calibrare anemometro (qualsiasi marca)
#1
Parlo di intensità del vento. Quale è la vostra tecnica?
Per ora io ho verificato senza corrente, calma di vento e motore a leggere una velocità SOG / Superf. uguale (6 nodi) e su quel dato calibrata l'intensità vento.
Un metodo del kaiser...
« È un tentativo che faccio per sollevarmi un pochino dalla volgarità dei soggetti che non sono informati ad una forte idea. Tento la pittura sociale »

(Giuseppe Pellizza da Volpedo)
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#2
Ciao Giuseppe,

leggi qui l'intervento di IanSolo

.
Stefano

La barca perfetta è quella dove si beve in sei, si mangia in quattro e si dorme in due
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#3
Buondi'! E' simpatico leggere che qualora si parli di strumenti...... molti (tutti) vogliano assicurarsi della loro precisione! La procedura indicata, se ripetuta un paio di volte e su percorso in andata e in ritorno, da una buona possibilita' di confronto e calibrazione, dato che SOG la assumiamo -per definizione- la piu' esatta. Poi c'e' il discorso della linearita' : se a 6 kn l'indicazione e' corretta lo e' anche a 25? I normali anemometri a palette dovrebbero essere esenti da queste ..... La misurazione di una corrente fluida (aria in movimento) e' abbastanza complessa. Per il vento, ricorderete, si assume la velocita' a 10 m da terra.... ma la terra deve essere abbastanza piatta e liscia, quindi in mare va bene considerare che il flusso sia molto regolare...... i meteorologi, hanno standardizzato il tipo di strumento da usare per le osservazioni "scientifiche", con cio' assumendo che tutti abbiano lo stesso tipo di errore. In genere hanno strumenti per i quali almeno il prototipo e' tarato in galleria del vento. Abito a Trieste, la bora soffia a raffica.... la velocita' della raffica puo' essere misurata con un Pitot, l'anemometro ad elica o palette, per sua costituzione, reagisce a valori che integrano le forze aerauliche su tempi non nulli! Dunque i movimenti della barca (p.es rollio) possono falsare quanto indicato.... Per me, normale velista e diportista, basta un'indicazione sufficientemente approssimata, per giudicare quando prendere una mano.... e tale indicazione si discosti direi ca + / - 5 kn rispetto quanto poi leggo sul bollettino del tempo. E' simpatico poi scambiarsi le impressioni con altri velisti che, come i pescatori decantano la lunghezza del pesce pescato, ti raccontano di vento fortissimo che hanno affrontato a vela e dal loro strumento indicato, in reale, 35 o 40 kn o piu'! BV
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#4
(25-07-2016, 17:40)st00042 Ha scritto: Ciao Giuseppe,

leggi qui l'intervento di IanSolo

.

Grazie Ste!!!
100
...e ho pure cercato... che vergogna...
« È un tentativo che faccio per sollevarmi un pochino dalla volgarità dei soggetti che non sono informati ad una forte idea. Tento la pittura sociale »

(Giuseppe Pellizza da Volpedo)
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#5
(25-07-2016, 17:41)refosco Ha scritto: Buondi'! E' simpatico leggere che qualora si parli di strumenti...... molti (tutti) vogliano assicurarsi della loro precisione! La procedura indicata, se ripetuta un paio di volte e su percorso in andata e in ritorno, da una buona possibilita' di confronto e calibrazione, dato che SOG la assumiamo -per definizione- la piu' esatta. Poi c'e' il discorso della linearita' : se a 6 kn l'indicazione e' corretta lo e' anche a 25? I normali anemometri a palette dovrebbero essere esenti da queste ..... La misurazione di una corrente fluida (aria in movimento) e' abbastanza complessa. Per il vento, ricorderete, si assume la velocita' a 10 m da terra.... ma la terra deve essere abbastanza piatta e liscia, quindi in mare va bene considerare che il flusso sia molto regolare...... i meteorologi, hanno standardizzato il tipo di strumento da usare per le osservazioni "scientifiche", con cio' assumendo che tutti abbiano lo stesso tipo di errore. In genere hanno strumenti per i quali almeno il prototipo e' tarato in galleria del vento. Abito a Trieste, la bora soffia a raffica.... la velocita' della raffica puo' essere misurata con un Pitot, l'anemometro ad elica o palette, per sua costituzione, reagisce a valori che integrano le forze aerauliche su tempi non nulli! Dunque i movimenti della barca (p.es rollio) possono falsare quanto indicato.... Per me, normale velista e diportista, basta un'indicazione sufficientemente approssimata, per giudicare quando prendere una mano.... e tale indicazione si discosti direi ca + / - 5 kn rispetto quanto poi leggo sul bollettino del tempo. E' simpatico poi scambiarsi le impressioni con altri velisti che, come i pescatori decantano la lunghezza del pesce pescato, ti raccontano di vento fortissimo che hanno affrontato a vela e dal loro strumento indicato, in reale, 35 o 40 kn o piu'! BV

