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Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
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Camerino Offline
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Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
Questo che vi sto per esporvi non è altro che la mia reazione al rammarico di una riparazione che, secondo la casa madre, non era possibile realizzare, anzi mi spiego meglio poteva essere realizzata ma con l'esborso di circa 120,00€ e senza alcuna garanzia del corretto funzionamento futuro dell’oggetto a dispetto di pochi euro che costano i componenti rotti.
Veniamo alla storia, nel maggio del 2012 ho acquistato presso un rivenditore ufficiale una pompa di sentina automatica “compiuterizzata” RULE 2000 articolo 53S al prezzo di 250,00€ contro i 320,00€ di listino. La pompa in questione ha la caratteristica, quando alimentata, di sorvegliare in modo costante e continuativo la presenza di acqua nel luogo dove installata e di provvedere in automatico allo svuotamento in caso di necessità.
Dal novembre 2013 ad oggi la mia imbarcazione è stata tirata in secca perché ho deciso di effettuare dei lavori straordinari come l’alaggio del motore e il suo rifacimento, la ritinteggiatura in gelcoat di tutta l’opera morta e della coperta, il rifacimento completo dell’impianto e quadro elettrico.
Durante i lavori mi sono dilettato a verificare i componenti principali tra cui la pompa in questione e mi sono accorto che, contrariamente alle altre volte, quando l’alimento il check iniziale non funzionava.
Ho provveduto allo scollegamento elettrico e meccanico dalla barca e ho eseguito nel mio laboratorio più prove per determinare la natura dell’inconveniente constatando che nel funzionamento manuale la pompa funziona regolarmente mentre in quello automatico no.
Quindi, nel novembre 2014, mi sono rivolto al rappresentante della RULE che mi ha testualmente scritto:
“ho cercato di contattarla telefonicamente per meglio spiegare la nostra prassi. Noi in Italia non vendiamo online e preferiamo affidarci a rivenditori fidati che coprono tutto il settore nazionale, così che l'utilizzatore finale può rivolgersi direttamente per qualsiasi acquisto, chiarimento ed eventuale problematica futura. In questo caso serve lo scontrino di acquisto per confermare la data, inoltre il nostro rivenditore deve verificare lo stato della pompa, verificare che non ci siano rotture causate dall'utilizzatore finale come per qualsiasi richiesta di garanzia”
così che ho provveduto a contattare il negoziante che mi ha venduto l’oggetto e al quale ho spedito a mie spese la pompa in questione, per una verifica e riparazione.
Dopo alcuni giorni, il negoziante mi ha testualmente scritto:
“ho contattato il sig. rappresentante della Jabsco che si è sinceramente interessato a seguire la situazione della pompa in questione, ma poiché sono decorsi due anni dalla garanzia, non poteva più essere sostituita. Ho inoltre chiesto di fornirmi l’indicazione del costo di una eventuale riparazione e l’ufficio tecnico della Jabsco ha risposto che si sarebbe dovuta sostituire la scheda elettronica del costo di circa 120,00€ e che comunque, la pompa se viene aperta, non è più impermeabile”
A questo punto ho contattato telefonicamente il negoziante il quale da una parte mi ha confermato di essersi accorto che la pompa era in ottime condizioni quasi paragonabili al nuovo ma dall’altra mi ha comunque negato l’intervento di riparazione poiché lo stesso avrebbe inficiato la dote di impermeabilità della pompa. Di conseguenza la pompa mi è stata rispedita e il rappresentante mi ha ufficiosamente comunicato che la scheda elettronica non era un ricambio vendibile e che quindi avrei dovuto provvedere alla sostituzione della stessa senza alcuno sconto.
Di certo un’altra pompa non l’ho acquistata ma ho voluto rendermi conto direttamente di quello che era accaduto e, quindi, ho provveduto allo smontaggio e all’estrazione della scheda elettronica.
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Come si può vedere la scheda è risultata corrosa dalla parte dei componenti, dalla parte posteriore e sulle connessioni di potenza (queste ultime mi si sono rotte in mano durante l’estrazione della scheda) fattore che indica la presenza di acqua nella stessa (ma non doveva essere impermeabile?).
La prima cosa che ho fatto è stato il reverse engeneering della scheda (ricostruzione fedele dello schema elettronico) per capire come funziona e quali potrebbero essere i componenti danneggiati.
Per non tirarla per le lunghe cerco in modo più o meno sintetico di descrivere il funzionamento della scheda. La scheda utilizza un doppio operazionale LM324 per la comparazione tra di loro di una coppia di tensioni e, lo stesso, pilota un relè di potenza che avvia e arresta la pompa.
Il funzionamento della pompa si basa sul rilevamento della corrente di assorbimento della pompa (operazionale 1) e sulla temporizzazione ciclica di avviamento/fermata (operazionale 2).
L’operazionale 1 è utilizzato per discriminare la condizione di funzionamento della pompa da carico a scarico. In generale la pompa assorbe una maggior corrente se funziona a carico (presenza di acqua) rispetto a se funziona a vuoto (non presenza di acqua). Se tale corrente attraversa un resistenza noi avremo che la tensione ai capi della resistenza sarà maggiore quando la pompa sarà a carico (> corrente = > tensione) mentre sarà minore quando la pompa sarà a vuoto. Se si confronta questa tensione variabile con un’altra fissa opportunamente tarata, siamo in grado con l’operazionale 1 di eccitare il relè quando la pompa funziona a carico e di spegnerla quando la pompa funziona a vuoto.
L’operazionale 2 è utilizzato per la temporizzazione ciclica di avviamento e spegnimento automatico tramite un condensatore. Durante la fase di carica del condensatore la tensione sarà sempre inferiore rispetto a quella corrispondente quando sarà carico. Se tale tensione viene confrontata con un’altra fissa opportunamente tarata, l’operazionale 2 sarà in grado di eccitare il relè (pompa in moto) quando il condensatore è scarico e di diseccitarlo quando sarà carico (pompa ferma).
Entrambi i due operazionali sono indipendenti l’uno dall’altro e lavorano in parallelo.
Per quanto sopra il funzionamento della pompa sarà il seguente:
Partendo dalla condizione di interruttore di alimentazione della pompa in OFF e, quindi, scheda disalimentata, si provvede a chiudere l’interruttore della pompa di sentina nella posizione AUTO alimentando la scheda. In questa condizione il condensatore succitato è scarico e si inizia a caricare, l’operazionale provvede ad eccitare il relè che fa partire la pompa. Quando il condensatore si sarà caricato, l’uscita dell’operazionale si inverte ed il relè si diseccita arrestando la pompa.
Durante tale periodo se la pompa avviata assorbe una corrente pari a quella a carico che significa presenza d’acqua, la pompa indipendentemente dal circuito del condensatore, resterà in moto fino a quando assorbirà una corrente pari a quella del funzionamento a vuoto (acqua completamente estratta).
Viceversa se la corrente assorbita inizialmente sarà pari a quella a vuoto (non presenza di acqua) la pompa si arresterà automaticamente al completo caricamento del condensatore (circa 1,5 sec).
Questo funzionamento si ripete in modo ciclico e continuativo con una temporizzazione di circa 5 minuti a ciclo.
Lo schema equivalente della scheda in questione è stato il seguente:

