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Mi sono imbattutto in questa foto di Neo400.
Ne ho sentito parlare di fiocci con mano e ne ho visti su barche datate, ma pensavo fosse una tecnica abbandonata. Invece eccola ancora in uso e per altro su una barca dove le vele non dovrebbero essere un problema.
A pensarci, avere un fiocco con una mano può essere una soluzione ( economica ) in alternativa ad un cambio di vela. Con un 3 ci fai un 4 con una bella bugna alta.
Che dite ?
[hide] ![[Immagine: 1Neo400.jpg]](http://www.giornaledellavela.com/news/wp-content/uploads/2014/10/1Neo400.jpg) [/hide]
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Mi pare se ne sia già parlato. Ne ho avuto uno, tantissimi anni fa, e non mi è piaciuto.
Strallo con doppia canaletta, si faceva prima a cambiarlo che a terzarolare.
Però con equipaggio forse... e forse la forma è meno oscena di uno semirollato...
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io l'ho avuto, e lo rimpiango.
quando c'è da bolinare con l'ariaccia, è una ottima alternativa a rollare. Se ne è parlato, è poco piaciuto sul forum.
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Ho ritirato il mio in Veleria sabato. Fiocco 100% con garrocci aggiunta una mano. Ti saprò dire quando la barca tornerà in acqua!
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14-03-2016, 21:25
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-03-2016, 21:26 da albert.)
Il revival dei fiocchi terzaruolabili sulle barche da regata, nulla ha a che vedere con "banali" motivi economici, ma è dovuto alla limitazione di stazza del numero dei fiocchi a bordo: si preferisce perciò avere dei jib specifici per condizioni leggere e medie per tirar fuori il decimino di nodo, mentre in condizioni di "sopravvivenza" si preferisce una vela tuttofare, tanto più di così non si va ........
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(14-03-2016, 20:56)scornaj Ha scritto: io l'ho avuto, e lo rimpiango.
quando c'è da bolinare con l'ariaccia, è una ottima alternativa a rollare. Se ne è parlato, è poco piaciuto sul forum. Ma lo avevi terzarolabile con il rollafiocco?
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Ot: Scusate forse vedo male la foto, ma quel fiocco così messo non dovrebbe con i suoi rifiuti alleggerire l'inferitura della randa?
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Si terzarolabile col rolla. Da tutto aperto, giù drizza è nuova scotta (e matafioni). Con 25-trenta nodi sul naso, due mani alla randa e il fiocco terzalorato, ne facevo sette ... Col trentuno piedi.
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(14-03-2016, 23:06)blackninja Ha scritto: Ot: Scusate forse vedo male la foto, ma quel fiocco così messo non dovrebbe con i suoi rifiuti alleggerire l'inferitura della randa? Visto l'andatura e' abbastanza aperto da non rifiutare sulla randa
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...è anche steccato!
sempre avuti fiocchi con i terzaroli quando non avevo l'avvolgifiocco
oggi secondo strallo con garrocci, trinchettona con mano, meno vele, e rispetto ad un cambio terzarolare è più veloce
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(14-03-2016, 23:12)scornaj Ha scritto: Si terzarolabile col rolla. Da tutto aperto, giù drizza è nuova scotta (e matafioni). Con 25-trenta nodi sul naso, due mani alla randa e il fiocco terzalorato, ne facevo sette ... Col trentuno piedi.
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Sono molto interessato alla soluzione. Ne parliamo sabato a cala galera.
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Buh, mi sembra una soluzione esclusivamente regata... a meno che uno non abbia persone sacrificabili da mandare a prua in crociera (Suocera?).
Mi figuro la scena, siamo in crociera e servirebbe un cambio vela da fiocco 3 a 4 (se sei in crociera, perchè sei fuori?), a questo punto lo "skipper armartore jolly" chiama la manovra... sguardi trasecolati in pozzetto e qualche mugugno (che ci facciamo qua in mezzo?).
"Va bene, se non ci va nessuno, ci vado io... Chi tiene il timone?"
Inizia il periglioso percorso ti rechi sulla prua che sale e scende come un ottovolante (si spera con jackline) - tra un urlo e l'altro riesci a far lascare scotta e mollare la drizza, sempre salendo e scendendo muri il fiocco che fileggia con garbo e adesso tocca ai matafioni - tre per la precisione, mettendo il primo devi inventarti qualcosa per l'avanzo di vela che c'è tra questo ed il nuovo punto di mura: una bella mappazza di tessuto rinforzato che deve strisciare in coperta, ce la fai, passi al secondo con andatura consona, sembra quasi facile, infine arriva il terzo per portarlo in barca si deve prendere un'andatura stretta, la barca salta, il matafione è in alto e non ci sono punti a cui appoggiarsi.
Ipotizzando che a questo punto tu non sia un MOB, torni in pozzetto con lo sguardo da terminator ed arriva puntuale il commento sul genere "ma saltiamo ancora" o "potevamo restare fermi dove eravamo" [Notare che entrambi i commenti sono assolutamente veri e non denigratori]
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Fine della storia
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Esagerato. L'unico problema e' attaccare la scotta quando il Genoa e' ancora tutto su. Se armi un paranco rinviato in pozzetto molli drizza e belin la nuova mura. Metti a segno il fiocco con la nuova forma, chiudi i matafioni. Fine.
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Perfetto! la scena è assolutamente realistica (o reale?)
(15-03-2016, 12:29)clavy Ha scritto: Buh, mi sembra una soluzione esclusivamente regata... a meno che uno non abbia persone sacrificabili da mandare a prua in crociera (Suocera?).
Mi figuro la scena, siamo in crociera e servirebbe un cambio vela da fiocco 3 a 4 (se sei in crociera, perchè sei fuori?), a questo punto lo "skipper armartore jolly" chiama la manovra... sguardi trasecolati in pozzetto e qualche mugugno (che ci facciamo qua in mezzo?).
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(14-03-2016, 23:12)scornaj Ha scritto: Si terzarolabile col rolla. Da tutto aperto, giù drizza è nuova scotta (e matafioni). Con 25-trenta nodi sul naso, due mani alla randa e il fiocco terzalorato, ne facevo sette ... Col trentuno piedi.
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Ottima idea, è da tempo che medito se togliere il rolla e fare vele con garrocci (genoa e olimpico) ma questa ipotesi non la avevo considerata, grazie per la riflessione.
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Il problema (che secondo me è l'unico che merita di essere preso in considerazione, IMHO ovviamente) che mi ha manifestato il velaio è che al crescere delle dimensioni i rinforzi per la nuova bugna e la nuova scotta devono essere ben fatti, e quindi pesanti. Inevitabilmente, la balumina alla lunga risente del tiro "a metà".
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-03-2016, 17:39 da Klaus.)
(14-03-2016, 21:25)albert Ha scritto: Il revival dei fiocchi terzaruolabili sulle barche da regata, nulla ha a che vedere con "banali" motivi economici, ma è dovuto alla limitazione di stazza del numero dei fiocchi a bordo: si preferisce perciò avere dei jib specifici per condizioni leggere e medie per tirar fuori il decimino di nodo, mentre in condizioni di "sopravvivenza" si preferisce una vela tuttofare, tanto più di così non si va ........ MA ALBERT NON SE LO FILA NESSUNO ?!
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Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
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Il maestro io lo segue sempre !
Sulle regate è sicuramente la spiegazioni.
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è talmente chiara la spiegazione che ha dato...
...pochi possono dare del tu al mare e quei pochi non lo fanno.
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D'altra parte se nessuno lo fa, un motivo ci dovrà pure essere.....
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