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Salve amici,
Negli ultimi tempi mi è venuta la "scimmia" di eliminare la calza al gennaker (di frullini non se ne parla $$$$). 60-70mq circa.
Ora vorrei ottimizzare la manovra di ammainata finora gestita con la calza.
Sul musone di prua (non ho bompresso) ho armato un anello in cui fa via un penzolo dal punto di mura che fisso al caricabasso del tangone in modo da regolare con precisione dal pozzetto.
In ammainata finora ho sparato la mura e riportato a mano il penzolo sotto la randa in modo da far collassare completamente la vela e da qui calarla in quadrato dal tambuccio. Ora pero' mi è venuta in mente di armare un "retriver" della mura insomma una manovra esterna a pulpiti e draglie che mi consenta di filare la mura e recuperarla direttamente dal pozzetto.
Il lockdown impedisce, per ora, ogni sperimentazione.
Quale è la soluzione ottimizzata dai regatanti solitari?
Grazie e buon Vento
BornFree
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Perche' hai eliminato la calza, soprattutto in solitario?
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BornFree, anche io ho eliminato la calza ed ho fatto realizzare un "secchione" con materiale traforato di forma cilindrica in cui ripongo e da cui lancio il gennaker.
ho modificato il musone porta ancora raddoppiando lo spessore dell'acciaio ed ho creato un cavallotto che mi fa da guida per l'ancora e sul quale ho saldato un buon anello per il bozzello per la regolazione della mura rinviata in pozzetto.
Mi hai dato una ottima indicazione con l'armare un retriver, dove la fisseresti? come la faresti stare a riposo?
Dato, io ho eliminato la calza perché in solitaria ero costretto a ben mollate la scotta per poter "imbustare" con la lunga cima di manovra e sempre con vento rinforzato mi creava problemi. Immagina scotta in bando, vela che sbatte e tu che cerchi di far scendere la calza con eventuale rollio della barca e perdita di equilibrio.
Poi con armo in TA era sempre un patema aprire il rolla fiocco per eventuali aggroviglianti della girella con il malloppo della calza. Queste alcune ragioni!
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probabilmente UN retrieve line che dalla vela va in mano ti può aiutare. di solito si usa su taglie più grandi ma tu sei da solo...
devi fare due patch sulla vela, con degli anelli,anche di tessile. a quello superiore leghi una cimetta, che passa attraverso quello inferiore e si raccoglie, a risposo, in un apposita tasca vicino la mura chiusa da una pattina di velcro. quando vuoi ammainare, il prodiiere (tu) prende l'imbando della cimetta dalla tasca, la passa all'uomo sottocoperta (sempre tu) che si tira il genn dalla cimetta. il centrale (ancora tu) apre la drizza e il sottocperta (indovina chi) tira finchè la vela non è tutta al sicuro.
immagino che se non puoi sdoppiarti, fare tutto da pozzetto, sparando drizza e mura sia la stessa cosa. solo devi avere la cima di retriver più lunga, per arrivare lì dietro.altra cosa, se hai la randa con la base non inferita, suggerisco l'ammainata letterbox, con poca gente in coperta è più sicura. troverai questi spiunti interessanti:
[hide] .[/hide]
[hide] https://www.uksailmakers.com/letterbox-takedown-video[/hide]
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Ti posso dire come si ammaina sui mini 650 un gennaker da circa 90mq. la cima che regola il punto di mura arriva in pozzetto su uno stopper. La butti in mare in modo che venga frenata quando apri lo stopper. Ti metti in poppa con la randa molto aperta, oppure in planata poggi in modo deciso per ridurre in modo importante la pressione sulla vela. belin la scotta e afferri il punto di scotta, a questo punto apri lo stopper del punt o di mura e recuperi tutta la base della vela, dietro alla randa, facendo un bel salsicciotto. Poi apri lo stopper della drizza, anche questa filata in mare per essere frenata, e ammaini il salsicciotto, se ti prepari il sacco in pozzetto ammaini direttamente nel sacco e non servre spinare. Logico che sia la mura che la drizza devono essere lunghe abbastanza per restare in mare (basta un metro) fino a completo recupero della vela. Si fa tranquillamente da soli in molto meno di 1 minuto senza mettere piede fuori dal pozzetto.
Matteo
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ADL, grazie ho visto i filmati che hai postato.
Con easy bag e lazy jack la vedo un po' dura la letterbox!
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17-11-2020, 12:24
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-11-2020, 12:27 da CkDre.)
Io quoto in toto l"intervento di Nimbo, è il sistema più pratico e sicuro per ammainare il gennaker. L'importante è aprire bene la randa in modo da poter coprire il gennaker. Io ho usato lo stesso sistema in varie situazioni, funziona molto bene e non bisogna muoversi sal pozzetto. Riesco ad ammainare anche senza pilota automatico
Il trucco è cazzare la scotta, così facendo il gennaker porta molto meno
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(17-11-2020, 12:24)CkDre Ha scritto: Io quoto in toto l"intervento di Nimbo, è il sistema più pratico e sicuro per ammainare il gennaker. L'importante è aprire bene la randa in modo da poter coprire il gennaker. Io ho usato lo stesso sistema in varie situazioni, funziona molto bene e non bisogna muoversi sal pozzetto. Riesco ad ammainare anche senza pilota automatico
Il trucco è cazzare la scotta, così facendo il gennaker porta molto meno
Naturalmente senza easy bag e lazy jack? Altrimenti mi spiegate dove è il segreto! Grazie.