Ciao Refosco,
Ottimo nick!
...non per nulla le strumentazioni di alta gamma costano un visibilio. Nei limiti del possibile vorrei tenere sotto controllo i dati con quello che passa il convento.
Non tanto per stabilire se rimanere a casa o prendere una mano ma per vedere se le polari della barca, sulla carta, convergono (anche minimamente) in alcune siutazioni, con quanto ricavo in barca. Tolto questo utilizzo ti confesso che li ignoro...
Diciamo che uno strumento che da una indicazione sbagliata mi infastidisce molto.
Magari lo uso poco ma quando serve vorrei avere dati ragionevolmente giusti.
Nel canale proprio mentre esco (limite 3 Kt prima) a 6 Kt SOG verifico /taro il log ogni volta. Corrente trascurabile e calma. E' una procedura di routine. Per quanto tenga la rotellina pulita lo scorrimento (in estate poi) varia.
Ho un anemometro a mano da windurfista ed è interessante confrontare le letture medie in basso e in testa d'albero. Anche per il puro piacere di capire cosa succede e perchè.
« È un tentativo che faccio per sollevarmi un pochino dalla volgarità dei soggetti che non sono informati ad una forte idea. Tento la pittura sociale »

(Giuseppe Pellizza da Volpedo)
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#6
Giuseppe, in testa d albero come eh messo?
Perche' se non eh proprio lontano lontano e ben per i fatti suoi lassu, calibrare o non calibrare ti dara' comunque dati piu o meno variabili a seconda di andatura e vele che hai su..
Il mio che ha il gambetto raymarine classico, per esempio in poppa a seconda che arrotoli o no il genoa puo' variare di 5-6 nodi, a vento reale assolutamente costante...

bv
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#7
(25-07-2016, 20:23)rob Ha scritto: Giuseppe, in testa d albero come eh messo?
Perche' se non eh proprio lontano lontano e ben per i fatti suoi lassu, calibrare o non calibrare ti dara' comunque dati piu o meno variabili a seconda di andatura e vele che hai su..
Il mio che ha il gambetto raymarine classico, per esempio in poppa a seconda che arrotoli o no il genoa puo' variare di 5-6 nodi, a vento reale assolutamente costante...

bv

Don Roberto!
Take a look at this masterpiece from Doc-Eng-Super-Zerbinats...
Che ha fotografato perizia-facendo.
[hide]
.jpg   164 (Medium).jpg (Dimensione: 37,7 KB / Download: 15) [/hide]
A me sembra abbastanza in aria pulita... ma la sensazione di quello che tu hai scritto l' ho avuta nettamente e forse il delirio di taratura potrebbe avere una origine spiegabile.
E nasce spontanea la domanda...
Ma noi velisti siamo così golioni da spendere mila euro per strumenti/sistemi che -bene che vada- ci prendono per il qulo?
Cioè: du palle con la milionesima prova comparativa fra ancore e nessun test per verificare di quanto sballa (se sballa) una installazione vento-log?
Mah....
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(Giuseppe Pellizza da Volpedo)
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#8
Non so a voi, ma a me varia tantissimo in funzione dello sbandamento, ed in particolare più la barca è sbandata e meno sembra segnare.

Alla fine sto arrivando alla conclusione che l'anemometro migliore sono le orecchie. Così come si impara a valutale la velocità dalla scia.
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