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01-11-2010, 05:27
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-07-2011, 20:26 da Trixarc.)
Stasera in pizzeria con Scott riflettevamo su una regata costiera un po piu lunga del solito, giustamente scott vuole trovare una formula di compensazione che permetta a tutti di partecipare sperando nella vittoria finale. Io pero ho proposto che il via, al posto di essere dato Tutti insieme e dopo l' arrivo compensre i tempi dopo l' arrivo, ho pensato di dare il via alle varie barche scaglionate secondo la compensazione . In tale maniera le barche piu piccole partono prima le piu grandi e veloci dopo, alla fine chi taglia prima il traguardo vince.
La domanda e questa qualcuno conosce una formula già esistente che permetta questa organizzazione.
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Non lo vedo giusto.
In zwanzig Jahren wirst du dich mehr über Dinge ärgern, die du nicht getan hast, als über die, die du getan hast.
Also, wirf die Leinen und segle fort aus deinem sicheren Hafen. Fange den Wind in deinen Segeln. Forsche. Träume. Entdecke.
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sono perplesso... difficilmente equo!
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Perchè non lo vedete giusto o equo?
Per un discorso di condizioni possibilmente diverse tra una partenza ed un' altra? Perchè se fosse per quello a me capita spesso in regata: Si parte con un vento poi cala... cala, cala e quando arrivo io (ultimo) mi son preso 30 minuti di molto meno vento rispetto agli altri. O è per altro?
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Azzz... una procedura da 5 minuti per ogni partenza. Povera barca comitato. 
Il vantaggio sarebbe quello che quando ti beccano i piu' grandi sai gia' che hai perso e puoi anche rilassarti.
- Quanto manca alla boa?
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E' stata una formula usata per alcune manifestazioni costiere / lunghe della fine degli anni 80 primi 90. Le più famose ( che io conosco ) è il Giro dell'Arcipelago Toscano regata di 220/260 nm a seconda della edizione e la lunga dell'Europeo 1992 a Palermo. In pratica partivi con l'handicapp già scontato (IMS a Palermo, IOR nell'Arcipelago) Era bello per i piccoli che vivevano l'emozione di essere avanti e la rincorsa dei grossi che dovevano raggiungere gli . a me piaceva molto. Non facile come organizzazione, ma quello che la giuria perdeva prima, lo riguadagnava in gran parte all'arrivo 
Quella dell'Arcipelago era una festa perchè era a tappe. La prima edizione ne prevedeva 4. Naturalmente arrivavamo uno alla volta. Sostavamo 4 ore nelle quali potevamo cambiare equipaggio ecc, in ogni porto era organizzata una festa 'mangiante'. All'arrivo della tappa ti veniva consegnato un biglietto con segnato ora di arrivo e di . potevi partire dopo tale orario ..non prima.
Bella, coinvolgente, impegnativa ed una vera festa ricordo con grande piacere l'arrivo di notte alle tre a Porto S.Stefano con bancarelle preparate con cibi caldi sul molo per tutti a tutte le ore.
Per i compensi si può applicare qualunque formula semplificata con il Time on distance.
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La cosa è divertente e più 'immediata'... ma...
1. Già ora uno lento rischia di finire con condizioni meteo diverse dai primi, figuriamoci partire già con venti diversi, se salta cosa si fa? Si sposta la linea di partenza?
2. La partenza si dice è mezza regata (almeno su un percorso breve), in questo modo viene tolta tale componente, oltre a togliere un momento particolarmente divertente e stimolante per un regatante.
3. Pensiamo quanto complicato sarebbe diffrenziare le partenze per barche aventi un handicap molto vicino alla precedente... e la procedura di partenza? Non esisterebbe più. Unica soluzione farle partire a blocchi omogenei?
No, no, dai tutto sommato le attuali formule di compenso sono il male minore e coinvolgono tante barche. L'unico problema è una diffusa mancanza di presa di coscienza sul fatto che i compensi sono 'indicativi'.
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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Citazione:ws770 ha scritto:
...La domanda qui è se e possibile trasformare il compenso postcalcolato in precalcolato sotto forma di handicap: vale solo la linea dell'arrivo.
Ovviamente è possibile sono nei compensi ToD (Time on distance): BSF/GPH o simili
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Leandro
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01-11-2010, 15:22
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-11-2010, 15:29 da francocr68.)
è un sistema che abbiamo usato qualche volta anche noi.
mi ricordo un giro dell'isola di SPietro e qualche altra costiera un pò lunga.
Ovviamente come dice Tiger è applicabile solo usando compensi time on Distance.
Esempio
La barca A paga 10 secondi miglio alla barca B (vuol dire che la barca A per fare un miglio impiega 10 secondi meno della B)
Se la regata è di 20 miglia la barca B deve partire 200 secondi prima della barca A...
...and so on
Naturalmente la procedura di partenza è semplificata nel senso che dopo lo start della prima barca le altre devono partire (attraversare la linea di partenza) solo dopo il loro 'ritardo'. Si perdono le scaramucce in partenza ma anche coperture ed intreferenze fra barche molto diverse come dimensioni/tipologia/spirito.