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Dei componenti presenti quelli che potevano risultare anomali o guasti erano quelli attivi e non quelli passivi e cioè, tolte le resistenze, l’operazionale, i condensatori elettrolitici, il transistor, i relè di potenza e il varistore (R1).
Però, visto lo stato di ossidazione presente ho deciso di sostituire tutti i componenti compreso anche il relè di potenza (provato era OK).
Questa è la scheda dopo la cura in tutto il suo splendore e pienamente funzionante. Sostituzione di tutti i componenti costo della riparazione tanta buona volontà + circa 5 euro.
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Anche se la scheda revisionata è perfettamente funzionante e considerato anche lo stato di ossidazione riscontrato all’apertura del corpo pompa, ho deciso di non installarla all’interno della pompa ma all’esterno in una cassetta a tenuta stagna e comunque fuori dalla portata dell’acqua.
Inoltre, con l’occasione, ho implementato una ulteriore modifica alla logica di funzionamento aggiungendo un ulteriore circuito.
Questo circuito permette di rilevare la presenza di liquidi conduttivi (es. acqua impura come l’acqua di mare) tra due terminali ed è composto di due parti: il sensore vero e proprio ed un trasduttore in grado di fornire un segnale digitale indicate la presenza o meno di liquido. Il principio che sta alla base del funzionamento di questo tipo di sensore è il fatto che l’acqua con cui abbiamo a che fare sempre non è pura ma contiene al suo interno alcuni minerali disciolti che la rendono più o meno conduttiva.
La rilevazione del liquido e stata fatta attraverso due conduttori posti ad una certa distanza che in assenza di acqua sono isolati, mentre in presenza di acqua, quest’ultima, chiuda il circuito in grado di comandare il relè di avviamento della pompa.
Detta così la questione sembrerebbe molto semplice da realizzare però è necessario considerare alcuni aspetti critici:
• l’acqua ha una conduttività variabile a seconda dei sali disciolti, che fa si che il liquido abbia una resistenza equivalente variabile
• i componenti utilizzati nel circuito di rilevamento sono sicuramente metallici.
Come è risaputo la presenza di corrente elettrica continua tra due conduttori immersi in un liquido provoca un effetto chiamato elettrolisi che comporta una reazione chimica in grado di cambiare le proprietà dei materiali rendendoli inutilizzabili dopo un certo tempo (corrosione).
Per evitare che l’elettrolisi avvenga è necessario invertire continuamente la polarità elettrica a cui i conduttori sono sottoposti.
Detto in termini più semplici è bene che il circuito di rilevamento sia alimentato da una tensione alternata anziché continua.
A questo scopo ho utilizzato un circuito integrato (CMOS 40106 – trigger di Smith) come generatore di onda quadra accoppiato ad un vibratore astabile costituito da una resistenza ed un condensatore (la frequenza dell’onda quadra dipende dai valori di R e di C e dal fenomeno di carica e scarica del condensatore).

