Restauro ecume de mer
#1
Chiedo consiglio ai più esperti in quanto mi vorrei cimentare in questa nuova avventura, ho spazio, tempo e manualità, ma aimé, pecco nella . in procinto di Acquistare appunto questo ecume de mer e sto facendo un po' di conti sul trasporto, alaggio ecc e mi sorge un . casa ho un vecchio invaso della mia vecchia barca, lft un po' più corta e baglio minore e mi chiedevo se potesse andare bene per accogliere la nuova . tal proposito mi chiedo, come faccio a calcolare se può andare bene? Ovvio che poi sistemerei con cunei, soncole ecc ma non vorrei fosse troppo piccolo e mettere a repentaglio la sicurezza di chi ci girerà attorno magari con una giornata di vento, o di chi ci salirà, o della barca stessa, per tanto chiedo a voi più esperti se secondo voi il mio invaso può andar bene, allego le foto ma vi indico comunque le misure: Invaso- Lunghezza: 280 Larghezza: 135 Altezza: 120 Ecume de mer- Lunghezza: 790 Larghezza: 265 Pescaggio: 125 Grazie a chiunque mi sarà di aiuto!
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#2
Come quasi tutti gli invasi che ci sono in giro è troppo stretto, ma la gente continua comunque a metterci su le barche a proprio rischio e pericolo. Se il piazzale è tuo fai almeno 4 ancoraggi in posizione opportuna in modo da poter fissare barca e invaso con delle cinghie a terra così stai tranquillo. L'écume nelle zone con escursioni di marea importanti viene messa in secca per pochi giorni anche solo con due stampelle laterali, ed è molto più stabile di quello che possa sembrare ( foto d'esempio presa da internet, non è un écume)
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#3
Importante che appoggi in chiglia, sulla pinna, dopo puoi meterci dei cristi, puntelli, uno a poppa uno a prua in chiglia e due laterali. se ci fossero dei golfari a terra si possono controventare con drizze di testa.
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#4
Si, ok, tutto chiaro o quasi, nel senso che si, il piazzale è mio e posso gestire l'ancoraggio con cristi, puntelli, golfari ecc senza problemi, sono anche al corrente che il peso vada scaricato tutto in chiglia, ma a questo punto, secondo voi la barca meglio poggiarla sull'invaso e renderla sicura sopra ad esso o poggiarla direttamente a terra? E da lì partire con "l'ancoraggio" laterale?
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#5
L'appoggi sui vasi e poi la puntelli. I cugni si fanno di rovere e l'angolo di 6°/7°, meglio i cristi che si possono regolare.
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#6
Grazie Bullo, agli ordini!
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#7
Per curiosità l'écume e quello rosso che c'era in vendita non molto tempo fa?
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#8
Mi sa proprio che stiamo parlando della stessa barca Smile perché?
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#9
Perché se è quella che ho in mente io avrai un po' di lavoro da fare. In particolare aveva un infiltrazione nella giunzione scafo coperta che non so se sia stata risolta in maniera definitiva. Più probabilmente altre infiltrazioni e necessità di cure generali.
Tutto risolvibile con buona voglia e impegno.
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#10
L'unico problema conclamato di quella, a detta del attuale proprietario e una gran botta di . riverniciare coperta e opera morta, ma personalmente problemi strutturali o di infiltrazioni non ne ho visti anzi, ho visto una barca particolarmente . in considerazione la mia quasi totale inesperienza!
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#11
Eccoci qui ragazzi, pettirosso arrivata a casa! messo sull'invaso e puntellato come da vs consigli! Grazie! Un grazie anche ad un grande amico, indispensabile in queste occasioni! Ciao Enrico grazie! Senza di te non c'è l'avrei fatta!
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#12
Bene, direi che è appoggiata giusta, ma non metterei il puntello sotto l'asse elica... Una precauzione utile: mettere un tirante tra i supporti dx e il sx per rinforzare la tenuta laterale. Buon lavoro!
Timore di vita frugale induce molti a vita piena di timore.
(Porfirio)
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#13
Buon lavoro. Barca magnifica, secondo me. Hai già scelto che nome dare alla levigatrice? Nei prossimi giorni la vedrai più spesso di tua moglie Smiley36
Se salendo a bordo sorridi, è la barca giusta
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#14
Ahahah, pensavo di chiamarla proprio come mia moglie, così, se nel sonno parte qualche parolina involontaria non si ingelosisceSmile Scherzi apparte, fortunatamente o sfortunatamente, devo ancora capire, la parte di antivegetativa sembra aver fatto un tutt'uno con il gelcoat, il quale a sua volta sembra non aver aderito per niente alla VTR! Tanto che con la spatola di acciaio, quella dei cartongessisti per intenderci, viene via tutto come una pelle, lasciando la VTR bella pulita, si notano anche alcuni punti dalla . arrivo a casa farò delle foto più dettagliate, secondo voi, è un problema o una risorsa!?
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#15
Sembra di vedere qualcosa del genere sul timone, ma non è detto sia tutto lo scafo. Potrebbe essere che la barca (o il timone) avesse già subito un trattamento, che si stacca facilmente.
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#16
Ah "Ecume de mer" , è stata la mia prima barca cabinata che tenevo sul lago di Garda. Rossa come quella della foto si chiamava Alcabru, e parliamo del 1973... Barca stupenda di Finot che ho tenuto per qualche anno...
Ubi commoda ibi incommoda.
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#17
Ricorda che il bulbo è in ghisa. Attento a non insistere troppo con la levigatura, perché se rimuovi il gelcot in alcuni punti poi ti farò ruggine. Nel dubbio applica un primer impermeabile prima dell' antivegetativa.
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#18
Esattamente marmar quello che accade sul timone, accade su tutta l'opera viva, e a detta del precedente armatore era stato eseguito un intervento antiosmosi che mi pare di capire, visti i risultati, non abbia avuto successo! Ora cmnq l'operazione che ho in mente di fare è portare tutto a vetroresina (opera viva si intende) portare a ferro il bulbo, verificare l'umidità dello scafo, lasciare asciugare fino al prossimo autunno e poi resinare tutto e riverniciare questo per fare un intervento profondo e duraturo, sarò seguito da un negozio di nautica qui del paese, i gatti di mare, a malcontenta. Quello che vi chiedo è: voi come lo vedete come piano di attacco? Il resto della barca è in ordine, attrezzatura di coperta, sartie e motore non hanno più di 10 anni quindi per ora mi faccio andare bene quello che ce, ovviamente saranno oggetto di una manutenzione invasiva e meticolosa ma non ho in preventivo di cambiare molte cose, anzi! Ad ogni modo grazie a tutti per la preziosa partecipazione!
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#19
Se hai un piano a lungo termine a questo punto fai un intervento radicale, rimuovi il bulbo e cambia i bulloni (non si tratta di prigionieri). Togli anche lo skeg e rifai le boccole del timone.
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#20
Oddio però sbulbare la barca mi risulta parecchio impegnativo, anche perché mi mancano i mezzi!
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