Ha senso per le lunghe costiere, sarebbe inapplicabile in un bastone.
Inoltre il sistema di compenso deve essere testato e collaudato sulla flotta in modo tale che i ritardi calcolati sulla carta siano quelli reali.
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La posizione della linea era . boa ed il . c'era chi partiva in bolina e se cambiava il . poppa. Come dice Franco le partenze erano singole. magari con barche molto simili ravvicinate. La semplice spiegazione di Franco dice .:
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Una volta all'invernale di chioggia, quando c'era lo IOR, la regata chioggia - torre della speranza CNR - Chioggia si correva con la formula già citata, prima i piccoli e poi i più grandi con maggior rating, così si arrivava in reale. Questa regata, considerata lunga, si faceva quando c'erano condizioni di vento medio, si partiva tra le dighe del porto di Chioggia.
Anche partendo tutti assieme nel corso della regata le condizioni cambiano e possono favorire chi sta dietro o chi sta avanti. Non so se si possa fare con IMS. Saluti piove.
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Ho cancellato i miei interventi, perché partendo dai concetti puramente fisici sono entrato nel campo dei regolamenti che non conosco bene (quando regato lo faccio in monotipo-derive o open)
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01-11-2010, 16:40
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-11-2010, 16:41 da Scott.)
Allora, innanzittutto bisogna tenere in considerazione che si tratta di regatine casereccie ideate per divertirsi tra amici con il giusto grado di agonismo e che il percorso complessivo (A/R) sarà abbastanza lungo, superiore alle 20 miglia. Pensavamo appunto di trovare una formula di compensazione facilmente 'applicabile' a tutte le barche partecipanti (parteciperanno barche da 7-8 metri degli anni '70 e barche recenti di 40-45 piedi) che le mettesse in condizione di gareggiare equamente tra loro. L'amico sardbird ha proposto al partenza scaglionata in funzione dei tempi compensati. Mi ha trovato pieneamnete d'accordo, idea molto simpatica anche se per la barca giuria sarà complicato ma ciò non mi spaventa. Piuttosto, vorrei trovare una formula un po' più 'completa' della
Morassutti-Sambo di cui sotto, troppo semplificata, che tenesse in considerazione altre variabili dello scafo e delle vele.
Quelcuno ne conosce altre?
Formula di 'Morassutti-Sambo'
Rating = [ (LOA+P) x 1,0936] x K ]
dove: LOA = Lunghezza fuori tutto
P = Altezza inferitura randa ( = dall'attacco del boma all'altezza massima della randa)
K = 0,95 per elica fissa, oppure 1,00 per elica abbattibile
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Anch'io ho fatto una regata tra derive con la suddetta formula. Molto divertente. La regata era prima di tutto all'interno delle classi.
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Citazione:Scott ha scritto:
Allora, innanzittutto bisogna tenere in considerazione che si tratta di regatine casereccie ideate per divertirsi tra amici
Allora va bene tutto.
E in ogni caso chi perderà darà la colpa al sistema di compenso e agli incompetenti / corrotti che l'hanno scelto.
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Citazione:Gof ha scritto:
Citazione:Scott ha scritto:
Allora, innanzittutto bisogna tenere in considerazione che si tratta di regatine casereccie ideate per divertirsi tra amici
Allora va bene tutto.
E in ogni caso chi perderà darà la colpa al sistema di compenso e agli incompetenti / corrotti che l'hanno scelto.
Parole sante 
qualche anno . 1990!!! sono venti   ) avevamo trovato una formula 'casareccia' che riusciva a pesare sufficentemente bene la flotta. Partendo da una formula semplice come quella postata da Scott avevamo corretto gli APM con dei coeficenti legati a caratteristiche della barca e della attrezzatura ma sopratutto in funzione di un database creato nei 10 anni precedenti di regate.
Ovviamente qualcuno che non riusciva a vincere boicotò la formula 'casereccia' e per non adito a polemiche si passò al 'super partes' IMS.
I GPH non riuscirono più a rispecchiare i veri valori della flotta, però guarda caso quelli che non vincevano prima continuarono a non vincere anche con l'IMS.
Morale della favola: qui praticamente non si fanno più regate.
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w la libera metrica.. chi ha piu soldi da spendere vince... tanto vincono lo stesso anche a compensi, ma cosi lavorano di piu i velai i progettisti i cantieri e si invantano cose nuove senno tutti in carrozzoni da crocera simili
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mmm le compensazioni dovrebbero essere proporzionali alla velocità che i mezzi riescono a fare ..
come si fa a priori a stabilire con che velocità compieranno il percorso ?
a questo punto meglio i tempi compensati ..così i partecipanti si devono fermare fino alla fine
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l'importante è evitare di fare come mi è successo l'ultima regata :
cito il bando .'..e verranno premiate le prime 5 barche secondo i tempi compensati e il primo assoluto '
poi in Imarroncinichegalleggiano.... :
premiati i primi 3 assoluti ...
 o imbecilli a saperlo manco partecipavo visto che ero in gara con Asso99 melges 24 etc...
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