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(16-02-2015, 21:32)meolo Ha scritto: quando ho il motore acceso carico le batterie ho un alternatore da 90 A..... e poi cerco di andare a vela. secondo te ha senso riempire con la schiuma espansa il vano tra frigo e cassone. azz che prezzi ....... mi sa che i soldini li risparmio per un buon eolico. se hai spazio riempi pure.
dipende che mari frequenti:in egeo l'eolico è ok per il resto pannelli solari sempre.
risparmi e spulci 8\9Ah (con 2x100w)
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comunque quel compressore lo vedo meglio azionato dal motore
ad alimentare un accumulatore di freddo (mi sfugge il nome corretto)
che ti rilascia il freddo mano a mano.
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egeo egeo egeooooo  tra un mese e mezzo si parteeeee
Cogitationis poenam nemo patitur.
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(15-02-2015, 14:44)Frappettini Ha scritto: sono convinto che una manutenzione al compressore possa aiutarti molto: una bella pultia al radiatore, una maggior coibentazione (Andros docet!), fai aspiare il freon "vecchio", rifai ripristinare il vuoto e metti freon nuovo. Nel mio caso si rivelò vincente aumentare la ventilazione intorno al radiatore: aprii un paio di feritoie per far crcolare meglio e più aria; se è il caso aiutati con delle ventoline
Io confido di fare esattamente così per il mio compressore, sciaguratamente collocato dalla Bavaria in uno stipo in basso, sotto la cucina basculante, SENZA AREAZIONE. Prima di partire con interventi più costosi voglio fare una buona manutenzione al compressore ed eventualmente spostarlo in un gavone più ampio ed areato, e sempre installare un'aspiratore.
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Non so se posso, ma mi permetterei di suggerirvi questo, in fondo alla pagina c'è il video dei test.
http://www.aten.it/KECO_Ita.html .
Cordialità
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Visto che siamo in tema, quanto influisce la chiusura stagna del portello in un frigo a pozzetto?
Mi spiego:
la scorsa estate ho collaudato il mio nuovo frigorifero (solito danfoss) che raffredda la vecchia ghiacciaia (80 litri) a cui ho migliorato la coibentazione. Da 3 cm di spessore del coibente ne ho aggiunti altri 4. Lavoro bestiale con specchi e contorsionismo perchè smontare era impossibile. Il coperchio superiore era già coibentato anche se non molto, mentre non aveva guarnizione ai bordi.
Per mancanza di tempo sono partito per le ferie pensando che, in un frigo a pozzetto, il freddo si disperde poco verso l'alto.
Dopo una intera notte senza essere aperto, con il frigo pieno a metà e con temperatura esterna elevata, il compressore stava acceso circa il 60% del tempo. Cronometrato durante il cazzeggiamento mattutino nello stato di dormiveglia. Temperatura interna del frigo 3 gradi (così durante il giorno riuscivo a non ammazzare le batterie).
Mi sarei aspettato una percentuale invertita (40% acceso e 60% spento), quindi mi è venuto il dubbio del coperchio. Toccando con mano la coibentazione in basso, era della stessa temperatura del resto della barca, quindi presumo dispersione minima.
Ora ho incollato una guarnisione di neoprene sul coperchio ma fuori stagione non posso fare confronti.
Secondo voi posso aspettarmi dei risparmi apprezzabili nella prossima stagione? mi accontentereri di un 50-50.
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3 gradi è una temperatura molto bassa per l'ambiente frigo, diverso se ti riferisci alla temperatura della piastra. Se fuori ce ne sono 30, 27 di differenza crea un gradiente termico molto elevato. Non mi stupisce il rapporto acceso spento.
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(19-11-2015, 19:19)Markolone Ha scritto: Visto che siamo in tema, quanto influisce la chiusura stagna del portello in un frigo a pozzetto?
Mi spiego:
la scorsa estate ho collaudato il mio nuovo frigorifero (solito danfoss) che raffredda la vecchia ghiacciaia (80 litri) a cui ho migliorato la coibentazione. Da 3 cm di spessore del coibente ne ho aggiunti altri 4. Lavoro bestiale con specchi e contorsionismo perchè smontare era impossibile. Il coperchio superiore era già coibentato anche se non molto, mentre non aveva guarnizione ai bordi.
