scotta gennaker sotto la prua
#1
per evitare che la scotta sopravento non cada oltre il bompresso sotto la prua,.... ok un gancio a pruavia del bompresso.... ricordo di aver visto una foto ed altri sistemi ma.... non sono convinto!!!
secondo voi c'e' di meglio?
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#2
c'è di meglio strambarla come strambi il genoa!Wink
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#3
Citazione:mikael ha scritto:
c'è di meglio strambarla come strambi il genoa!Wink

Si, però devi avere abbastanza spazio tra la ghinda (caduta prodiera) del gen e lo strallo, ed un uomo a prua che ti agevola la manovra, od un bompresso tipo 'spadara'. Big GrinBig Grin
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#4
Citazione:Messaggio di skippereli
per evitare che la scotta sopravento non cada oltre il bompresso sotto la prua

ma non ho capito, vuoi farla andare sotto la prua o no? 42

Citazione: ok un gancio a pruavia del bompresso.... ricordo di aver visto una foto ed altri sistemi ma.... non sono convinto!!!
secondo voi c'e' di meglio?

Se strambi interno non serve il gancio perche' la controscotta va ad adagiarsi sul bompresso, magari stando attenti a non lasciarle troppo imbando.
Se strambi esterno ... un bravo tailer. Wink
- Quanto manca alla boa?
- Zitto e schiaccia!
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#5
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:mikael ha scritto:
c'è di meglio strambarla come strambi il genoa!Wink

Si, però devi avere abbastanza spazio tra la ghinda (caduta prodiera) del gen e lo strallo, ed un uomo a prua che ti agevola la manovra, od un bompresso tipo 'spadara'. Big GrinBig Grin
ciao
non ho detto che sarebbe stato . detto che non ti finisce la scotta in acqua!WinkSmile
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#6
Citazione:mikael ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:mikael ha scritto:
c'è di meglio strambarla come strambi il genoa!Wink

Si, però devi avere abbastanza spazio tra la ghinda (caduta prodiera) del gen e lo strallo, ed un uomo a prua che ti agevola la manovra, od un bompresso tipo 'spadara'. Big GrinBig Grin
ciao
non ho detto che sarebbe stato . detto che non ti finisce la scotta in acqua!WinkSmile

OK. Wink
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#7
Come dice Vince fettuccia cucita sulla mura del gennaker

[hide][Immagine: 2011118121425_28OneD.jpg][/hide]
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#8
Anteprima Messaggio
...mi rendo conto di non essere stato preciso e completo, chiedo venia:
Sono alla ruota SOLO in barca, ho un bel bompresso autocostruito
in acciaio, mi posiziono con vento al lasco, aziono il mio caro, silenzioso ed ubbidiente' amico PI RO (pilota automatico), lasco randa e richiudo il fiocco liberando anche i 2 winck dalle sue scotte, monto le due pastecche apribili sulle bitte di poppa, apro gli stopper della base e della drizza gennaker, mi reco con calma a prua, sgancio il saccone, percedentemente bloccato all'albero con degli elastici, tiro fuori la scotta, aggancio alle draglie il saccone che contiene il mio nuovo gennaker di mq 120 e calza, armo mura da sottovento, armo scotta unica a Y capovolto facendo passare quella sopravento da pruavia del rullafiocco ed , entrambe tutte esterne, armo penna da sottovento, ritorno in pozzetto con le scotte facendole passare dalle pastecce a poppavia e dando volta al winck belin, quella di sottovento, finche' non esce, dal saccone, un bel pezzo di gennaker gia predisposto, belin un po la base e passo a issare con la drizza il gennaker, lasciando venir fuori dal saccone il suo impaziente serpentone protetto dalla randa; mi porto a prua e tiro su la calza che pian piano (dipende dal vento) lascia aprire il 'mostro', la scottina la blocco a pie' d'albero e ritorno in pozzetto mettendo a segno scotta sottovento, base ed a volta drizza ..... cosi mi godo l'immensita'.per ammainarla idem al contrario
Problema... il rischio che la scotta sopravento cada sotto la prua in particolarmodo se strambo!!!! come poterlo evitare?
Facile vero? ma nella pratica a volte mica tanto facile!!! forse perche' ne avevo uno molto piu' leggero o forse anche l'eta' avanza????
Mi sembra di aver visto tempo fa qui un gancio a pruavia del . piacerebbe rivederlo, ora di questa fettuccia posso sapere qualcosa di . di che non di stoffa? e perche' la scotta non cadrebbe lo stesso in acqua ? (sporcandosi ed creando fastidio)
grazie
eli