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(17-11-2020, 17:04)Norman2016 Ha scritto: Naturalmente senza easy bag e lazy jack? Altrimenti mi spiegate dove è il segreto! Grazie.
Nimbo lo recupera dietro la randa, non in "letter box" (cioè tra base e boma).
Se ho capito bene.....
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Anche con la calza comunque e' piu' facile se lo si sventa con la randa, sempre che la randa sia issata.
Per le andature in poppa spesso preferisco o terzarolare o addirittura ammainare la randa.
Non avendo lo spi, ed essendo piuttosto un crocierista, utilizzo il gennaker anche in poppa quasi piena.
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17-11-2020, 17:25
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-11-2020, 17:26 da matteo.)
Poggiare, poggiare, poggiare.
E della calza non c'è bisogno.
Almeno fino a superfici umane (per me < 100 mq)
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(17-11-2020, 17:13)jacques-2 Ha scritto: Nimbo lo recupera dietro la randa, non in "letter box" (cioè tra base e boma).
Se ho capito bene....
Allora “si può fareeee!!”
Sono stato fuorviato dal filmato della letterbox.
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(17-11-2020, 17:28)Norman2016 Ha scritto: Allora “si può fareeee!!”
Sono stato fuorviato dal filmato della letterbox. Si dietro la randa, no letter box che crea solo roba da sistemare.
Matteo
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Io sono affezionato alla calza... ho addirittura tolto il frullone per mettere la calza (il frullone lo riciclerò per un code 0 o flying genoa).
Come già detto, la randa è fondamentale - poggio e lasco bene la randa, mollo la scotta del gennaker, poi da prua chiudo la calza apro lo stopper della drizza (sull'albero perchè sono solo) e ripongo tutto nel sacco.
Il gennaker è qualcosa più di 110mq e la manovra si fa tranquillamente da soli.
L'unico accorgimento in più è che ho messo la cimetta della calza in un bozzello con strozzatore - in questo modo posso chiudere la calza con calma senza che si riapra (anche se c'è vento) - nella foto si vede uno dei primi esperimenti.
Non so quanto sia un trucco conosciuto, io l'ho imparato sul class 40.
La semplicità è la suprema sofististicazione. LdV
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(17-11-2020, 19:38)AndreaB72 Ha scritto: Io sono affezionato alla calza... ho addirittura tolto il frullone per mettere la calza (il frullone lo riciclerò per un code 0 o flying genoa).
Come già detto, la randa è fondamentale - poggio e lasco bene la randa, mollo la scotta del gennaker, poi da prua chiudo la calza apro lo stopper della drizza (sull'albero perchè sono solo) e ripongo tutto nel sacco.
Il gennaker è qualcosa più di 110mq e la manovra si fa tranquillamente da soli.
L'unico accorgimento in più è che ho messo la cimetta della calza in un bozzello con strozzatore - in questo modo posso chiudere la calza con calma senza che si riapra (anche se c'è vento) - nella foto si vede uno dei primi esperimenti.
Non so quanto sia un trucco conosciuto, io l'ho imparato sul class 40.
sta cosa spesso si fa al rovescio.. per frenare la cima ed evitare che aprendosi in modo troppo veloce bruci la vela.. comunque carino e da mettere in memoria
amare le donne, dolce il caffe.
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Ma in caso di emergenza non si può ammainare col metodo “senza calza” pur avendola? A me e’ capitato di farlo. Per le mie capacità in solitario, con una barca da crociera, la calza e’ comoda.
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E ammainare alla kiwi appoggiandolo sul fiocco?
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17-11-2020, 23:45
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-11-2020, 23:54 da Sagitta30.)
Io ho il gennaker con la calza, mi pare funzioni bene. Non ho alcuna velleità di velocità e me la prendo comoda.
Però. Avevo capito che, decidendo di ammainare, dopo aver poggiato e mollato la randa, conveniva cazzare la scotta per sventarlo e far perdere pressione alla calza che così può scendere senza sforzo. Ho sempre fatto così ma ammetto che non mi sono mai trovato in situazioni un po' complesse, vento rinforzato mare molto formato ecc.
Imparo volentieri altre modalità.
correzione: lo avevate già detto sono un bimbominkia.
... perché poteva essere davvero libero e felice solo se lo erano anche gli altri (G. Gaber)
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Con poco vento io, poggiando al massimo, lascio la scotta quanto balza e scendo la calza. Se il vento e' un po' piu' forte lasco anche un po' di mura, svento con randa, lasco un po' la scotta, inizio a scendere la calza, fisso la cimetta della calza all'albero, lasco di piu' la scotta e quindi scendo completamente la calza. Alcuni aprono un po' di fiocco, io ci ho provato ma non mi ci sono trovato bene poiche' toglie spazio sul ponte.
Pur usanto moltissimo il gennaker, non mi ci sono mai trovato con tanto vento: a 15-18 nodi di reale si hanno meno di 10 nodi di apparente ed il gennaker lo ammaino per usare il genoa. Magari perdo un mezzo nodo ma sono piu' tranquillo.
In regata e' sicuramente un altro discorso, io mi riferisco alla mia esperienza di tranquillo crocierista con calza e facendo come sopra mi trovo bene.
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Non ho Gennaker, la barca ed io siamo della precedente generazione, mi sono però convertito alla calza per lo Spi medio, per quello leggero non è necessario.
Con vento, da solo, è una grande comodità!
 
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