggior ragione perchè faccio notare che le derive come FJ, 420, 470 (se armate "regular") hanno lo strallo all'interno della vela messo in tensione dal paranco di ghinda, ma c'è un secondo strallo in bando che sostiene l'albero a riposo o se la ghinda ha qualche problema.
Qui se non vado errato questo ausilio è stato rimosso per far posto al tamburo.

Riassumo: intenzione lodevole, ma attenzione !! 21

No, il "doppio strallo" lo lascerò, devo solo inventarmi qualcosa per la questione spazio (il girafiocco starebbe TROPPO vicino all'attacco dello strallo) 91

(04-09-2015, 14:46)oudeis Ha scritto: Faidate o ucas?
Tieni ben conto di quello che dice Albert.
E vai a vedere come sono fatti quelli in
uso da mezzo secolo su FD e simili.
Se hai tempo per giocare studia anche il
sistema con ruota e cavo continuo.
BV!

Grazie del consiglio! Diciamo che come concezione non mi garbava troppo (è lo stesso sistema avvolgente che c'era sull'alpa Esse) ma in futuro penso mi . c'è il modo di sfruttare un vecchio pignone di una bicicletta (con relativo sistema di frizione) 19
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#15
[hide]
.jpg   IMG_20130512_233549.jpg (Dimensione: 355,5 KB / Download: 48) [/hide][hide][attachment=12046][/hide]Mi sembra un buon lavoro ma controllare il limite di carico e' fondamentale specialmente sotto sforzo e come si comporta la funzione di frullare il fiocco in chiusura e apertura dello stesso questo e' capitato a me con un girafiocco della Ubi Mayor.Con un fiocco di mtq.8.00 vento nodi 7/8. una Lancia di mt 6.00 peso ql.6.00. Poi gentilmente riparato dalla stessa Ubi Mayor.
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#16
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.jpg   IMG_20130823_082313_1.jpg (Dimensione: 396,07 KB / Download: 58) [/hide]Scusa ecco la foto del girafiocco.
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#17
(08-09-2015, 00:51)albertoperinellia Ha scritto: Mi sembra un buon lavoro ma controllare il limite di carico e' fondamentale specialmente sotto sforzo e come si comporta la funzione di frullare il fiocco in chiusura e apertura dello stesso questo e' capitato a me con un girafiocco della Ubi Mayor.Con un fiocco di mtq.8.00 vento nodi 7/8. una Lancia di mt 6.00 peso ql.6.00. Poi gentilmente riparato dalla stessa Ubi Mayor.

Praticamente ti si è "aperto"? . do una mossa a controllare il carico! Sadsmiley
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#18
(03-09-2015, 18:07)CapitanFracasso Ha scritto: Finito! Ecco come si presenta il girafiocco terminato. Ho provato ad appendermici . retto (peso circa 90kg), ci ho anche tirato su la barca (che al momento ho in giardino :. limatina qua e la e il gioco é fatto. 8819Smiley4

Bellissimo.

Per chi non crede alle sue possibilità allego il mio come appariva sulla deriva (che ora ho venduto) che mi ha rollato per 7 anni.
L'unica differenza rispetto al tuo era il foro passante più piccolo.
Per aumentare l'efficienza della girella in alto, oltre a tanto grasso, usavo aprire PRIMA il fiocco e POI la randa, in modo che lo strallo non fosse ancora in forte tensione.

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.jpg   rolle.jpg (Dimensione: 116,16 KB / Download: 82) [/hide]
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#19
Forse aprire e rollare il fiocco in andature poppiere potrebbe agevolare la cosa? Dico per dire . naso dovrebbe . la vecchia Alpa 550 spesso andando in poppa il fiocco si "accasciava" sullo strallo e andava tenuto . ne dici?
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#20
(09-09-2015, 00:13)CapitanFracasso Ha scritto: Forse aprire e rollare il fiocco in andature poppiere potrebbe agevolare la cosa? Dico per dire . naso dovrebbe . la vecchia Alpa 550 spesso andando in poppa il fiocco si "accasciava" sullo strallo e andava tenuto . ne dici?

Dipende, se in poppa il fiocco è ben gonfio è già in trazione, e poi è scomodo: controvento apri la randa, poi passi in poppa e apri il fiocco?
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