Circuito gennaker
#1
Domanda semplice semplice : su una barca di 10mt, che lunghezza devono avere le scotte del circuito gennaker (vela murata sul musone, no bompresso). Il diametro ? (gennaker 70mq). Grazie e ciao a tutti.
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#2
(21-10-2015, 09:15)Guido_Elan33 Ha scritto: Domanda semplice semplice : su una barca di 10mt, che lunghezza devono avere le scotte del circuito gennaker (vela murata sul musone, no bompresso). Il diametro ? (gennaker 70mq). Grazie e ciao a tutti.

Compra 50m del 10 e vai tranquillo.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#3
io faccio una volta e mezza la LOA e abbondo un paio di metri per il diametro sotto i 10 non andrei per una questione di manegevolezza (ma puoi sempre pensare di fare anche delle scottine da 8 per le ariette). La scelta del materiale dipende da te, non tanto per i carichi ma per la leggerezza.
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#4
Io sono per una via di mezzo: 2 volte la loa, ovvero totali 40 mt., e da 8 mm, se il gennaker è fino a 0.75 oz., da 10 mm se di grammatura più pesante.
(Il diametro dipende anche da cosa portano i self tailing dei winches)
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#5
Effettivamente sono andato "troppo tranquillo", volevo scrivere 45m e ho arrotondato a 50m.
Questa dovrebbe essere la barca:

[hide]
.jpg   elan33.jpg (Dimensione: 109,13 KB / Download: 56) [/hide]

Ho calcolato la scotta sopravvento in questo modo:
Rinvio allo spigolo di poppa a ca 9 metri dalla mura ma arrotondato a 10m per il passaggio esterno ai candelieri + 2m al winch del genoa
+ altri 2m di coda + 8m dalla mura alla bugna, per un totale di 22m.
E questo dovrebbe già essere un calcolo "tranquillo".
Guido, dove hai posizionato il punto di mura con quel pulpito?
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#6
fattele prestare da una barca simile o piu' grande e fai una uscita e vedi quanto ti serve.
farle corte è una catastrofe farle troppo lunghe è tanta cima in pozzetto che rompe le scatole e che poi dispiace tagliare.
lo so ... è una rispo poco tecnica ma è quello che farei se avessi amici vicini a cui chiedele in prestito .
ciao Smile
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#7
Nell'ultime 2 stagioni ho regatato su una barca da 40 piedi che ha il circuito unico del gennaker. Inizialmente non mi piaceva per nulla, anzi mi dava un senso di insicurezza notevole, poi mi ci sono abituato e devo dire che ci sono vantaggi.
Il pozzetto rimane sempre pulito. Quando molli la scotta per strambare hai inevitabilmente la controscotta a portata di mano da ricazzare per far portare la vela sull'altro bordo.
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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#8
(21-10-2015, 13:28)lord Ha scritto: Nell'ultime 2 stagioni ho regatato su una barca da 40 piedi che ha il circuito unico del gennaker. Inizialmente non mi piaceva per nulla, anzi mi dava un senso di insicurezza notevole, poi mi ci sono abituato e devo dire che ci sono vantaggi.
Il pozzetto rimane sempre pulito. Quando molli la scotta per strambare hai inevitabilmente la controscotta a portata di mano da ricazzare per far portare la vela sull'altro bordo.

Mamma mia che mal di testa mi verrebbe a prua di una barca così!! Dipende dai ruoli ci mancherebbe, in pozzetto gradirei pur'io una soluzione così ma a prua (e mi pare che anche te sei prodiere vero?) se fai una cavolata e devi ripassare una cima (magari passata inavvertitamente interna invece che esterna per dirne una), come fai?
Poi metti che passi la scotta interna (in pozzetto ti dicono così), sale il vento, si decide di strambare esterni ..sei fregato, ormai il circuito è passato e non puoi farci niente, no?
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#9
....e se la passi esterna e ti cade dal cazzullo e ti va sotto la barca e non riesci piu' a liberarla?
a me la scotta unica mette un po' paura. forse su barche molto piccole .... forse.
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#10
(21-10-2015, 14:14)France WLF Sailing Team Ha scritto:
(21-10-2015, 13:28)lord Ha scritto: Nell'ultime 2 stagioni ho regatato su una barca da 40 piedi che ha il circuito unico del gennaker. Inizialmente non mi piaceva per nulla, anzi mi dava un senso di insicurezza notevole, poi mi ci sono abituato e devo dire che ci sono vantaggi.
Il pozzetto rimane sempre pulito. Quando molli la scotta per strambare hai inevitabilmente la controscotta a portata di mano da ricazzare per far portare la vela sull'altro bordo.