Per mancanza di tempo sono partito per le ferie pensando che, in un frigo a pozzetto, il freddo si disperde poco verso l'alto.
Dopo una intera notte senza essere aperto, con il frigo pieno a metà e con temperatura esterna elevata, il compressore stava acceso circa il 60% del tempo. Cronometrato durante il cazzeggiamento mattutino nello stato di dormiveglia. Temperatura interna del frigo 3 gradi (così durante il giorno riuscivo a non ammazzare le batterie).
Mi sarei aspettato una percentuale invertita (40% acceso e 60% spento), quindi mi è venuto il dubbio del coperchio. Toccando con mano la coibentazione in basso, era della stessa temperatura del resto della barca, quindi presumo dispersione minima.
Ora ho incollato una guarnisione di neoprene sul coperchio ma fuori stagione non posso fare confronti.
Secondo voi posso aspettarmi dei risparmi apprezzabili nella prossima stagione? mi accontentereri di un 50-50.
La coibentazione di una cella è importantissima, ma c'è da tener presente anche la sua ermeticità! Il "freddo" all'interno della cella provoca una certa depressione e questo risucchia aria (calda) dall'esterno diminuendo l'ìefficienza dell'intero sistema, soprattutto se a bassa potenza.
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3 gradi????
io mi attesto sugli 8 e mi pare già molto freddo..
coibentare e sigillare.
una banale guarnizione adesiva di neoprene aiuta.
se fai caso il frigo di casa nei periodi di caldo è un poco più duro da aprire..
si chiama depressione dovuta alla differenza termica.
difatti l'aria fredda si contrae e richiama aria calda dall'esterno.(Menego)
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20-11-2015, 10:49
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-11-2015, 10:59 da menego.)
condivido in pieno Andros!
Comunque, per chi fosse curioso o anche solo per riferimento, questo è il link di un grafico elaborato dal test-plan del sistema KECO - ATEN dove sono riportati alcuni dati termici a partire dallo start-up (frigo e carichi a temperatura ambiente) fino a dopo qualche ora di funzionamento.
http://www.aten.it/download/KECO%20Test%20Graphics.pdf
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(19-11-2015, 13:22)menego Ha scritto: Non so se posso, ma mi permetterei di suggerirvi questo, in fondo alla pagina c'è il video dei test.
http://www.aten.it/KECO_Ita.html .
Cordialità è una riedizione delle celle peltier di cui non sono un sostenitore.
troppo piccole per raffreddare grossi volumi e troppo energivore per un funzionamento veramente efficente.
il raffreddamento con acqua di mare aggiunge qualcosa al rendimento
ma la sostanza non cambia.
la cella è di pochi cmq e il rapporto con un frigo da barca è sfavorevole
a meno che non si abbia una cella di poce decine di litri(fino a prova contraria)
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Caro Andros, la tua decisa affermazione è sprprendente! Sembra che tu abbia addirittura partecipato al progetto di KECO! Comunque, in questo caso, io sono l'oste e non potrò che parlare bene del mio vino... ha ha ha.
Ma a parte le battute, è vero che le celle Peltier (quelle piastrine da pochi euro ed in circolazione da oltre un ventennio) per questi utilizzi hanno abbondantemente deluso: bassa refrigerazione o alto assorbimento di corrente, praticamente una ciofega!
E' per tale motivo che ATEN Srl (azienda che sviluppa e produce dispositivi ad alta tecnologia da quasi 40'anni) utilizza altri moduli termoelettrici professionali e purtroppo ben più costosi.
Infatti, se è vero che hai esperienze con le Pelier, chiediti come si possa arrivare al rapporto refrigerazione/consumo raggiunto da questa nuova tecnologia e dal software che la gestisce, osservando questo grafico: http://www.aten.it/download/KECO%20Test%20Graphics.pdf .
Però mi sono lasciato trascinare su un argomento commerciale di basso profilo, quindi preferirei chiuderla qui, liberare il forum e invitare gli amici interessati a kit KECO a cercarlo sul web. Buona serata e Buon vento!
