RE: Catena per linea ancoraggio
Ho un vechio IOR di 34', ho tirato giù il genoa 150% anni fa prima di entrare in Grecia, ho issato un solent 130% e non l'ho più tolto, tranne durante i sei mesi invernali dove tiro giù tutto e ripongo all'asciutto.
Anch'io posso dire che rimpiango il 150% solo di bolina sotto i 6/7 nodi di reale (situazione pressochè impossibile in Grecia e rara in altre zone "velistiche" del resto del Mediterraneo), in compenso, come scrive Rob, fino a 20/25 nodi tengo il solent tutto aperto, comincio a ridurre dando mani alla randa (ne ho tre), posso ridurre ulteriormente dando pochi giri al rullafiocco e quando aumenta ancora arrotolo e mando a riva la trinchetta, che posso anche tenere ingarrocciata sul suo strallo ben chiusa nel sacco, il solent vira lo stesso senza problemi.
Senza contare che col solent di bolina riesco a stringere qualche grado in più e sopra i 6/7 nodi in velocità non perdo nulla, alle portanti da qui fino a 15 nodi col gennaker riesco a tener muto il motore.
Fondamentalmente è il campo di gioco che determina il set di vele più adatto.
Quanto sopra come premessa, tornando all'argomento iniziale, dopo il primo anno in Grecia con 50 mt di catena e 30 di cima, ho aggiunto 30 mt di catena ed ho cambiato la vecchia ancora con una Kobra, principalmente per questi motivi.
Quando il meteo preannuncia buriana è facile che tutti corrano a ripararsi nei porti (che si riempiono in fretta) e nelle rade più protette.
Anche queste si riempiono in fretta, quantomeno relativamente vicino a riva su fondali di 5 o 6 mt.
A me non piace buttarmi in mezzo per cercare il buchetto dove stare di misura, che se gira un po' il vento e le barche si orientano diversamente si rischia di trovarsi a pochi metri da una prua o una poppa, preferisco tenermi ben discosto da tutti e, necessariamente, devo calare su fondali da 10 o più metri dove gli 80 mt di catena diventano indispensabili.
Per quello che è la mia esperienza, con vento medio-forte il calumo tutto catena ammortizza più dolcemente il brandeggio, mentre il misto tessile-catena, proprio per la maggiore elasticità, è più soggetto al "tira e molla".
Nei momenti in cui la barca raggiunge bolinando la minima distanza dall'ancora la cima va in bando, per contro quando raggiunge la massima si tende come una corda di violino.
Ho anche notato che il brandeggio della mia è abbastanza limitato rispetto alle altre, forse il roll-bar con relativi pannelli solari e l'eolico funzionano un po' da "timone di coda" e la fanno restare più in linea col vento.
Anche in questo caso è il campo di gioco che determina il calumo più adatto.
Per concludere, anch'io appartengo alla categoria di quelli che preferiscono avere sempre pronto il calumo per la "tempesta della vita" e perdere 1/2 nodo o 1 nodo, piuttosto che arrivare più velocemente (e più confortevolmente, lo ammetto) a destinazione e dovermi poi sobbarcare dell'incombenza di portare dalla sentina alla prua 50 e passa kg di catena in più per dormire tranquillo, o addirittura non averli neanche a bordo e passare notti insonni.
Ma ad ognuno la libertà di intendere e praticare la vela come meglio crede.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-07-2020 18:55 da ciro_ma_non_ferrara.)
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