Mamma mia che mal di testa mi verrebbe a prua di una barca così!! Dipende dai ruoli ci mancherebbe, in pozzetto gradirei pur'io una soluzione così ma a prua (e mi pare che anche te sei prodiere vero?) se fai una cavolata e devi ripassare una cima (magari passata inavvertitamente interna invece che esterna per dirne una), come fai?
Poi metti che passi la scotta interna (in pozzetto ti dicono così), sale il vento, si decide di strambare esterni ..sei fregato, ormai il circuito è passato e non puoi farci niente, no?
Avevo mille dubbi e remore, ma una volta utilizzato mi sono ricreduto sia da prodiere che da tailer.
Una volta armato il circuito difficile ti chiedano il cambio.
Comunque pensandoci, anche in corso non credo sia un problema staccarlo da un lato e farlo passare interno.
Cambi mi li hanno chiesti solo in issata, ma a prua ti chiedono di tutto effetivamente
Una minchiata la davanti sempre la paghi ...Smiley57 e sempre del prodiere è la colpa
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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#11
(21-10-2015, 16:20)Marco Polo Ha scritto: ....e se la passi esterna e ti cade dal cazzullo e ti va sotto la barca e non riesci piu' a liberarla?
a me la scotta unica mette un po' paura. forse su barche molto piccole .... forse.
Verissima anche questa. Anzi ho sempre preferito il circuito interno per evitare questa ipotesi, ma con un po ' di accorgimenti ( un tubo di plastica tipo passacavi sul bombresso o una stecca ) difficile che accada. Unico te ne accorgi, con due scotte separate fai un disastro ( già vissuto in una Cetacei di qualche anno fa, in più lo skipper/ armatore ha pensato di accendere motore e innestare la marcia... ).
Quando ti entra nelle vene, non puoi più farne a meno Sir Peter Blake
N.B.J.S. Erik Aanderaa Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica
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#12
Per tornare alla lunghezza della scotta:
ritengo anch'io che 2 volte la loa è un valore adeguato.
Va ricordato però che, in presenza di un bompresso e
con volontà di fare strambate esterne, l' estensione del
bompresso oltre la loa va sommata alla loa stessa.
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#13
A voler essere pignoli il bompresso va calcolato solo se strambi esterno cosa che credo non si faccia quando c'è un bel bompresso.
BornFree

(21-10-2015, 18:56)shabrumi Ha scritto: Per tornare alla lunghezza della scotta:
ritengo anch'io che 2 volte la loa è un valore adeguato.
Va ricordato però che, in presenza di un bompresso e
con volontà di fare strambate esterne, l' estensione del
bompresso oltre la loa va sommata alla loa stessa.
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#14
(21-10-2015, 21:05)BornFree Ha scritto: A voler essere pignoli il bompresso va calcolato solo se strambi esterno cosa che credo non si faccia quando c'è un bel bompresso.
BornFree

(21-10-2015, 18:56)shabrumi Ha scritto: Per tornare alla lunghezza della scotta:
ritengo anch'io che 2 volte la loa è un valore adeguato.
Va ricordato però che, in presenza di un bompresso e
con volontà di fare strambate esterne, l' estensione del
bompresso oltre la loa va sommata alla loa stessa.

a voler continuare ad essere pignoli, se passeggi per le banchine dei nostri porti è raro incontrare un "bel" bompresso.
La maggior parte ( non so perchè ) sono stile bonzai e, con questi, la vedo dura strambare .:

In più, anche in presenza di un bompresso adeguato, in molti equipaggi è uso che un prodiere aiuti il tailer nel recupero della nuova scotta.

In questo caso il prodiere, posizionato a prua delle sartie, tira la scotta indietro e in basso per facilitare il passaggio delle larghe spalle di un A2
all' interno del vertice alto del triangolo rappresentato dallo strallo, la ghinda e la base dell' asimmetrico.

Sulle stesse barche, con equipaggio ridotto, si arma il circuito scotte esterno
per semplificarsi la vita.
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#15
50 metri e stai
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