Lotta all'Umidità
#61
A me gli scarichi detto lavandini sono sopra la linea di galleggiamento
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#62
Ahh!
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#63
(28-09-2014, 22:05)pippuzzo Ha scritto: Scusate ma voi fate andare "robi" elettrici quando siete lontani?
Io . fate come vi pare ma se succede qualcosa con chi ve la prendete?

In questo caso parliamo di basse tensioni e potenze. No problem.
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#64
Come detto da altri, con opportuna alimentazione AC da Imarroncinichegalleggiano.... *non* collegata all' impianto della barca e con salvavita (che funziona) io non vedo questi rischioni inenarrabili. Idem per la presa a mare di un lavello aperta, per lo vero. E i deumidificatori grossi Piccoletto davvero anche in climi 'difficili', esperienza fatta piu volte in ambienti decisamente piu ostici del nord Italia... e' abbastanza simpatico, pero', pagare poco la corrente, se no e' un eccidio.

Soprattutto se combinati con la soluzione-Albert, quando la soluzione-RMV non sia disponibile.
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#65
Il rischio, lasciando collegata la roba in Imarroncinichegalleggiano.... non sono tanto le dispersioni, inesistenti se nulla è collegato all'impianto della barca, e i sovraccarichi, perché quelli sono protetti da magnetotermici (fusibili e cose varie) e differenziali, né tanto dalle apparecchiature che basta siano progettate e costruite per uso continuativo (importante).
Il vero rischio sono le sovratensioni: infatti se per qualsiasi motivo c'è un rialzo notevole di tensione, questo non sempre viene rilevato né da differenziale e da magnetotermico, per cui l'apparecchio può prendere fuoco.
Difficile che qualche barca abbia il limitatore di tensione (Daphnia e quelle a seguire lo hanno).
E' già successo e se ne è anche parlato, che dopo la manutenzione di alcune colonnine, il tizio abbia collegato alla 220 due fasi invece di una fase e un neutro, e una barca ha preso fuoco.
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#66
Che il rischio teorico esista, non dubito. Che il rischio esista in modo statisticamente rilevante in pratica lo imparo ora (fattore non secondario: se dovessimo prendere in considerazione anche i rischi (molto) remoti, la cosa piu saggia sarebbe - ed e' - rimanere a terra). Non ci sono, pero', tanti scenari salvo quello appunto del tizio che per caso collega due punte della stella che possono portare a una sovratensioni per tempi sufficienti, cosi a pensarci. E non vorrei essere ne' nel tizio ne' nel marina, che presumibilmente a seguito dell' episodio sara' fallito.

Tra l' altro, stiamo parlando di deumidificatori, quindi di un motore elettrico con un circa-quasi-sistema-di-controllo, fai il botto con relativamente poco danno. Ci vuole sfiga (OK, l' ho detto) per surriscaldare tutto a sufficienza. Diverso sarebbe con una stufetta elettrica, chiaramente. E al solito peggio sarebbero, visto il motore, le tensioni basse, che pero' dovrebbero (???) far scattare opportuni interrutori di limitazione di corrente che dovrebbero (???) esserci.

Per prevenire anche quello, metti in serie un opportuno interrutore-con-rilevamento, immagino si trovino anche gia pronti.

Ma siamo abbastanza nel campo del 'se devo prevenire anche queste eventualita' la cosa migliore e' non avere la barca', come gia detto, per conto mio.
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#67
Io sulla tua lo metterei, integrato nel trasformatore d'isolamento che farebbe anche 220>110, e così hai risolto tre problemi.
Sulle mie, avendo visto una volta che è successo, l'ho sempre messo: è un modulo da quadro normale che costa intorno ai 100 €, poi gli va dietro qualche altra cosetta, ma dimensioni e peso (ma su 30 tons?!) sono ridotte.
La tensione dell'oggetto è comunque 220 ed è a bordo, un motore in una scatola di plastica (e questo è l'innesco), se fa il botto, può anche surriscaldarla.

Questa volta non sei tu , ma sono io che vado di lungo
Smiley4
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#68
Ah certo, quello non si discute: in barca si mette. Tanto moduli da quadro gia ce ne va una mezza dozzina e sicuramente uno in piu' male non fa.

Predisporre una prolunga apposta per quando invece la barca e' sola - e i deumidificatori vanno dalla prolunga dalla Imarroncinichegalleggiano...., per capirci, con l' impianto AC staccato - e' un po' piu complicato ma comunque si fa - anche perche' c'e' sempre da ricordare che anche in quel caso ci va un trasformatore di mezzo, quando non un affare a doppia conversione.

Pero' stiamo parlando di barche un po' piu grandi e che devono stare 'da sole' per del tempo - e di 'sfiga notevole' - se tu survolti un motore a 110 e lo porti a 208 tipicamente fa BUM molto in fretta e hai il problema dei pezzi (che possono praltro gia fare discreti danni per conto loro...).

Rimango dell' idea che in un marina (parlando di 'marina affidabili nei quali lasciare la barca' - altro discorso quando sei in giro per il mondo, li io tendo a tagliare la testa al toro, come il genitore, e a non tirare dentro ne acqua ne corrente) pero' siano cose che 'non dovrebbero succedere' con fortissimo accento su 'non', per cui li considero eventi a bassa probabilita', ecco.

Per capirci: allo stato attuale c'e' una bellissima prolungona da 220 3ph / 50A che entra in barca, adattatore che prende una fase e neutro e porta giu a 110/60 (roba bella della Marinco, lasciamo perdere cosa costa...) e li sono attaccati due deumidificatori e pompa AC *grossa*. Sono tranquillo? Ragionevolmente.