La tensione in uscita e che alimenta i due conduttori di rilevamento cambia di polarità continuamente e questo fa si che l’elettrolisi non possa avvenire. Quando i sensori sono in contatto con l’acqua tra i due terminali si instaura praticamente un corto circuito che permette all’onda quadra di passare nello stadio successivo del circuito che si occupa di trasformare l’onda quadra in un segnale continuo che pilota un transistor inserito in parallelo a quello della scheda originale che pilota il relè di avviamento della pompa.

Quindi con il circuito equivalente realizzato si provvede a:

FUNZIONAMENTO IN AUTOMATICO
• avviamento ciclico ed automatico della pompa per verifica presenza acqua: tempo di avviamento 5 minuti, durata avviamento 1,5 sec
• se durante il funzionamento della pompa c’è presenza d’acqua la stessa continua il suo funzionamento e si arresta solo dopo aver provveduto alla sua completa aspirazione
• in ridondanza a quanto sopra ed in parallelo, in caso di presenza acqua il circuito di rilevamento provvede ad avviare la pompa e ad arrestarla solo dopo aver provveduto alla sua completa aspirazione

FUNZIONAMENTO IN MANUALE
By-pass completo della logica automatica tramite comando da interruttore manuale. Nel mio caso l’interruttore ha ritorno a molla nella posizione automatica e tale funzione è da me usata principalmente per provare il funzionamento della sola pompa

Per la realizzazione del sensore ho utilizzato una normalissima presa in AC utilizzata per fare le prolunghe elettriche (la presa è la parte femmina, la spina quella maschio) nei cui fori corrispondenti alla fase ed al neutro sono andato ad avvitare due viti metriche a testa esagonale cilindrica in acciaio AISI316 di lunghezza adeguata al luogo di installazione. Ai morsetti interni ho poi collegato il cavetto bipolare che riporta il segnale alla scheda di controllo e comando.

Ora basta con le parole, ecco alcune foto della realizzazione specifica.

Nuova scheda e cassetta di contenimento e connessione elettrica

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Come si vede dalle foto sulla scheda sono inseriti 2 led, il primo (trasparente) è rosso lampeggiante ed indica che la pompa è in moto, il secondo (bianco opalino) è verde e da indicazione che la scheda è correttamente alimentata.
Inoltre ho provveduto a duplicare il segnale di presenza acqua con un relè ausiliario di modo da riportare sul quadro elettrico la relativa segnalazione sonora e visiva di allarme.

Sensore presenza acqua e sua installazione nel gavone di sentina

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Non contento di quanto avevo già realizzato, ho deciso di inserire il circuito sensore presenza acqua anche sulla pompa scarico doccia gavone interno.

Tale pompa, del tipo automatica con galleggiante, serve sia a scaricare l’acqua della doccia che a svuotare il gavone interno della barca in caso di entrate d’acqua (oblò, presa a mare, scarichi, ecc.).

Dato che il galleggiante presenta una inerzia all’avviamento molto alta (per far partire la pompa è necessario che l’acqua raggiunga un livello almeno di 4-5 cm) e che lo stesso nel tempo si possa bloccare, in soccorso ho inserito il circuito di avviamento per presenza acqua di cui ho parlato prima.

Quindi ho realizzato una nuova scheda con solo il circuito di rilevamento presenza acqua e avviamento pompa collegato in parallelo sul circuito esistente.

In questo caso, il circuito equivalente realizzato provvede a:

FUNZIONAMENTO IN AUTOMATICO
In caso di presenza d’acqua sia il sensore di presenza che il galleggiante provvedono all’avviamento della pompa che si arresta solo dopo aver provveduto alla completa aspirazione dell’acqua.

