Tuga delaminata Alpa 9.50

[Cata76]

C'è qualche possessore di Alpa 9.50 che ha affrontano il problema della delaminazione della coperta e, in particolare, della flessione della tuga facendo un intervento radicale?

Come avete affrontato il lavoro sulla tuga? Da sopra o da sotto?
C'è qualcuno che può condividere delle foto che mostrino come è fatta all'interno la piastra su cui appoggia l'albero sul puntale e il procedimento utilizzato per il lavoro?

Stiamo cercando di capire come intervenire e stiamo cercando suggerimenti da chi ci è già passato.

Grazie infinite a chi potrà risponderci.

Cata

[Zafferano]

sono anch'io possessore di alpa 950. Potresti dirmi perché dici che hai la tuga delimitata? Quali segni riscontri?

[giorgio23570]

Probabilmente quando cammina sopra una zona specifica si accorge che in quel punto la tuga flette.
Un lavoro fatto bene sarebbe quello di rifare la parte ammalorata ma senza una foto e qualche dettaglio in più è impossibile per me dare indicazioni.

[Cata76]

la tuga flette quando ci si cammina sopra come flette la coperta quando è delaminata...è l'effetto "materasso".
Inoltre si sono formate delle crepe nelle vicinanze della base dell'albero.
Dalle foto non si vede granché purtroppo... ma si sente bene sotto i piedi la flessione e lo scricchiolio... anche quando ci passeggia sopra un "peso piuma".

L'interno della coperta era fatta di balsa che ora è fradicia quindi andrà aperta e sanata ma per la tuga, che mi dicono dovrebbe essere in laminato pieno, avevo letto che qualcuno aveva operato da sotto. Quindi prima di affrontare il lavoro volevo capire se c'è qualcuno nel forum che ha già affrontato il lavoro su un Alpa e come ha risolto.

Grazie mille

[Zafferano]

La coperta l'ho risanata da sotto ma è un lavoraccio e non lo ripeterei più. Dopo l'intervento erano rimaste delle ondulatore che non mi piacevano e ho deciso di farmi da solo la coperta in teak. La tuga è in laminato pieno e non ho mai avuto sensazioni tipo materasso. Tuttavia aveva ceduto sotto l'albero perché il travetto in mogano di controspinta si era marcito e le piastre di ferro nelle quali sono avvitati i bulloni che tengono la mastra dell'albero in posizione, erano distrutte dalla ruggine. Ho dovuto disalberare e ho bonificato tutto da sotto.

[Cata76]

Grazie mille Zafferano!
Per caso hai delle foto di come sono fatti il travetto di mogano sotto l'albero e le piastre di ferro che immagino saranno state annegate nella vetroresina?

Per fare il lavoro hai mantenuto il controstampo interno aprendo delle finestre che hai poi chiuso o lo hai eliminato del tutto ricostruendolo in modo diverso?

Noi vorremmo procedere rifacendo la coperta da sopra, perdendo purtroppo le doghe dell'antiscivolo, mentre per la tuga siamo in dubbio su come procedere. Dalla tua esperienza pensi che operando da sopra potrebbe essere più o meno laborioso rispetto a farlo da sotto?

Disalbereremo e toglieremo tutta la ferramenta di coperta sanando tutte le vie d'acqua... è una lavoraccio sicuramente ma avere una "radiografia" di chi l'ha già fatto ci aiuterebbe molto per capire dove meglio mettere le mani.

grazie mille

[Cavillo]

Buona sera a tutti,
io mi sto facendo le stesse domande rispetto a una coperta che risulta da perizia delaminata al 90%, con albero che pare avere leggermente acconsentito e tuga pure lei con zone che chiamerei delaminate (la rugiada del mattino ‘disegna’ in tuga aree di condensa, indice di diversa temperatura superficiale e quindi di disomogeneità di quello che ci sta sotto). Credo che ci voglia un intervento radicale su tutta la coperta e sull’appoggio albero/ puntale perché non basterebbero un po’ di ‘finestre’ aperte in coperta per pulire / asciugare / rinforzare con iniezioni.
È necessario aprire tutto tipo scatola di sardine e rifare tutto di sana pianta per essere certi di navigare in sicurezza? Si tratterebbe di fare un lavoro (ammesso di trovare chi lo sappia fare) che da solo costa metà del valore del mezzo, pare...
Che mi dice chi lo ha già fatto?
Grazie e saluti!