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#9
La 'fettuccia' che ha il mio Jennifer e' doppia, e contiene una piccola stecca o qualcosa di rigido che le permette di stare su.
Per quanto riguarda la strambata in solitario, io faccio come gli antichi, tiro giu' la calza e passo la scotta (unica) sulle altre mure.
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#10
Citazione:easy221 ha scritto:
Come dice Vince fettuccia cucita sulla mura del gennaker

[hide][Immagine: 2011118121425_28OneD.jpg][/hide]
io ho la stessa cosa e la scotta non mi è mai andata in acqua, bisogna solo fare attenzione durante la strambata a manovrare bene la scotta perchè a volte scorre male nella V della fettuccia
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#11
grazie della spiegazione ma mi chiedo:
a)non puo' capitare che la vela, delicatissima, possa subire danni sfregando o agganciandosi alla fettuccia rigida?
b)certo il chiuderla e riaprirla non sarebbe male, se il vento aumentasse considerevolmente ma che fai [u]stacchi una scotta [u] e rimani con solo con l'altra e [u]poi chiudi[u], [u]ripassi la scotta [u] alle mura opposte e poi [u]riapri ancora[u] e rimetti a . rimarrei con entrambe le scotte, anche perche' in effetti io ne uso una unica da una mura all'altra, mi appesantisce meno lo stroppetto del punto di scotta?
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#12
Citazione:skippereli ha scritto:
grazie della spiegazione ma mi chiedo:
a)non puo' capitare che la vela, delicatissima, possa subire danni sfregando o agganciandosi alla fettuccia rigida?
b)certo il chiuderla e riaprirla non sarebbe male, se il vento aumentasse considerevolmente ma che fai [u]stacchi una scotta [u] e rimani con solo con l'altra e [u]poi chiudi[u], [u]ripassi la scotta [u] alle mura opposte e poi [u]riapri ancora[u] e rimetti a . rimarrei con entrambe le scotte, anche perche' in effetti io ne uso una unica da una mura all'altra, mi appesantisce meno lo stroppetto del punto di scotta?
La vela non interferisce mai con la fettuccia rigida, il resto del tuo messaggio non lo capisco
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#13
Citazione: Anteprima Messaggio
... armo scotta unica a Y capovolto ...

Scusate l'intromissione - anch'io armo un asimmetrico (con calza) su bompresso, e di norma strambo esterno.
(barca da 8.5m FT circa, bombresso con 1.20m di sbalzo)
Utilizzo un 'jibulator' per evitare la caduta della scotta sotto la prua - aiuta molto ma c'è sempre la possibilità che durante una strambata eseguita non proprio a regola d'arte la scotta finisca comunque sotto la barca.

Non ho mai visto però la scotta armata ad Y capovolto, nè ho chiaro quali siano i vantaggi rispetto all'uso di due scotte semplicemente impiombate su un moschettone che vada poi in bugna.

Mi piacerebbe saperne di più - qualcuno sarebbe così gentile da postare foto/schemi o anche solo una descrizione con qualche dettaglio in più?

grazie in anticipo
Ugo
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#14
Per inciso:
nel gennaker in punto di scotta è il bozzello del barber e, se non c'è, il bozzello a poppa della scotta.
Infatti, se non c'è il barber, il punto di scotta sarà a poppa, e cazzando il barber, avanziamo il punto di scotta.
Le scotte le incocciamo alla bugna (o angolo di scotta della vela)