FUNZIONAMENTO IN MANUALE
By-pass completo della logica automatica tramite comando da interruttore manuale. Nel mio caso l’interruttore è azionato o in anticipo rispetto alla logica automatica (mi faccio la doccia, apro l’acua ed avvio la pompa, chiudo l’acqua e arresto la pompa) o per provare il funzionamento della sola pompa.

Anche qui vi mostro alcune foto della realizzazione specifica.

Nuova scheda e cassetta di contenimento e connessione elettrica

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Per concludere, anche se non aggiungo nulla di nuovo a quello che già si sa, relativamente alle pompe per la nautica oggi non abbiamo grosse scelte, o decidiamo di acquistare oggetti non di marca a prezzi economicamente corretti oppure dobbiamo affidarci ad un solo ed unico fornitore (JABSCO) che oramai incorpora i marchi più importanti distruggendo di fatto tutta la concorrenza e imponendo prezzi esorbitanti rispetto a quanto offerto.
Da qui il rammarico che mi ha attanagliato e che è la consapevolezza di essere sempre trattati in modo insufficiente e comunque come polli da spennare; tutto questo mi ha indotto a risolvere il problema in modo autonomo e con la soddisfazione di esserci riuscito.

Comunque per chi fosse interessato alla mia realizzazione mi rendo disponibile a fornire tutte le indicazioni di dettaglio nonchè copia degli schemi e dei layout delle schede realizzate.
Grazie dell’attenzione e buon vento a tutti.
02-10-2015 14:34
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Edolo Offline
Vecio AdV

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Registrato: Mar 2009 Online
Messaggio: #2
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
Grandioso! Complimenti! Più cose condividi e meglio è per tutti.
Ciao

Birbante di un Frap!!!
02-10-2015 14:49
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Frappettini Offline
Vecio AdV

Messaggi: 11.398
Registrato: Oct 2007 Online
Messaggio: #3
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
Grazie per la condivisione
Ho vissuto la tua stessa esperienza con una pompetta Rule 500 fully automatic anche lei dotata di scheda con logiche di funzionamento come la tua.
La pompa aveva smesso di funzionare: ho aperto la pompa, rimosso la scheda (componenti bruciati) e ho collegato il + con un galleggiante in sentina.
la prossima sarà cinese.
02-10-2015 14:54
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andros Offline
Vecio AdV

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Registrato: Oct 2007 Online
Messaggio: #4
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
urka! notoriamente ignorante di queste cose provo una sana invidia.
tanto di cappello e continua così.

quando muori,non sai di essere morto,non soffri tu ma soffrono gli altri. la stessa cosa quando sei un imbe..lle

02-10-2015 22:04
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NicolaBologna Offline
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Messaggio: #5
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
Accipicchia! Complimenti davvero! (e da molti dettagli si capisce che sei un professionista)
Mi piacerebbe provare a realizzarne un paio di quel circuito che hai fatto per la sentina della doccia. Se mi dai lo schema completo del tuo circuito con rilevatore di presenza ed i valori dei componenti ci provo.
Il relais è questo ? http://www.ebay.it/itm/G8P-1A4TP-DC12-Om...2101ec87f3
03-10-2015 00:42
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ciro_ma_non_ferrara Offline
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Messaggio: #6
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
Ottimo lavoro, complimenti!
Più che d'accordo sulla questione polli.
L'ultima Rule stagna installata, dopo un anno di sano non aveva neanche più l'asse.

Se è alla portata di uno che di elettronica non ne capisce, mi piacerebbe provare a costruire il circuito rilevamento acqua.
Ti mando un MP .
03-10-2015 01:30
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infinity Offline
Vecio AdV

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Messaggio: #7
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
FANTASTICO lqvoro e splendida descrizione, unico problema io non saprei da che parte cominciare!!!

ti ringrazio comunque perche mi hai dato spunti per studiare!

Vivi come se tu dovessi morire subito, pensa come se tu non dovessi morire mai!
03-10-2015 02:49
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pepe1395 Online
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Messaggio: #8
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
Complimenti!
Bel lavoro ed ottima descrizioneThumbsupsmileyanim
Mi sa che a te non bisogna farle girare altrimenti fai il reverse engineering degli antenatiSmiley4
BV!

Se pensate che un professionista sia caro è perché non avete idea di quanto vi costerà alla fine un dilettante
03-10-2015 07:50
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RMV2605D Offline
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Messaggio: #9
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
Io preferisco risolvere i problemi alla base: ho eliminato qualsiasi entrata di acqua per cui la pompa di sentina elettrica funziona solo in manuale per prova periodica.

