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Funzione delle stecche su balumina fiocco
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vento forza10 Offline
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Messaggio: #1
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Giusto per capire ed essere chiari una volta per tutte riguardo alla funzione delle stecche parallele allo stallo nella balumina delle vele di prua.

Se non ho inteso male Blush, la funzione delle stecche dovrebbe essere quella rappresentata in figura, cioè recuperare la parte rossa che si perderebbe con l'allunamento negativo della balumina nella soluzione senza stecche.
Chiedo conferma agli esperti Blush


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Altro dubbio da chiarire

Generalmente si parla di steccare fiocchi 105-110%
E possibile steccate anche Genova 130-150% (ovviamente sartie e crocette permettendo)?

GrazieSmile
09-09-2010 14:28
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tiger86 Offline
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Messaggio: #2
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Aspettando la parola degli esperti, intanto di dico la mia da inespertoSmile
La funzione delle stecche è quella di sostenere l'allunamento, la balumina scavata serve per rollare la vela, questo è quanto io sappia sono anch'io curioso di sentire Albert & C.
Aggiungo che bisogna da tenere presente che le stecche verticali reggono male l'allunamento però se parallele allo strallo permettono l'avvolgimento.

Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-09-2010 14:56 da tiger86.)
09-09-2010 14:50
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tiger86 Offline
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Messaggio: #3
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Citazione:Vince_VR ha scritto:
Sì, la tua considerazione è giusta.

In realtà è possibile, come avviene con la randa, superare il punto di retta e passare ad un genova con allunamento positivo.

Circa la seconda domanda, la risposta teorica è sì, ma nella realtà le cose cambiano:
- in regata è vietato: le regole permettono di steccare la balumina solo dei fiocchi (Jib) e non dei Genova (Genoa) e la differenza tra loro è che i primi hanno la diagonale di bugna (LPG) minore o uguale al 110% della distanza tra attacco dello strallo in coperta e faccia anteriore dell'albero (J);
- se non sei in regata o sei in classe libera, allora non ha senso complicarsi la vita con stecche quando puoi ingrandire la vela a libero arbitrio ...

Inoltre c'e' un problema di centratura: steccare un genova sposta di molto il suo centro velico verso poppa e, visto che non si vorrebbe ingrandire anche la randa, ci si ritroverebbe con una barca inesorabilmente puggera, cosa tutt'altro che auspicabile, anche da un punto di vista della sicurezza.

Attenzione Vince,
che si la vela di prua ovviamente è poggiera, ma spesso aumentare un genoa a grande sovrapposizione comporta uu aumento della sua risultante di pressione ma pure un suo arretramento, tale che nella risultante il centro velico (complessivo della randa) risulta più arretrato.
Ok?

Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-09-2010 15:43 da tiger86.)
09-09-2010 15:41
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clavy Offline
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Messaggio: #4
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Tra l'altro Vince parla di spostare il centro verso POPPA, ma l'effetto è quello di uno spostamento verso prua (cosa che mi sarei aspettato aumentando lo scarico della vela).
Certo può sembrare una buona soluzione volendo ridurre la superficie della vela, sopratutto per le barche che nascevano con genoa a grande sovrapposizione di cui si è parlato negli ultimi giorni.
09-09-2010 16:22
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albert Offline
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Messaggio: #5
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Opererei una distinzione tra stecche parallele all'avvolgitore e stecche perpendicolari alla balumina od orizzontali.

Nel primo caso le cose stanno proprio come dice forza 10: si recupera la superficie altrimenti perduta nel negativo di balumina e si riesce ad avere un'uscita più avviata.
Le stecche 'verticali' (in realtà non sono verticali) non riescono a sostenere allunamenti positivi, salvo facendole talmente lunghe che poi risulterebbe difficile issare ed ammainare la vela.
Inoltre, trattandosi di vele avvolgibili, l'allunamento positivo sporgerebbe dalla 'spirale' di avvolgimento con le punte delle stecche, permettendo al vento ed al gennaker di farci presa; se poi si parla di rande avvolgibili, non è infrequente che le sporgenze si incastrino quando non è il loro momento di uscire nella fessura del carter.