[Zafferano]

Le piastre di ferro, almeno nel mio caso, erano due lamine di ferro di un certo spessore sufficiente per tenere la filettatura dei bulloni, erano appoggiate sulla testa del travetto di controspinta in mogano (quello che fa angolo con il gabinetto). Ho raggiunto il posto praticando una finestra nel controstampo. Finestra che poi ho trasformato in un chiusino rimovibile per eventuali ispezioni. Non ricordo più se le lamine di ferro erano annegate nella vetroresina. Comunque poi le ho messe in acciaio inox bloccandole in loco con resinatura attorno.
Penso che per consolidare la coperta sia più facile agire da sopra. Se dovessi farlo ora procederei a tratti e non per tutta la superficie in una volta sola perché potresti compromettere la regolarità della struttura. Probabilmente la prua sarà il punto più difficile da lavorare dall'esterno perché mi sembra ricordare che è più simile alla tuga. Io l'ho rinforzata da sotto resinando degli omega veramente efficaci.

[Cata76]

Grazie mille per la descrizione chiara e dettagliata.

L'esperienza di chi ci è passato prima è sempre preziosa.

Grazie ancora!

[penven]

Ma siete sicuri che ne valga la pena ?

[blusailor]

Ciao a tutti,
un mio carissimo amico ha appena fatto il lavoro necessario a risolvere lo stesso problema.
Anche lui aveva la coperta "molle" e la base d'albero che era "scesa"...
Per quanto riguarda la coperta, il problema era soprattutto lungo i passavanti e la prua. Lui ha agito da sotto tagliando e togliendo la parte del cielo interno ( che poi rimetterà) e sostituendo il core ormai distrutto con del nuovo termanto (quello quadrettato) incollato con una specie di stucco abbastanza denso (per evitare che cadesse il tutto visto che lavori da sottotesta) e poi resinato sempre da sotto. Inutile dire che è un lavoraccio, però ti consente di avere la coperta originale ed eventuali imprecisioni rimangono fuori vista.
Anche per la base d'albero, in origine 4 piattine di ferraccio con i fori filettati appoggiati sopra una tavoletta ormai marcia, è ora in posizione annegato nella resina una specie di "telaio" di inox. Per fare questo lavoro ha agito da sopra.
Questo è quanto ho visto/collaborato.
Se occorrono altre info chiedete pure...

[luca boetti]

In cantiere da me ne abbiamo fatte diverse, di solito si procede cosi: si fa un taglio della pelle esteriore facendo attenzione di seguire il profilo e a non rovinarla, si apre, poi si pulisce la schiuma, la balsa, o il nido di api, si mette il poliuretano a cellula chiusa, stucco poliestere, resina e poi si tappa con la pelle esterna, si fanno i raccordi in gel coat e si lucida il tutto, ho delle foto se sapessi come fare per matterle sul forum.
Per la base dell albero, si leva la pelle superiore, si scava e poi noi ci mettiamo strato su strato di fibra, 15/20 in modo da fare un monolite tostissimo con resina poliestere, diventa un macigno incompressibile.
E' un operazione un po' lunga=costosa e bisogna lasciare asciugare per bene , a volte la pelle interna é talmente fine che bisogna rifarci uno strato sopra, se é un pezzetto é fattibile, se é su la maggioranza della coperta, bisogna veramente essere innamorati della barca in questione

[Cata76]

Grazie Luca per la tua descrizione.

Per allegare le foto basta inserirle in "Nuovo allegato". Trovi la finestra sotto quella della risposta.

Se riuscissi a condividere qualche foto del vostro lavoro sarebbe molto utile per "studiare il caso".

Grazie e buona giornata!

[Cavillo]

(07-11-2022 18:51)luca boetti Ha scritto:  si fa un taglio della pelle esteriore facendo attenzione di seguire il profilo e a non rovinarla, (...) poi si tappa con la pelle esterna, si fanno i raccordi in gel coat e si lucida il tutto, ho delle foto se sapessi come fare per matterle sul forum.
(...)

Grazie anche da parte mia e buon pomeriggio a tutti,
Quindi è possibile fare tutto da sopra asportando la "pelle" della coperta senza romperla e poi rimetterla, senza farla nuova? Sarebbe un'ottima notizia e sarebbe bello vedere le immagini