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parliamone pure.non credo sia tabù,dato che i frigo sono la croce e delizia di noi barcaroli specie se ci si trattiene molto in barca.
io ho già scritto al sito facendo domande;vedremo che mi diranno.
vedi i diagrammi sono esplicativi in laboratorio.
la prova dei fatti invece la si fa in "trincea"
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Andros, ma dici sul serio ?
Ma ti pare che una azienda in piedi da quasi 40 anni con tale nome nel mondo e tale tecnologia (guardati www.aten.it) si va a sputt.... su una cosa simile ??
Già una decina di campioni del kit sono a bordo di barche da oltre un anno !!!
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su queste cose non scherzo mai e ai miracoli è da un pò che ho smesso di credere
sarebbe interessante conoscere i pareri di chi ha montato l'atrezzo.
ripeto ho fatto domande e attendo risposte.se sono incoraggianti tanto meglio.
vuol dire che faremo buona pubblicità nei giusti ambiti.
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caro mio, se tutti la pensassimo come te, e non ci fossero i pionieri che sfidano la consuetudine, il mondo si sarebbe fermato al medioevo!
Per fortuna che alcuni sanno leggere ed interpretare i dati tecnico/scientifici ed è grazie a loro che l'innovazione avanza, non credi ?
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(20-11-2015, 17:36)menego Ha scritto: caro mio, se tutti la pensassimo come te, e non ci fossero i pionieri che sfidano la consuetudine, il mondo si sarebbe fermato al medioevo!
Per fortuna che alcuni sanno leggere ed interpretare i dati tecnico/scientifici ed è grazie a loro che l'innovazione avanza, non credi ?
se leggi bene vedrai che non sono retrogrado,anzi. non credo ai miracoli
ma alle innovazioni\miglioramenti,quando lo sono veramente,credo eccome!
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Ho avuto un Alpa 42 , il frigo , come quello in foto (stupendo ) era proprio un ciuccia corrente . Oggi ho un Zuanelli (ex Alpa ) che evidentemente ha riprodotto anche la " non coibentazione " , infatti con un Danfoss da 50 frigorie , ottimo impianto , attacca e stacca troppo spesso e dovrò fare come suggerisce Andros .
Di serie sullo Zuanelli avevo un Frigoboat , quello sì che era un frigo ! Ho dovuto espiantarlo per far posto al nuovo motore , lo rimpiangerò per sempre : un'ora di motore e tutto fresco per la giornata. Tra l'altro , l'ho messo su Subito ieri in svendita , se interessa.
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(20-11-2015, 10:07)andros Ha scritto: 3 gradi????
io mi attesto sugli 8 e mi pare già molto freddo..
coibentare e sigillare.
una banale guarnizione adesiva di neoprene aiuta.
se fai caso il frigo di casa nei periodi di caldo è un poco più duro da aprire..
si chiama depressione dovuta alla differenza termica.
difatti l'aria fredda si contrae e richiama aria calda dall'esterno.(Menego)
Grazie Andros e Menego, al fenomeno della depressione proprio non ci avrei mai pensato. Un'altra cosa che ho imparato.
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Sul mio Scaramouche 38 avevo un frigoboot come il tuo credo, con piastra d' accumulo, ho tolto tutto, ossia compressore tubi e piastra ed istallato uno nuovo danfoss 35 con scambiatore con acqua di mare, ed i consumi sono dimezzati, e le birre sono sempre ghiacciate, al momento non sono intervenuto sulla coibentazione in quanto troppo complicato, il mio frigo patisce abbastanza il motore in quanto è collocato proprio nella parte alta del vano motore, ne sono soddisfatto, e per fare l' istallazione è abbastanza semplice, c' è solo da scegliere bene dove farla, considera che il nuovo compressore rispetto a quello che hai tu pesa e ingombra molto ma molto meno.
Se non puoi/vuoi alare la barca o se vuoi spendere meno non metti lo scambiatore ad acqua di mare e scegli un vano ben arieggiato, i raccordi sono studiati a prova di ragioniere, c' è solo da perdere tempo a far passare i tubi.Quando avevo fatto il tutto, nel 2008 avevo spuntato il miglior prezzo ed anche qualche buon consiglio, dopo varie indagini a l' Altra Randa di Milano (ovviamente non sono ne parente ne amico).
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