Le stecche orizzontali sono invece in grado di sostenere allunamenti, come quelle della randa.
Già nei jib la stecca alta 'rompe' le Palla 8Palla 8 in virata con poco vento.....immaginatevi cosa succederebbe in un genoa.....anche se in AC, ad esempio, sono ammessi i genoa steccati: dopo i primi tentativi dove ad ogni virata si distruggevano set di stecche e i genoa, sono state messe a punto le stecche gonfiabili.

Alla limitazione citata da vince, aggiungo anche che nei jib la parte a prua della stecca deve terminare davanti all'albero.

Ciao
09-09-2010 17:34
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clavy Offline
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Messaggio: #6
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Sarebbe interessante fare delle stecche gonfiabili e rollabili per le vele da crociera...
Piero Sensiiiiiiiii Big GrinBig GrinBig Grin
09-09-2010 18:07
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giaco_ve Offline
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Messaggio: #7
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Alcune foto dell'allunamento dei Coppa America che usano stecche pneumatiche, di un melges 20 e un genoa di un 550, evoluzione di un genoa che avevo inventato io sul mio 550 copiando quelli dei coppa america .

L'ala da pipistrello scarica molto bene !


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09-09-2010 18:33
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clavy Offline
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Messaggio: #8
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Ma su vela ingarrocciata che senso ha la stecca così obliqua, per il passaggio in virata?
09-09-2010 20:13
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giaco_ve Offline
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Messaggio: #9
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Le 550 hanno il rollafiocco interno (sono avvolgibili inferite su un cavetto d'acciaio ) ... sul melges 20 sinceramente non lo so se è interno !
Se ingarrocciate in effetti non ha molto senso .. sbattono sia le une che le altre..

Ho notato poi che le stecche evitano al genoa allunato di richiudersi in balumina ( effetto unghia ..)

Per esperienza, per fare lo stesso angolo di bolina di uno normale, sulle 550 deve essere perfetto .
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-09-2010 20:50 da giaco_ve.)
09-09-2010 20:35
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tiger86 Offline
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Messaggio: #10
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Citazione:Vince_VR ha scritto:
Tiger, il calcolo del centro velico si deve fare non in maniera solamente geometrica, ma considerando anche la distribuzione delle forze.

Se è logico che ingrandendo il genova in balumina il suo centro di pressione arretrerà, è del tutto probabile che il corrispondente aumento della forza generata sia tale da comportare, al contrario, un avanzamento del centro velico complessivo, con conseguente sbilanciamento dell'imbarcazione verso la tendenza poggiera.

Certo il tuo discorso non fa una piega, io stesso avevo scritto questo, ma se non sbaglio oltre una certa dimensione prevale l'arretramento sull'incremento e il complessivo (randa compresa) tenderebbe ad appoppare.
Può essere che mi sbagli, sarebbe interessante approfondire.

Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
09-09-2010 22:15
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vento forza10 Offline
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Messaggio: #11
Funzione delle stecche su balumina fiocco
Ringrazio per i chiarimenti Big Grin e approfitto per aggiungere qualche considerazione.

Il mio discorso era essenzialmente tecnico fuori da ogni regola di stazza e di regata.
Credo che anche in crociera, a parità di superficie, sia preferibile un genova con minore sovrapposizione (es. un 130% steccato anziché un 140% con il classico allunamento negativo) perché, riducendo la base, si semplifica la sua gestione in virata e in strambata quando il vento rinforza (specie in solitario). Tuttavia, non avendo mai provato un genova 130% steccato, non saprei dire se questo vantaggio possa essere annullato da eventuali difficoltà di manovra provocate dalle stecche.

Una volta definite le misure esatte delle vele e disegnato il piano velico, effettuare verifiche di stabilità di rotta (centro velico/centro di deriva) è operazione piuttosto semplice (al riguardo dovrebbe esserci qualche discussione molto approfondita mi sembra risalente a 2-3 anni fa).
L'unica difficoltà potrebbe derivare se le stecche del genova ne aumentano la potenza oltre la potenza dovuta alla superficie velica. In tal caso si tratterebbe di stimare questo surplus che, applicato al baricentro della vela, consentirebbe poi di procedere con le normali verifiche di cui sopra.

Una considerazione che non mi sembra sia emersa riguarda la posizione verticale del centro velico, ossia se il recupero dell'allunamento negativo grazie alle stecche provoca o meno il suo innalzamento e, di conseguenza, l'aumento del momento sbandante per aumento del suo braccio.
10-09-2010 02:04
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