Metto poi cura a controllare la pompa manuale, di grossa portata, che garantisce i'esaurimento in caso di accidenti.

Le pompe di sentina automatiche sono una delle cause di incendio a bordo di barche non presidiate, non lascerei mai la barca con batterie non sezionate o, peggio, con la 220 collegata.

898989
03-10-2015 07:59
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ciro_ma_non_ferrara Offline
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Registrato: Jun 2007 Online
Messaggio: #10
Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
(03-10-2015 07:59)RMV2605D Ha scritto:  Le pompe di sentina automatiche sono una delle cause di incendio a bordo di barche non presidiate, non lascerei mai la barca con batterie non sezionate o, peggio, con la 220 collegata.

898989
D'accordo con te, ma in navigazione una automatica sotto l'asse mi dà tranquillità. Smiley53
03-10-2015 13:04
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lfabio Offline
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Messaggio: #11
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
Una domanda forse cretina: dato il buon funzionamento del circuito originario (a me non fa impazzire, ma son dettagli), come mai hai inserito il secondo sensore di presenza liquido e che capacita' di controllo gli hai dato? Per come l' ho capito l' hai messo in parallelo al controllo originario, per cui se il sensore rileva presenza di liquido, fa girare comunque la pompa eccitando il relais.

....ma a cosa serve?
03-10-2015 17:49
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Camerino Offline
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Messaggio: #12
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
(03-10-2015 00:42)NicolaBologna Ha scritto:  Accipicchia! Complimenti davvero! (e da molti dettagli si capisce che sei un professionista)
Mi piacerebbe provare a realizzarne un paio di quel circuito che hai fatto per la sentina della doccia. Se mi dai lo schema completo del tuo circuito con rilevatore di presenza ed i valori dei componenti ci provo.
Il relais è questo ? http://www.ebay.it/itm/G8P-1A4TP-DC12-Om...2101ec87f3

Nicola, si il relè in questione è quello ed è come l'originale della RULE e siccome non mi ha dato problemi ho preferito riutilizzarlo. Sull'altra pompa, invece, di portata inferiore il relè è un'altro. Comunque se mi invii una tua e-mail vedrò come accontentarti.
05-10-2015 13:19
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Camerino Offline
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Messaggio: #13
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
(03-10-2015 17:49)lfabio Ha scritto:  Una domanda forse cretina: dato il buon funzionamento del circuito originario (a me non fa impazzire, ma son dettagli), come mai hai inserito il secondo sensore di presenza liquido e che capacita' di controllo gli hai dato? Per come l' ho capito l' hai messo in parallelo al controllo originario, per cui se il sensore rileva presenza di liquido, fa girare comunque la pompa eccitando il relais.

....ma a cosa serve?

Per la pompa Rule il circuito sarebbe probabilmente sufficiente così com'è. Per l'altra pompa, quella azionata dal galleggiante, invece no. I galleggianti normalmente avviano le pompe quando loro stessi si sono alzati almeno di un paio di centimetri quindi, se la pompa è installata in un pozzetto, basta che lo stesso si riempia d'acqua (qualche decilitro) e la pompa parte ma se come a me, la pompa è installata sulla superficie del gavone che è abbastanza estesa e poco contenuta, aspettare che il galleggiante faccia il suo mestiere per me significa far entrare in barca diverse decine di litri d'acqua. Per questa ragione ho previsto la realizzazione del circuito in questione. Inoltre, visto che avevo anche bisogno di riportare sul mio sinottico artigianale sia l'informazione di alto livello acqua ed il relativo allarme sonoro, ho esteso la modifica alla seconda scheda implementando nella logica di avviamento anche quella del circuito di presenza acqua che come hai notato è in parallelo con quella principale. inoltre, per mia esperienza personale, la scheda originale si è danneggiata senza alcuna segnalazione, tieni inoltre da conto che se chiudevo l'interruttore in manuale la pompa funzionava poichè bypassava completamente la logica di funzionamento in automatico e, quindi, queste pompe per poter essere provate efficientemente vanno testate in modo reale: bisogna riempire la sentina d'acqua, verificare che la pompa parta, scarica e poi automaticamente si arresta.
05-10-2015 13:33
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lfabio Offline
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Messaggio: #14
RE: Pompa sentina automatica RULE: la riparazione che non ci è concessa … ma ecco la solu
Aha.

Tutto chiaro.

Continua a piacermi il giusto il sistema che fa girare la pompa comunque ogni 5 min, ma ha anche i suoi vantaggi (pompa che gira non si blocca..)
05-10-2015 21:23
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