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Buona serata a tutti. Ho appena recuperato (spero) un pannello solare semirigido affetto da hot-spot.
Una delle cause più probabili di questo problema penso sia il surriscaldamento del pannello. Lo uso mobile, spostandolo dove c'è più illuminazione ed è appoggiato su un supporto di stoffa con sotto poliuretano. Ho visto che la parte sottostante ha segni di bruciature e suppongo quindi che abbia avuto difficoltà nel disperdere il calore.
Bene, ho visto che ASSEABOAT, che fa impianti per barche insieme a Solbian, per irrigidire i pannelli li inserisce in un bel supporto di alluminio con alcune finestrature.
Mi ero quindi orientato su questa via, quando, guardando il sito di giocosolutions, ho visto che propone, come rimedio per disperdere il calore, un alveolato su cui appoggiare 'sto pannello.
Quindi, dando per scontato che uno che produce pannelli sappia come gestirli, mi chiedo e vi chiedo se è meglio mettere sotto al pannello un ripiano di alluminio anodizzato o una lastra di policarbonato alveolare?
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(19-10-2017, 17:48)enio.rossi Ha scritto: Buona serata a tutti. Ho appena recuperato (spero) un pannello solare semirigido affetto da hot-spot.
Una delle cause più probabili di questo problema penso sia il surriscaldamento del pannello. Lo uso mobile, spostandolo dove c'è più illuminazione ed è appoggiato su un supporto di stoffa con sotto poliuretano. Ho visto che la parte sottostante ha segni di bruciature e suppongo quindi che abbia avuto difficoltà nel disperdere il calore.
Bene, ho visto che ASSEABOAT, che fa impianti per barche insieme a Solbian, per irrigidire i pannelli li inserisce in un bel supporto di alluminio con alcune finestrature.
Mi ero quindi orientato su questa via, quando, guardando il sito di giocosolutions, ho visto che propone, come rimedio per disperdere il calore, un alveolato su cui appoggiare 'sto pannello.
Quindi, dando per scontato che uno che produce pannelli sappia come gestirli, mi chiedo e vi chiedo se è meglio mettere sotto al pannello un ripiano di alluminio anodizzato o una lastra di policarbonato alveolare?
Prendere un pannello solare semirigido, per poi renderlo rigido!
A questo punto, visto che sicuramente costano di meno, forse vale la pena prenderlo già rigido.
Almeno credo!
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Beppe, lo so, il secondo l'ho preso rigido,ma questo ce l'ho già da tre anni e non voglio buttarlo.
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(19-10-2017, 18:26)enio.rossi Ha scritto: Beppe, lo so, il secondo l'ho preso rigido,ma questo ce l'ho già da tre anni e non voglio buttarlo.
Prova a barattarlo sul mercatino.
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19-10-2017, 19:30
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-10-2017, 19:32 da Utente non piu' attivo.)
Occhio, se scalda può anche voler dire che una o più celle sono andate. Il pannello deve scaldare, ma non troppo perchè questo indica che non sta convertendo in energia.
dai un occhio a queste termografie esemplificative:
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@dapnia : non posso venderlo o barattarlo sul mercatino, il pannello è danneggiato da hot-spot e l'ho riparato io.
@Utente non piu' attivo : adesso mi sembra che non scaldi più; però, dal momento che devo rifare la base di appoggio,mi interessa sapere se è più isolante una base di alluminio (buon conduttore)o una lastra di policarbonato alveolare (come dice gioco...)
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(20-10-2017, 07:57)enio.rossi Ha scritto: adesso mi sembra che non scaldi più; però, dal momento che devo rifare la base di appoggio,mi interessa sapere se è più isolante una base di alluminio (buon conduttore)o una lastra di policarbonato alveolare (come dice gioco...)
Una "base" in alluminio ha senso soltanto se perfettamente accoppiata con un adesivo che conduca bene il calore, diversamente peggiora la situazione.
Poiche' suppongo che il pannello abbia gia' un retro decentemente dissipante (chi li fabbrica ne tiene conto) e' meglio un supporto che lasci passare aria il piu' facilmente possibile.
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23-10-2017, 15:03
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-10-2017, 15:04 da enio.rossi.)
Dato che mi serve una base per appoggiarlo e spostarlo e visto che il pannello ormai ce l'ho e non posso certo venderlo a qualcun altro, chiedo un chiarimento su come renderlo più rigido, ma sempre poco pesante per poterlo spostare in coperta.
Ian dice che la base di alluminio se non perfettamente accoppiata con adesivo buon conduttore peggiora la situazione, ma io non riesco a capire cosa dovrei usare.
ASSEABOAT inserisce il pannello dentro una base di alluminio con i bordini ripiegati per tenerlo fermo e questa base è costituita praticamente da strisce di alluminio sui lati e sotto il pannello con grosse apertura centrali. Si vede bene sul loro sito.
Invece giocosolutions parla di una base isolante di poli alveolare su cui il pannello è appoggiato. Vorrei allegare foto, ma non ci riesco.
Cosa devo fare????
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(23-10-2017, 15:03)enio.rossi Ha scritto: .....una base di alluminio con i bordini ripiegati per tenerlo fermo e questa base è costituita praticamente da strisce di alluminio sui lati e sotto il pannello con grosse apertura centrali....
Cosi' descritta e' definibile come "telaio", non come "base".
