Tensione infieritura vela di prua
#1
Ciao a tutti,
sono di nuovo a porvi un quesito: quanto deve essere tesa l'infieritura della vela di prua, che sia fiocco o genoa?? Vi chiedo questo perchè sul lago dove navigo ci sono due correnti di pensiero: una che sostiene che l'infieritura deve essere tesa in proporzione alla forza del vento e comunque non deve mai fare 'gobbe'; l'altra invece lascia la drizza sempre un pò lasca e la vela fa delle gobbe tra i garrocci circa a metà strallo.
Qual'è la regolazione corretta??
Ciao
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#2
io a coltello sempre, se vai di poppa chiudo il cunningham per fare sacco
i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



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#3
La 1.
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#4
Grazie, fino ad ora mi state risollevando Big GrinBig GrinBig Grin: domenica èro a fianco ad un j24 e vedendo il suo genoa lo ho avvertito che gli si era lascata la .: non riporto i commenti ricevuti...
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#5
Citazione:Messaggio di pfiamozzi
Qual'è la regolazione corretta??
Ciao

Ora ti diro' un graaaande . non dirlo in giro.

La regolazione corretta e'.....
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La regolazione correttta e'....
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quella che ti fa vincere.

Non esiste UNA . infinite regolazioni e quell''insieme di regolazioni miscelate nella giusta proporzione ti fanno andare quel decimo in piu' e vincere.

Questa e' . e' la vela con i suoi grandi misteri.
Diffida da chi ti dice di avere la formula giusta in tasca.

NON ESISTEEEE!!!
Wink
- Quanto manca alla boa?
- Zitto e schiaccia!
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#6
il J si porta notoriamente con la drizza fiocco un o' lenta quando c'è poca aria.
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#7
In sintesi
La tensione inferitura,determina la posizione di massima concavita' sulla vela di prua ed è rapportata alla tensione dello strallo.
Con vento debole, è inutile tendere poichè ci pensa l'imbando dello strallo a portare avanti la concavità.
Con vento medio, dare solo la minima tensione, che aggiunta a quella dello strallo teso, sposta la concavita' piu' a poppa agevolando lo stringere il vento.
Con vento forte invece, si tende per bene a contrastare lo spostamento indietro della concavita' ed aprire la balumina per rispondere alle raffiche.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#8
confermo che quando avevo il J24 i guru della classe asserivano che il suo genoa ingarrocciato andasse portato lasco di drizza, tanto da far comparire le brutte ondulazioni . osavi tenderla per farle sparire ti sbeffeggiavano
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#9
Cazzando la drizza la concavità si sposta a prua. Più catenaria vela più grassa. Ecco che la vela diventa un'oppppppinione. Prova a regolare guardando il log e di bolina anche l'angolo, quello ti dice se hai fatto giusto o sbagliato. Ripeto la vela è un'opppppinione.
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#10
DI BOLINA
Se c'è onda tendo drizza per evitare stalli su stalli.
Se il mare è piatto lasco drizza per stringere.

Se il vento è forte belin il belin e lasco pochissimo la drizza per evitare di avere il grasso troppo avanti il grasso.
Se il vento è debole e la catenaria è corretta metto giusto a punto la drizza, quanto basta per non fare troppe pieghe.

Così da me.
Colì da altri.

The crew wins the class, the weather wins the overall
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#11
La teoria dice :

belin = grasso avanti
Laschi = grasso indietro

Con poco vento ( sempre la teoria ..) dice di lascare ( grasso indietro) altrimenti le molecole d'aria ( povererine ..) non ce la fanno a rimanere attaccate alla vela ( scorrimento laminare = max portanza..) e si distaccano prima .. cioè dopo aver attraversato il bordo d'attacco ed il grasso molto avanzato .

Ma poichè la pratica e meglio della grammatica ... i guru del J24 hanno scoperto che con le 'grinze' sul genoa la barca orza di più ! .. così almeno mi hanno detto ( ... )

Vedi foto esempio separazione ( le molecole d'aria si distaccano prima ) o più in 'gergo' stallo su una randa .




