30-04-2015, 21:17 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-04-2015, 21:28 da tommy62.)
Ciao, vi scrivo con molta preoccupazione.
Ho utilizzato una confezione da 300 ml di Sikaflex 291i per sigillare un passascafo e creare un colletto isolante tra bulbo e carena.
Dopo 4 gg. oggi vado per mettere un altro po' di prodotto sul colletto e mi accorgo che non tiene. Insisto col dito e mi rimane in mano tutto il colletto finora applicato. Ne resta pochissimo attaccato al bulbo.
A voi e' mai capitato?
Il passascafo mi sembra solido, ma non mi convince.
Un vs. parere mi aiuterebbe a verificare.
Provo ad allegare un paio di foto del colletto staccato.
Sul punto da cui si è staccato ho rilevato una certa umidità/untuosità, eppure ho siliconato su asciutto, dopo aver scartavetrato i punti di attacco con carta 180 (sul bulbo) e 120 (sulla resina epoxy passata sulla carena).
Aggiungo che la scadenza del sika è dicembre 2015 e l'ho acquistato a marzo.
Attendo Vs. consigli / pareri.
Grazie
Tommy
Ciao, il prodotto è ottimo, ora la sigla nello specifico non so o forse dovevi usare un primer, io ho usato il sika un anno fa per incollare il nuovo teak, ancoraggio perfetto, o forse nel tuo caso per fare quel colletto devi usare resina con microsfere, diverso invece quando devi fissare il bulbo allo scafo, è lì che bisogna usare molto sika e rifinire il cordolo.
30-04-2015, 22:41 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-04-2015, 22:41 da Poneumberto.)
Anch'io ho avuto dei dubbi vedendo i miei passascafi fissati nel 2012 con sika 292 e sto pensando di passare ad un Ms Polimero di nota ditta italiana (.), che mi ha garantito che il prodotto è adatto a lavorare in immersione.
30-04-2015, 23:14 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-04-2015, 23:16 da Luciano53.)
Sika noooooo
Vedete gli interventi dell'anno scorso cercando Sikaflex.
Ho incollato un paio di coperture in teak in pozzetto e dopo due mesi esatti (cronometro alla mano) ho dipinto di nero una serie di costumi/pantaloncini/magliette.
In molti AdV pensavamo ad una class action contro Sika.
Per dover poi rimuovere tutto e mettere quel prodotto italiano. Dopo un . problema
(30-04-2015, 22:41)Poneumberto Ha scritto: Anch'io ho avuto dei dubbi vedendo i miei passascafi fissati nel 2012 con sika 292 e sto pensando di passare ad un Ms Polimero di nota ditta italiana (.), che mi ha garantito che il prodotto è adatto a lavorare in immersione.
(30-04-2015, 23:14)Luciano53 Ha scritto: Sika noooooo
Vedete gli interventi dell'anno scorso cercando Sikaflex.
Ho incollato un paio di coperture in teak in pozzetto e dopo due mesi esatti (cronometro alla mano) ho dipinto di nero una serie di costumi/pantaloncini/magliette.
In molti AdV pensavamo ad una class action contro Sika.
Per dover poi rimuovere tutto e mettere quel prodotto italiano. Dopo un . problema
Perdonatemi, ma state facendo confusione.
Sikaflex è una marca, per gli usi che dite voi fa almeno quattro prodotti specifici che, se scambiati, danno i problemi che dite.
Sikaflex 298: specifico per incollare doghe in teak. NON per comenti (giunture) tra doga e doga, in quanto a lungo andare, se esposto al sole (UV) rilascia nero sui vestiti.
Sikaflex 290 DC: specifico per comenti, NON rilascia nero anche a distanza di molti anni. E' leggermente meno tenace, infatti è fortemente consigliabile usare il suo primer (primer 290 dc)
Sikaflex 291 (bianco o nero): sigillante generico (costa la metà...). Diciamo che può essere usato al posto del comune silicone, ottenendo un effetto molto più duraturo, ma nulla di più. Non adatto per plexiglass
Sikaflex 295 UV: specifico per plexiglass, o comunque qualsiasi tipo di vetro acrilico o policarbonato.
Per quanto riguarda il 292, invece, dovrebbe essere adatto allo scopo (giunzione passascafi/coperta) in quanto consigliato per (cito) "applicazioni nautiche ad alto stress dinamico", ma non ne ho esperienza.