Bisogna prima di tutto capirsi con skippereli.
Esistono due modi di armare il circuito delle scotte del gennaker, da dove derivano due modi diversi di strambare (o abbattere).
Con circuito interno: significa che la controscotta, quella sopravento in bando, passa tra la caduta prodiera (o ghinda o inferitura) del gennaker e lo strallo. In questo caso si farà la strambata interna, più performante e con nessun rischio di caduta sotto la prua della controscotta, perchè sorretta dal bompresso o dalla delfiniera. Per poter fare così, però, è necessario avere uno spazio di almeno 40/50 cm tra lo strallo e la caduta p. del gennaker, dato da una delfiniera o da un bompresso.
Con circuito esterno: la controscotta (sopravento) passa non solo davanti allo strallo, ma anche alla caduta p. del gennaker, e si deve strambare esterno, facendo passare tutto il gennaker a bandiera, facendolo ruotare sottovento. Manovra molto facile con vento fresco, un po meno con poco vento, perchè farà fatica a diaporsi a bandiera, ma cmq facile e adatta alla crociera. Sicuramente poco performante. Necessaria se non esiste abbastanza spazio fra la varea del bompresso o il bozzello di mura e lo strallo.

Si era capito che il tuo problema nasceva dal fatto di armare il circuito esterno e ti hanno dato giuste indicazioni a riguardo.
Però tu, avendo un bompresso, potresti armare il circuito interno e non avresti più il problema, oltre a fare strambate senz'altro più belle (mia opppinione).
Non ho capito se sei tu a volerno esterno, in ogni caso per averlo interno, basta stare attenti quando si incocciano alla vela le scotte che quella di mura passi sopra la controscotta (sopravento).Una volta issato, il circuito te lo ritroverai interno.Wink
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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#15
Citazione:ugo ha scritto:
Citazione: Anteprima Messaggio
... armo scotta unica a Y capovolto ...

Scusate l'intromissione - anch'io armo un asimmetrico (con calza) su bompresso, e di norma strambo esterno.
(barca da 8.5m FT circa, bombresso con 1.20m di sbalzo)
Utilizzo un 'jibulator' per evitare la caduta della scotta sotto la prua - aiuta molto ma c'è sempre la possibilità che durante una strambata eseguita non proprio a regola d'arte la scotta finisca comunque sotto la barca.

Non ho mai visto però la scotta armata ad Y capovolto, nè ho chiaro quali siano i vantaggi rispetto all'uso di due scotte semplicemente impiombate su un moschettone che vada poi in bugna.

Mi piacerebbe saperne di più - qualcuno sarebbe così gentile da postare foto/schemi o anche solo una descrizione con qualche dettaglio in più?

grazie in anticipo
Ugo
Credo che Vince volesse consigliare l'Y per avere a portata di amno il punto ove è incocciata la controscotta in modo da poerla sciogliere, sfilare facilmente sotto la carena, ripassarla e reincocciarla, senza fare operazioni strane con il mezzo marinaio.
Nella strambata interna l'Y aiuta, anche se c'è chi sostiene il contrario, io penso che un Y corto (non lungo) faciliti la strambata e sia comodo se serve girare il circuito.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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#16
Citazione:tiger86 ha scritto:
Per inciso:
nel gennaker in punto di scotta è il bozzello del barber e, se non c'è, il bozzello a poppa della scotta.
Infatti, se non c'è il barber, il punto di scotta sarà a poppa, e cazzando il barber, avanziamo il punto di scotta.
Le scotte le incocciamo alla bugna (o angolo di scotta della vela)

Bisogna prima di tutto capirsi con skippereli.
Esistono due modi di armare il circuito delle scotte del gennaker, da dove derivano due modi diversi di strambare (o abbattere).
Con circuito interno: significa che la controscotta, quella sopravento in bando, passa tra la caduta prodiera (o ghinda o inferitura) del gennaker e lo strallo. In questo caso si farà la strambata interna, più performante e con nessun rischio di caduta sotto la prua della controscotta, perchè sorretta dal bompresso o dalla delfiniera. Per poter fare così, però, è necessario avere uno spazio di almeno 40/50 cm tra lo strallo e la caduta p. del gennaker, dato da una delfiniera o da un bompresso.
Con circuito esterno: la controscotta (sopravento) passa non solo davanti allo strallo, ma anche alla caduta p. del gennaker, e si deve strambare esterno, facendo passare tutto il gennaker a bandiera, facendolo ruotare sottovento. Manovra molto facile con vento fresco, un po meno con poco vento, perchè farà fatica a diaporsi a bandiera, ma cmq facile e adatta alla crociera. Sicuramente poco performante. Necessaria se non esiste abbastanza spazio fra la varea del bompresso o il bozzello di mura e lo strallo.

