(30-03-2018 22:06)ZK Ha scritto: per quello che riguarda il sistema di madieri chiglia delle barche con la pinne mi piacerebbe che si capissero alcune cose:
...
mi chiedo:
perche un progettista non dovrebbe tener conto di come vengono alate e taccate le barche che progetta?...
Ciao, concordo che non siamo in "competition" su fatto tecnico, ma cerchiamo di dare informazioni sul problema "flessioni dello scafo" e in maggior dettaglio al problema "appoggio sulla chiglia" della barca a terra. Parliamo di pinna, cioè qualcosa di diverso dalla chiglia lunga o della costruzione dello scafo in maniera integrale con la chiglia. Siamo consapevoli che ad ogni sforzo esiste una deformazione atta a dare la reazione (resistenza) uguale e contraria. In questo 3D ci sono state osservazioni del tipo 1- "se la pinna è normalmente appesa, quando si appoggia la barca, la pinna spinge verso l'alto" 2- "una barca deve poter appoggiare il suo peso sulla pinna".
A mio avviso sono due condizioni che la tecnica costruttiva in uso, non da per certamente e sicuramente robuste. La pinna è una appendice dello scafo = mensola incastrata. Le pinne vengono costruite con materiale pesante per abbassare il baricentro più possibile. Il peso proprio della pinna è molto elevato. Lo scrupolo del costruttore (cantiere) è di rinforzare la zona di attacco della pinna con un ragno, in genere un controstampo, per irrobustire l'area, e distribuire i carichi sia lungo l'asse longitudinale, sia trasversale. In genere sono presenti più rinforzi nel senso delle ordinate (per baglio). La ricerca di minor peso, si estrinseca anche con la dotazione di canting keel (pinne basculanti) dove con manovra particolare si genera una portanza che fornisce coppia raddrizzante senza dare maggior peso alla pinna e alla barca >>> velocità maggiori o maggiore efficienza a vela! Ma per inclinare la pinna, penso si debbano applicare delle forze (con martinetti) per baglio. Dunque per le barche da diporto che definisco "mediterranee" (buona performance a vela con vento moderato-leggero) mix tra crociera e regata, non consiglierei di provare di appoggiare tutto il peso sulla chiglia. All'acquisto o utilizzo della barca, ricercherei con attenzione i dati di progetto e di costruzione, e solo se il Cantiere mi da assicurazione che vi è margine di sicurezza su ciò, applicherei una tale procedura. A suo luogo, indicai che molte costruzioni (inglesi) danno per assodato che la barca resti in secca sulla chiglia e su stampelle laterali, ma quei costruttori generalmente indicano che la barca "x" può essere fornita con "fin keel" ... ciò mi lascia pensare che non sia solo per distinguere diversi pescaggi per la stessa barca.