Un telaio areato come da descrizione lascia spazio sul retro per la circolazione dell'aria necessaria alla dissipazione del calore. Quando parlo di "base" intendo una lastra intera che, non avendo aperture, non lascia circolare l'aria e deve quindi essere termicamente bene accoppiata con il pannello per consentire la dissipazione del calore.
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23-10-2017, 16:49
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-10-2017, 16:50 da enio.rossi.)
Pensavo di appoggiare il pannello flessibile su un telaino di alluminio da 3 o 4mm [hide]

[/hide]simile a questo.
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(19-10-2017, 18:17)Beppe222 Ha scritto: (19-10-2017, 17:48)enio.rossi Ha scritto: Buona serata a tutti. Ho appena recuperato (spero) un pannello solare semirigido affetto da hot-spot.
Una delle cause più probabili di questo problema penso sia il surriscaldamento del pannello. Lo uso mobile, spostandolo dove c'è più illuminazione ed è appoggiato su un supporto di stoffa con sotto poliuretano. Ho visto che la parte sottostante ha segni di bruciature e suppongo quindi che abbia avuto difficoltà nel disperdere il calore.
Bene, ho visto che ASSEABOAT, che fa impianti per barche insieme a Solbian, per irrigidire i pannelli li inserisce in un bel supporto di alluminio con alcune finestrature.
Mi ero quindi orientato su questa via, quando, guardando il sito di giocosolutions, ho visto che propone, come rimedio per disperdere il calore, un alveolato su cui appoggiare 'sto pannello.
Quindi, dando per scontato che uno che produce pannelli sappia come gestirli, mi chiedo e vi chiedo se è meglio mettere sotto al pannello un ripiano di alluminio anodizzato o una lastra di policarbonato alveolare?
Prendere un pannello solare semirigido, per poi renderlo rigido!
A questo punto, visto che sicuramente costano di meno, forse vale la pena prenderlo già rigido.
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Una non trascurabile differenza è anche il peso; da alcuni chili ad alcuni etti. Se si intende usare il pannello in modalità "volante" non ci penserei due volte a prendere un flessibile.
La risposta a tutti i vostri quesiti è già dentro di voi, epperò è quella sbagliata.
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Ciao poltro71. Ho visto che hai irrigidito il tuo pannello flessibile per gestirlo sulle draglie, usando le "unghiette" che vendono da Leroy Merlin, attaccate sui lati. Bella soluzione e così non riduci neanche la dispersione del calore che il pannello produce.
Io però ho un pannello più grande e per irrigidirlo devo metterci o un telaino di alluminio, come quello riportato in foto o appoggiarlo (come ha fatto lupodifosso ) su una lastra di policarbonato alveolare.
La lastra di poli ce l'avrei già, mentre il telaio di alluminio lo dovrei far fare nuovo. Per cui preferirei usare il policarbonato, come base. D'altronde lupo di fosso ce l'ha così da 4 anni, mi sembra.
Ma, scottato dall' hot-spot subito ( e riparato, almeno spero ) sono ancora dubbioso sull'effettiva capacità di smaltire il calore dal policarbonato messo sotto al pannello.
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01-11-2017, 14:31
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-11-2017, 14:32 da poltro71.)
Se prendiamo in esame solo la tipologia di materiale, alluminio batte policarbonato 1000 a 1 per quanto riguarda la capacità di disperdere il calore; e questa è cosa nota a tutti.
Certo il policarbonato alveolare viene fornito già pronto per l'uso, basta tagliarlo, ed è quindi la soluzione più comoda, ma non la più efficente.
Io al posto tuo mi ingegnerei, comunque, con l'alluminio. Alla fine è anch'esso un materiale di facile reperibilità e non così difficile da lavorare.
Potresti provare a fare come ho fatto io lungo i bordi ed aggiungere, come ulteriore rinforzo, una o due barrette di alluminio di 2-3 mm di spessore sul retro nel senso del lato più lungo, incollate con della normale colla per esterni.
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. il consiglio che ho appena scritto non vale se vuoi il pannello calpestabile. in questo caso serve un supporto estremamente rigido ed omogeneo su tutto il lato posteriore, altrimenti il primo tallone che passa rischia di criccarti le celle.
Anche il telaio in alluminio della foto, secondo me, non va bene per renderlo calpestabile; lo scalino tra la cornice esterna e i quadrati vuoti interni potrebbe essere fatale.
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Thanks poltro71, forse mi sono spiegato male nei precedenti posts. Io non voglio niente da calpestare, voglio mettere il pannello sulle draglie. Come metterlo l'ho già studiato e realizzato.
Tu dici di incollarlo sul telaio di alluminio con colla da esterni, tipo???
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02-11-2017, 10:34
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-11-2017, 10:42 da poltro71.)
Io ho usato del comunissimo Pattex mille chiodi sulle cornici con profilo a "unghia". A distanza di 4 mesi (sempre rimasti appesi alle draglie) non danno segni di scollatura.
Comunque sconsiglio una colla troppo "definitiva"; può sempre capitare di dover scollare il pannello per qualche motivo ed allora è meglio un collante che si possa rimuovere con un semplice taglierino.
Se intendi appenderlo alle draglie, comunque, un telaio come quello della foto spesso 3 mm è perfino troppo. Io lo farei molto più leggero. Tieni presente che il pannello sarà soggetto a forze "pieganti" solo se in posizione orizzontale (ad ali di gabbiano), mentre in posizione verticale, se bloccato a tutti e quattro gli angoli, solo un urto ben assestato od una spinta potrebbe riuscire a piegarlo.
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