Ne avevamo già parlato qui:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...galileiano
Comunque riparliamone.
Tutte le volte che affrontiamo un problema dinamico, che riguarda il movimento, la prima operazione che facciamo è la scelta, spesso inconscia, di un sistema di riferimento. Qualunque sistema di riferimento detto "inerziale" o "galileiano" che si muove di moto rettilineo ed uniforme va bene, ci consente cioè di affrontare il problema in questione, perché in qualunque sistema inerziale, in qualunque habitat che si muova di moto rettilineo ed uniforme, tutte le leggi fisiche e di conseguenza tutti i comportamenti fisici e i movimenti delle cose sono soggetti alle solite leggi. Ma alcuni sistemi di riferimento risultano più semplici per analizzare una data questione, mentre altri sono molto più complicati.
Se ad esempio giochiamo a biliardo o a ping pong in una sala giochi, ovviamente useremo il sistema di riferimento "terra", mentre se la partita avviene su una nave da crociera, senza neanche pensarci è la nave che viene assunta come sistema di riferimento, e malgrado che il sistema nave si sposti uniformemente rispetto alla terra, tutte le leggi fisiche, e con esse l' esperienza e la maestria dei giocatori, nonché le traiettorie di palle e palline, restano identiche rispetto a quelle in vigore nella partita che si svolge su terraferma. Sarebbe certo possibile analizzare la partita e prevedere le traiettorie dal punto di vista di riferimento terra, ma la analisi sarebbe in tale caso complicatissima rispetto a quella di chi sceglie la nave come sistema di riferimento
Invece se la Nasa manda un satellite su Marte, il sistema di riferimento "Terra" viene abbandonato, in favore di quello "Sole".
Ogni situazione per essere analizzata ha un sistema di riferimento privilegiato rispetto ad altri sistemi inerziali, peraltro anch’essi teoricamente validi, e individuare e adottare tale sistema di riferimento più adatto chiarifica e semplifica enormemente i problemi.
E' solo un fatto di semplicità: Tolomeo aveva investigato il moto dei pianeti e degli altri corpi celesti usando inopportunamente la Terra come sistema di riferimento; riusciva ciononostante a prevedere esattamente eclissi e transiti celesti, a costo però di enormi complicazioni, come l' uso di traiettorie epicicloidali. A parte le implicazioni filosofiche e religiose, la rivoluzione di Keplero e Copernico consistette semplicemente nell'adottare un sistema di riferimento (il Sole) non più giusto in assoluto, ma enormemente più comodo.
Resta il fatto che uno strumento più comodo è anche più efficace e potente, ed in grado di portarci più avanti nella speculazione, e quindi, probabilmente, le moderne conquiste dell’ astronomia non sarebbero in pratica potute esserci se l’umanità avesse continuato a indagare il cosmo partendo dal sistema di riferimento tolemaico, o geocentrico.
Ritorniamo alla nave in crociera e alle sue offerte di giochi e di animazione. Abbiamo detto, purchè non ci sia rollio o altre irregolarità nel navigare rettilineo ed uniforme della nave stessa, che la partita di ping pong nel salone della nave è indistinguibile da una partita che si svolge a terra. Spostiamoci nella piscina della nave, e nuotiamoci dentro: le sensazioni di tuffatori e nuotatori nonché le loro prestazioni, le traiettorie nell’ habitat “piscina della nave in navigazione” sono identiche a quelle che si verificano in una qualsiasi piscina sulla terraferma. Nessun tuffatore nella piscina della nave si sognerebbe di impostare la traiettoria del tuffo diversamente da come farebbe a terra per non cadere sulla testa di un bagnante sottostante.
Adesso però arriva uno steward, e ci dice di liberare la piscina, che dovrà ospitare una regata di modellini telecomandati di barche a vela.
Adesso abbiamo in mano il telecomando, e il nostro modellino naviga in piscina, sospinto dal vento che scorre sulla piscina stessa; siamo concentratissimi sulla regata, ci dimentichiamo che questa si svolge in una piscina, e che la piscina è in movimento. Ci dimentichiamo anche, e per fortuna possiamo farlo, che il vento che interessa i nostri modellini è dato dal vento on the ground influenzato dal vento di velocità della nave (è cioè il vento apparente della nave); è una cosa complicata ma freghiamocene, quel vento per la nostra regatina, per i nostri modellini è il vento reale, chiamato anche vento di superficie (della piscina) .
Il nostro habitat sembra fermo, tutto si svolge come in tutte le regatine di modelli che abbiamo fatto in specchi acquei a terra. Il nostro habitat da un certo punto di vista concettuale è fermo, nel senso che dicevamo all’ inizio, nel senso che niente nelle leggi fisiche e nei comportamenti dinamici e meccanici delle cose muta se restiamo in sistemi di riferimento, in habitat, inerziali, o galileiani che dir si voglia.
Le polari sono le solite, come le reazioni delle barchine e il modo di condurle.
Nessuno si sognerebbe di navigare più poggiato su una mura che su un'altra perché tutta la massa d’acqua che è l’ habitat della regata si sta spostando con la nave, o di fare i tanti, per fortuna non tutti, discorsi sbagliati e inutilmente complicati che si leggono in questo 3d.
Lo spostamento della nave può avvenire a 1 nodi o a 20 nodi, la regata non ne è influenzata
Passo successivo: smontiamo la nave, e depositiamo in mare l’ acqua della piscina con barchette e quant’ altro. Manteniamo però il movimento della nostra acqua. Il sistema migliore per mantenere tale movimento è immaginare una corrente di vaste proporzioni che si sposta come si spostava la nave. Continuiamo a regatare….
Immagino che abbiate capito dove voglio portarvi.
Riflettete su quanto detto, se avete voglia leggetevi questo capolavoro
http://www.filosofico.net/Antologia_file...lei_01.htm
Ci ritroviamo tra un po’