(30-04-2015, 23:14)Luciano53 Ha scritto: Sika noooooo
Vedete gli interventi dell'anno scorso cercando Sikaflex.
Ho incollato un paio di coperture in teak in pozzetto e dopo due mesi esatti (cronometro alla mano) ho dipinto di nero una serie di costumi/pantaloncini/magliette.
In molti AdV pensavamo ad una class action contro Sika.
Per dover poi rimuovere tutto e mettere quel prodotto italiano. Dopo un . problema
Perdonatemi, ma state facendo confusione.
Sikaflex è una marca, per gli usi che dite voi fa almeno quattro prodotti specifici che, se scambiati, danno i problemi che dite.
Sikaflex 298: specifico per incollare doghe in teak. NON per comenti (giunture) tra doga e doga, in quanto a lungo andare, se esposto al sole (UV) rilascia nero sui vestiti.
Sikaflex 290 DC: specifico per comenti, NON rilascia nero anche a distanza di molti anni. E' leggermente meno tenace, infatti è fortemente consigliabile usare il suo primer (primer 290 dc)
Sikaflex 291 (bianco o nero): sigillante generico (costa la metà...). Diciamo che può essere usato al posto del comune silicone, ottenendo un effetto molto più duraturo, ma nulla di più. Non adatto per plexiglass
Sikaflex 295 UV: specifico per plexiglass, o comunque qualsiasi tipo di vetro acrilico o policarbonato.
Parlo per esperienza, e non per interesse.
Ecco appunto, Sika per comenti. È quello che ha tradito esattamente dopo 60 giorni.
Un grosso e titolato cantiere, che ho consultato, mi ha riferito di analogo problema verificatosi di recente su mega yacht con comenti grigi di Sika.
Evidentemente hanno prodotto delle partite con formula errata e non è colpa del primer perchè sotto il Sika non molla (ne so qualcosa per toglierlo), si squaglia in superficie.
Lo stesso cantiere mi ha indirizzato verso il prodotto italiano, al momento molto più affidabile.
Trovi lunghe discussioni in proposito sul forum.
A livello industriale ,usavo prodotti della Gelson americana e in particolare il Gelflex.
Altro pianeta ...certo costicchiava ma gli americani ci incollavano i pezzi delle auto !!
Più in alto sale la .ù fa vedere il posteriore! ( De Montaigne)
io vedo che attaccato al pezzo staccato c'e' un sacco di roba di altro colore.
non si puo capire tutto da una foto.. ma la sensazione che a cedere sia stata la superficie sotto m'e' venuta.
il 295 me lo ricordo molto bene, ci ho incollato il tappo che rende uniforme l' uscita del saidrive sul 31,7, diveri anni dopo per toglierlo e cambiare la guarnizione ci so voluti martello e scalpello.
01-05-2015, 14:29 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-05-2015, 14:32 da w.castiglioni.)
(01-05-2015, 13:41)gandalfcorvotempesta Ha scritto: Perché, il Sika per comenti (290dc) c'è anche grigio?
L'ho visto solo nero e bianco, mai grigio.
Non è che per caso è stato usato il Sikaflex 11FC?
Lo fanno nero, grigio e bianco ed è usato in edilizia.
Non ha alcuna protezione anti UV, poichè è indicato per i giunti di dilatazione e simili, che in genere non sono calpestabili e non ci si siede sopra... (ovviamente costa molto meno...)
(01-05-2015, 13:41)gandalfcorvotempesta Ha scritto: Perché, il Sika per comenti (290dc) c'è anche grigio?
L'ho visto solo nero e bianco, mai grigio.
Non è che per caso è stato usato il Sikaflex 11FC?
Lo fanno nero, grigio e bianco ed è usato in edilizia.
Non ha alcuna protezione anti UV, poichè è indicato per i giunti di dilatazione e simili, che in genere non sono calpestabili e non ci si siede sopra... (ovviamente costa molto meno...)
No, era stato usato un Sika grigio per comenti, appena trovo la fonte vi dico chi lo ha applicato e su quali barche, erano oggetti da milioni di euro.
01-05-2015, 19:51 (Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-05-2015, 19:52 da gandalfcorvotempesta.)
L'unico Sika per comenti è il 290 e non lo fanno grigio.
Se è stato usato un Sika grigio è stato usato il prodotto sbagliato, indipendentemente dal costo della imbarcazione.
Anzi, stando alle specifiche tecniche del Sika 290 il colore è solo nero, non c'è nemmeno bianco.