Si era capito che il tuo problema nasceva dal fatto di armare il circuito esterno e ti hanno dato giuste indicazioni a riguardo.
Però tu, avendo un bompresso, potresti armare il circuito interno e non avresti più il problema, oltre a fare strambate senz'altro più belle (mia opppinione).
Non ho capito se sei tu a volerno esterno, in ogni caso per averlo interno, basta stare attenti quando si incocciano alla vela le scotte che quella di mura passi sopra la controscotta (sopravento).Una volta issato, il circuito te lo ritroverai interno.Wink
ottima spiegazione . in lienea ferfetta bravo. In effetti io preferirei interno ma nella considerazione che sull'albero l'uscita della scotta del fiocco si trova e 2 cm sotto dall'uscita della scotta del gennaker (o spi),per cui mi e' capitato di avere qualche problemino nel far passare il . stertto ad imbuto verso l'alto, per cui devi aiutarla cazzando forse troppo la scotta del nuovo . perche' mi dedico all'esterno... manovra piu' sciolta, e non dimenticare che cmq a volte sono solo a bordo e, se c'e' qualcuno, lavoro di piu' per controllare anche . varie vicissitudini salvate fortunatamente!!!!
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#17
Citazione:skippereli ha scritto:
Citazione:tiger86 ha scritto:
Per inciso:
nel gennaker in punto di scotta è il bozzello del barber e, se non c'è, il bozzello a poppa della scotta.
Infatti, se non c'è il barber, il punto di scotta sarà a poppa, e cazzando il barber, avanziamo il punto di scotta.
Le scotte le incocciamo alla bugna (o angolo di scotta della vela)

Bisogna prima di tutto capirsi con skippereli.
Esistono due modi di armare il circuito delle scotte del gennaker, da dove derivano due modi diversi di strambare (o abbattere).
Con circuito interno: significa che la controscotta, quella sopravento in bando, passa tra la caduta prodiera (o ghinda o inferitura) del gennaker e lo strallo. In questo caso si farà la strambata interna, più performante e con nessun rischio di caduta sotto la prua della controscotta, perchè sorretta dal bompresso o dalla delfiniera. Per poter fare così, però, è necessario avere uno spazio di almeno 40/50 cm tra lo strallo e la caduta p. del gennaker, dato da una delfiniera o da un bompresso.
Con circuito esterno: la controscotta (sopravento) passa non solo davanti allo strallo, ma anche alla caduta p. del gennaker, e si deve strambare esterno, facendo passare tutto il gennaker a bandiera, facendolo ruotare sottovento. Manovra molto facile con vento fresco, un po meno con poco vento, perchè farà fatica a diaporsi a bandiera, ma cmq facile e adatta alla crociera. Sicuramente poco performante. Necessaria se non esiste abbastanza spazio fra la varea del bompresso o il bozzello di mura e lo strallo.

Si era capito che il tuo problema nasceva dal fatto di armare il circuito esterno e ti hanno dato giuste indicazioni a riguardo.
Però tu, avendo un bompresso, potresti armare il circuito interno e non avresti più il problema, oltre a fare strambate senz'altro più belle (mia opppinione).
Non ho capito se sei tu a volerno esterno, in ogni caso per averlo interno, basta stare attenti quando si incocciano alla vela le scotte che quella di mura passi sopra la controscotta (sopravento).Una volta issato, il circuito te lo ritroverai interno.Wink
ottima spiegazione . in lienea ferfetta bravo. In effetti io preferirei interno ma nella considerazione che sull'albero l'uscita della scotta del fiocco si trova e 2 cm sotto dall'uscita della scotta del gennaker (o spi),per cui mi e' capitato di avere qualche problemino nel far passare il . stertto ad imbuto verso l'alto, per cui devi aiutarla cazzando forse troppo la scotta del nuovo . perche' mi dedico all'esterno... manovra piu' sciolta, e non dimenticare che cmq a volte sono solo a bordo e, se c'e' qualcuno, lavoro di piu' per controllare anche . varie vicissitudini salvate fortunatamente!!!!