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#12
Citazione:giaco_ve ha scritto:
La teoria dice :

belin = grasso avanti
Laschi = grasso indietro

Con poco vento ( sempre la teoria ..) dice di lascare ( grasso indietro) altrimenti le molecole d'aria ( povererine ..) non ce la fanno a rimanere attaccate alla vela ( scorrimento laminare = max portanza..) e si distaccano prima .. cioè dopo aver attraversato il bordo d'attacco ed il grasso molto avanzato .

Ma poichè la pratica e meglio della grammatica ... i guru del J24 hanno scoperto che con le 'grinze' sul genoa la barca orza di più ! .. così almeno mi hanno detto ( ... )

Appunto, grasso verso il centro, ed ingresso molto fine. Sembra che pratica e grammatica si sposino sul J24
The crew wins the class, the weather wins the overall
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#13
Citazione:Sebàstian ha scritto:
DI BOLINA
Se c'è onda tendo drizza per evitare stalli su stalli.
Se il mare è piatto lasco drizza per stringere.

...e io che farei tutto l'opposto. Ha ragione Bullo. L'a vela e' una oppppinione.

Se c'e' onda mollo e do potenza ...se c'e' mare piatto belin e stringo (assieme allo strallo).

Prova a stringere sulle onde sboning . poi ripartire orzato stretto se sei capace.

Io no.
- Quanto manca alla boa?
- Zitto e schiaccia!
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#14
Citazione:Sebàstian ha scritto:
DI BOLINA
Se c'è onda tendo drizza per evitare stalli su stalli.
Se il mare è piatto lasco drizza per stringere.

Se il vento è forte belin il belin e lasco pochissimo la drizza per evitare di avere il grasso troppo avanti il grasso.
Se il vento è debole e la catenaria è corretta metto giusto a punto la drizza, quanto basta per non fare troppe pieghe.

Così da me.
Colì da altri.

Da me invece, quando belin il belin gia' sposto il grasso indietro, quindi, per contrastare un ulteriore arretramento dovuto al vento, aumento la tensione sulla drizza.
Come dice bullo, le regolazioni sono un oppppinione. Wink
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#15
Ragazzi, non confondiamo la tensione della drizza con quella dello strallo dovuta al belin, procurano sulla vela un effetto diametralmente opposto.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#16
secondo me .. il discorso è diverso per ogni barca e taglio di vela
vale il discorso di spostare il grasso e generealmente come nel fun(come il j)con poca aria andrebbe lascato a fare le pancine , ma ritengo che se poi il vento cala ulteriormente e vuoi bolinare ... meglio ritesarlo e ingrassare la vela dietro
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#17
Secondo me invece, ritengo che il discorso sia universale; quello che puo' cambiare per ogni barca sono i mezzi per ottenere l'effetto voluto.
L'importante e' sapere dove si va a parare.....Wink
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#18
aggiungo la mia opppppinione sul genoa/fiocco :

- drizza lasca => grasso indietro => si orza di più, ma stalla + facilmente => non va bene con onda
- drizza cazzata => grasso avanti => si orza di meno, ma stalla meno e il timoniere non diventa belin coi filetti => va bene con onda

più il timoniere é ciompo e più 'te dovaressi cazzar la drizza mulo'
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#19
Citazione:Furkolkjaaf ha scritto:
aggiungo la mia opppppinione sul genoa/fiocco :

- drizza lasca => grasso indietro => si orza di più, ma stalla + facilmente => non va bene con onda
- drizza cazzata => grasso avanti => si orza di meno, ma stalla meno e il timoniere non diventa belin coi filetti => va bene con onda

più il timoniere é ciompo e più 'te dovaressi cazzar la drizza mulo'

Scusate, lasciando stare un attimo la . se molli lo . grasso dove va??
Perche' con onda mollo lo strallo?
- Quanto manca alla boa?
- Zitto e schiaccia!
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#20
Ho provato a mollare lo strallo ed è andato giù l'albero Big Grin
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