Vero che qui uno che facesse l' errore che hai descritto per risparmiare tempo per tutti si uccide a cacciavitate in fronte da solo.
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#69
Non ho mai riscontrato problemi di umidità in barca. L'unica accortezza che ho sempre avuto d'inverno è stata di lasciare tutte le tendine aperte in modo da lasciare entrare luce/sole da tutti gli oblò e questo da oltre 20 anni.
BV
Banking off of the northern east wind, sailing on a summer breeze and skipping over the ocean like a stone... H. Nilsson

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#70
<<<<<
roba bella della Marinco,
<<<<<
Il giallo, sulla carena blu è molto raffinato.

Smiley4
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#71
Riprendo questa discussione per sapere se nel frattempo qualcuno ha trovato soluzioni migliori alla condensa sotto i materassi a bordo d'inverno.
Ho cercato "geostuoie" ma non ho individuato il materiale adatto.
La coperta di lana sotto il materasso funziona?
Qualcuno ha provato il DRY-MAT pubblicizzato da una ditta inglese?
Altre soluzioni diverse dalle doghe?
Grazie dei consigli di chi ha già risolto il problema
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#72
Uso da molti anni (sull'attuale e sulla precedente barca) questa roba, costa un po' (il prezzo e' per ogni 10cm di lunghezza x larghezza del rotolo 210cm) ma funziona benissimo !

[hide]https://www.svb-marine.it/it/sotto-materasso.html[/hide]

si ritaglia a misura con semplici forbici, non si rovina e, volendo, si puo' lavare a piacimento.
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#73
l'umidità si forma per differenza di temperature.
soluzione:ventilare o riscaldare\isolare(eliminare il ponte termico)
con cosa? stuoia per ventilare e rompere il ponte termico.
materiale isolante da interporre, che può essere benissimo una coperta della nonna, di lana o di lino poco importa l'importante che salga anche sui fianchi e che abbia uno spessore consistente.
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#74
(31-01-2018, 09:29)IanSolo Ha scritto: Uso da molti anni (sull'attuale e sulla precedente barca) questa roba, costa un po' (il prezzo e' per ogni 10cm di lunghezza x larghezza del rotolo 210cm) ma funziona benissimo !
[hide]https://www.svb-marine.it/it/sotto-materasso.html[/hide]
si ritaglia a misura con semplici forbici, non si rovina e, volendo, si puo' lavare a piacimento.

Articolo interessante, ma dalla descrizione non capisco: il prezzo è a 10 cm ma se ordino 6 pz mi arrivano 6 striscie da 10 cm oppure una striscia da 60 cm?
Interessante anche da mettere sotto i serbatoi acqua flessibili...
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#75
Nei dettagli del prodotto lo indica: se segni 6 ti mandano una striscia 60x210[/b][/b]
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#76
Questo l'avevo letto, mi sembra strano non ci sia una larghezza massima...
A volte su SVB la traduzione italiana è un po' "alla Google".
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#77
confermo che è così. sulla larghezza massima è vero che nonj è indicata, ma non mi porrei il problema
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#78
(31-01-2018, 10:19)bludiprua Ha scritto: Articolo interessante, ma dalla descrizione non capisco: il prezzo è a 10 cm ma se ordino 6 pz mi arrivano 6 striscie da 10 cm oppure una striscia da 60 cm?
Interessante anche da mettere sotto i serbatoi acqua flessibili...


La ditta che lo produce è una multinazionale che fa, tra le altre cose, drenanti per l'edilizia.

Si tratta della Harpo

[hide]http://www.harpogroup.it/geotecnica/prodotti-materiali[/hide]

In particolare, questo prodotto è commercializzato (pubblicizzato) tramite un sito secondario

[hide]http://www.20mat.it[/hide]

Il costo di tale prodotto, se acquistato da SVB o da negozi di nautica, è di circa 30 euro al metro quadro.

Si tratta, comunque, di prodotti studiati per il drenaggio in ambito edile, ovvero di "geocompositi drenanti".

È possibile reperirli nei magazzini di materiale edile, oppure dove si occupano di aree verdi.

Il costo, in base a marca e caratteristiche, parte da 5-6 euro a metro quadro, IVA compresa.

[.]

---
Non accontentarti dell'orizzonte, ma cerca l'infinito!
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#79
In effetti io non lo acquitai da SVB ma ad un prezzo piu' basso direttamente dal produttore tedesco (di Berlino) che ora pero' non fornisce piu' piccole quantita' ed e' divenuto praticamente impossible l'acquisto da parte di privati.

Non sapevo che vi fosse anche un produttore italiano, interessante !
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#80
(31-01-2018, 02:23)ocirne Ha scritto: Riprendo questa discussione per sapere se nel frattempo qualcuno ha trovato soluzioni migliori alla condensa sotto i materassi a bordo d'inverno.
Ho cercato "geostuoie" ma non ho individuato il materiale adatto.
La coperta di lana sotto il materasso funziona?
Qualcuno ha provato il DRY-MAT pubblicizzato da una ditta inglese?
Altre soluzioni diverse dalle doghe?
Grazie dei consigli di chi ha già risolto il problema

Come avevo già scritto,io uso da diversi anni una coperta in lana merinos, astuzia che mi insegnò diversi anni fa' un grosso rivenditore di camper/caravan , categoria che con la nautica ha molti punti e problemi in comune.
Ho testato anche una bella termocoperta in lana non più funzionante(di buon spessore),tolto le spine e adattata alla sagoma del letto di prua,funziona bene, niente più condensa.

BV
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