ops intendevo DRIZZA del fiocco Drizza del gennaker
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#18
Citazione:skippereli ha scritto:
Citazione:tiger86 ha scritto:
Per inciso:
nel gennaker in punto di scotta è il bozzello del barber e, se non c'è, il bozzello a poppa della scotta.
Infatti, se non c'è il barber, il punto di scotta sarà a poppa, e cazzando il barber, avanziamo il punto di scotta.
Le scotte le incocciamo alla bugna (o angolo di scotta della vela)

Bisogna prima di tutto capirsi con skippereli.
Esistono due modi di armare il circuito delle scotte del gennaker, da dove derivano due modi diversi di strambare (o abbattere).
Con circuito interno: significa che la controscotta, quella sopravento in bando, passa tra la caduta prodiera (o ghinda o inferitura) del gennaker e lo strallo. In questo caso si farà la strambata interna, più performante e con nessun rischio di caduta sotto la prua della controscotta, perchè sorretta dal bompresso o dalla delfiniera. Per poter fare così, però, è necessario avere uno spazio di almeno 40/50 cm tra lo strallo e la caduta p. del gennaker, dato da una delfiniera o da un bompresso.
Con circuito esterno: la controscotta (sopravento) passa non solo davanti allo strallo, ma anche alla caduta p. del gennaker, e si deve strambare esterno, facendo passare tutto il gennaker a bandiera, facendolo ruotare sottovento. Manovra molto facile con vento fresco, un po meno con poco vento, perchè farà fatica a diaporsi a bandiera, ma cmq facile e adatta alla crociera. Sicuramente poco performante. Necessaria se non esiste abbastanza spazio fra la varea del bompresso o il bozzello di mura e lo strallo.

Si era capito che il tuo problema nasceva dal fatto di armare il circuito esterno e ti hanno dato giuste indicazioni a riguardo.
Però tu, avendo un bompresso, potresti armare il circuito interno e non avresti più il problema, oltre a fare strambate senz'altro più belle (mia opppinione).
Non ho capito se sei tu a volerno esterno, in ogni caso per averlo interno, basta stare attenti quando si incocciano alla vela le scotte che quella di mura passi sopra la controscotta (sopravento).Una volta issato, il circuito te lo ritroverai interno.Wink
ottima spiegazione . in lienea ferfetta [color=red]bravo. In effetti io preferirei interno ma nella considerazione che sull'albero l'uscita della scotta del fiocco si trova e 2 cm sotto dall'uscita della scotta del gennaker (o spi),per cui mi e' capitato di avere qualche problemino nel far passare il . stertto ad imbuto verso l'alto, per cui devi aiutarla cazzando forse troppo la scotta del nuovo . perche' mi dedico all'esterno... manovra piu' sciolta, e non dimenticare che cmq a volte sono solo a bordo e, se c'e' qualcuno, lavoro di piu' per controllare anche . varie vicissitudini salvate fortunatamente!!!!
Sono .]
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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#19
...mollare la drizza del gennaker prima di strambare interno!!!
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#20
... appunto, volendo pensare come strambare interno mollerei la dizza del gennaker per migliorare ed aumentare quel canale creato dalla caduta prodiera (o ghinda o inferitura) del gennaker e lo . ne pensi? (non dimenticare che quel canale creato dalla caduta prodiera (o ghinda o inferitura) del gennaker e lo strallo non vede questi parallevi ma convergenti verso l'alto e ho la calza di un 120 mq!!! mollando la drizza del gennaker creo piu' spazio tra essi)
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