Citazione:Utente non attivo ha scritto:
Ho finalmente fatto una foto decente.
...omissis...
In foto vedo un Valeo, e se non è stato modificato, non mi stupisce che funzioni già tutto. Per completezza ritengo che il cavetto marrone da D+ vada alla spia alternatore sul quadro e quello grigio da W al contagiri.
Venendo a cosa fare del cavetto rosso-faston blu che avanza andiamo a vedere le varie ipotesi.
1. Se collegato al B+ viene bypassato il diodo ripartitore. La batteria servizi si carica fino alla tensione massima prevista dal regolatore (ammettiamo 14,4v come nel precedente messaggio), NON c'è caduta (dispersione in calore) sul ripartitore sul lato servizi, la batteria motore invece si carica al massimo a 13,8V (14,4-0,6 dispersi dal diodo nel ripartitore). Tutto probabilmente funzionerebbe abbastanza bene ma:
- non avremo la 'protezione' del banco servizi: se si crea un 'corto' o una dispersione alla batteria motore (se gli staccabatteria non sono staccati), la corrente fluirà servizi->B+->ripartitore->banco motore 'malato', privandoci anche della carica dei servizi.
- il cavetto sembra sottile per le massime correnti di ricarica, durante le quali probabilmente scalderà. Se questa deve essere la soluzione, tanto vale far sparire il cavetto e attaccare i servizi direttamente all'ingresso al ripartitore anzichè ad una delle uscite!
Tuttavia, se lo attacchiamo a B+ mettendoci un interruttore che chiudiamo solo al completamento carica (cioè quando l'alternatore produce 14,4 e ai servizi abbiamo 13,8 ma la corrente si è ridotta ad esempio sotto i 10A) potremo completare la carica (quando è chiuso i servizi ricevono da qui a 14,4) e poi diligentemente stacchiamo per 'proteggerci' (vedi sopra). Meglio ancora, come accennato nella precedente risposta, se mettiamo un cavo da 35mm e un solenoide che chiude manualmente e/o automaticamente pilotato da D+ (come spegni motore e stacchi il quadro si apre e isola i servizi )!
2. Se collegato al D+ sarà come avere sempre attaccata la tensione all'alternatore dal quadro, ma privandoci pure della relativa spia. Una facile prova (con nessun pericolo!): a motore spento e batterie attaccate accendi il quadro. Dovresti avere (oltre a probabili cicalini e spia olio) l'accensione della lampada spia dell'alternatore, con un assorbimento alla batteria di circa 0,5-1A. Connetti il cavetto al D+(o alla prolunga in foto) e dovresti osservare lo spegnimento della spia alternatore mentre la maggior parte dell'assorbimento dovrebbe avvenire tramite questo cavetto. Se peraltro fai il collegamento con i cavi del tester con la scala amperometrica dovresti avere qui l'assorbimento, che continua quando spegni il quadro
. Ovvio che se metti in moto la spia dell'alternatore rimane spenta (ma non si accenderebbe con un guasto!) e il D+ invece di assorbire Ti fornirebbe corrente ai servizi (su D+ la tensione è simile a B+ ma non deve attraversare il diodo). NON dovresti avere danni se le batterie stanno terminando la carica, ma i diodi di D+ non sono disegnati per sostenute correnti intense, e salterebbero presto se le batterie assorbissero significative correnti alle tensioni di carica (batterie semi scariche)
. Ovviamente nessuna caduta di tensione al diodo ripartitore!
3. Infine, con QUESTO alternatore, dovresti avere un'altra possibilità: STACCHI il cavetto giallo con faston nero da B+ e lo attacchi al cavetto 'orfano' che viene dai servizi, lasciando B+ e D+ come in foto. Il regolatore prenderà per riferimento la tensione dei servizi spingendo l'alternatore proporzionalmente (anche più di 15v quando le batterie servizi si caricano, se l'alternatore ce la fa, e comunque circa 15v a fine carica). Ovviamente la caduta del diodo ripartitore farà vedere 14,4 ai servizi. E' semplice e QUASI perfetto ma bisogna ricordare:
- mentre il banco servizi è piuttosto scarico e può assorbire correnti significative, il diodo ripartitore avrà cadute anche di 1Volt. Non solo spremiamo all'alternatore forti correnti, disperdendo in calore al diodo (a 30A, 1 volt = 30W dispersi), lo facciamo a tensioni elevate per l'alternatore (fino a 15,5V)
- nelle condizioni appena citate potremmo fornire quasi 15v a una batteria motore probabilmente già carica (al ripartitore ciascun diodo ha una caduta minima di circa 0,6V , che cresce con la corrente, indipendentemente dall'altro diodo). E opportuno valutare quando la batteria motore è carica e allora staccarla dal ripartitore per allungarle la vita
Nel complesso io preferisco il Bypass con solenoide perchè non disperde in calore inutili sforzi di un alternatore non particolarmente 'robusto', e non richiede interventi manuali per proteggere la durata della batteria motore o la carica di quella servizi. Ovviamente è un pò più complicato ma di buono è 'fail safe': se salta il solenoide... non chiude il circuito e lo vedo sulla tensione di carica.
A Te la scelta, scusatemi la lungaggine