Citazione:davnol ha scritto:
Non mi metto a discutere con chi il velaio o 'attrezziasta lo fa di professione, poiche' sicuramente parla con ragion veduta,
ma non ci dimentichiamo che il CODE '0' o A0 che dir si voglia e' nato per la vecchia whitbread a bordo di un vor 60 di nome EF timonato da un tal Paul Cayard.
questa vela non violava le regole di classe che guarda caso erano di non essere piu' strette del 75% della base alla midgith, guardacaso proprio come in IRC.
Ora io sono un tirrenico, ma qualche regata su ALOHA prima e Sayonara poi (millennium 40 di proprieta' di un noto velaio)in adriatico le ho fatte. Su queste barche c'era una vela chiamata con mille nomi diversi. per me il piu' approriato rimane frullone: una grande vela non infierita, armata sul bompresso con la bugna che spesso arrivava a meta' boma, midgirt sicuramente < 75%, ma usata i libera.
Quasta vela aveva il pregio di creare un apparente pazesco e teoricamente di poter essere usata ad andgoli piu' stretti per risalire il vento.
Ora secondo me proprio qui sta il problema.
e tutta una questione di AWS e AWA (velocita' e angolo del vento apparente) crei apparente inizi a camminare, l'apparente si sposta a prua, tu poggi per tenere la vela gonfia e cosi' via rsultato, non strigi come con il Jib e neanche hai le stessa VMG.
quella che intendo io e' (>75%) e' una vela che offre il massimo delle potenzialita th i 60 e i 110 gradi di TWA e quindi con la corretta tensione di ghinda e un materiale di costruzione che sorregga un minimo la balumina sia in grado di generare ento apparente e far camminare la barcha anche co vento molto debole.
Concordo con Albert quando dice che quello che conta e' la forma, non il nome di una vela.
P.S Gozzillo e' il nome dato da uno dei jolly della barca che alla richiesta passa il Code '0' in coperta ha risposto '...cosa Gozzilla? ....e dove lo prendo?'
Comunque anche all'interno di questa tipologia c'è vela e vela ...
Sul Class40, dopo veri ragionamenti e prove, ne avevamo due, entrambe murate sul bompresso:
Una è un grande fiocco, al 105%, ma in testa d'albero e utilizzante lo stesso punto di scotta del fiocco.
Da 1 a 10 nodi di reale max, angolo fino a 55 sul reale;
Il code0 vero e proprio, un 170%, punto di scotta estrema poppa come per i genny, da 1 a 14 nodi, algolo minimo 65 gradi, ma variabile in funzione del vento (nel senso che genera carichi tali che man mano che aumenta il vento devi allargare), angolo massimo circa 115.
Questo è tagliato con la ghinda negativa, la tensione in ghinda si regola in funzione dell'angolo.
Tutte e due su frullone, e non stazzabili come gennaker.