(28-12-2017 14:16)lupo planante Ha scritto: [ -> ]Poi chi non si è mai fatto una regatina da circolo da brillo(non ubriaco!!!!) Alzi la mano...
alzo mani e piedi!
Non si fa ...ok....
però che gusto..
(28-12-2017 14:13)zephyr Ha scritto: [ -> ]Per quello che vedo io in regata, almeno in quelle invernali locali che faccio io, quando il comitato di regata annuncia l'obbligo di indossare il giubbotto salvagente tutti lo indossano per paura di essere squalificati...[]
Hai mai provato a farti un bagno in tenuta da barca? Per fortuna lo fanno al corso ISAF, è incredibile quanto ci si senta impotenti in acqua con tutta quella roba addosso! Comunque proprio al corso si raccomandano di non muoversi, di non tentare di nuotare, meglio conservare le energie e rendersi visibili!
(28-12-2017 16:29)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ] (28-12-2017 14:13)zephyr Ha scritto: [ -> ]Per quello che vedo io in regata, almeno in quelle invernali locali ...[]
Hai mai provato a farti un bagno in tenuta da barca? Per fortuna lo fanno al corso ISAF, è incredibile quanto ci si senta impotenti in acqua con tutta quella roba addosso! Comunque proprio al corso si raccomandano di non muoversi, di non tentare di nuotare, meglio conservare le energie e rendersi visibili!
Esatto e non si disperde calore :
..."Quando si cade in acqua molto fredda, molti pensano di potersi riscaldare nuotando. In realtà muovendosi in acqua si perde calore più velocemente. Per cui si consiglia di mantenere la cosidetta HELP position, acronimo che significa Heat Escape Lessening Posture. Tale posizione, fortemente raccomandata, è quella che garantisce la minor perdita di calore. Purtroppo è difficile da mantenere in condizioni di mare agitato."
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(28-12-2017 16:29)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ]Hai mai provato a farti un bagno in tenuta da barca? Per fortuna lo fanno al corso ISAF, è incredibile quanto ci si senta impotenti in acqua con tutta quella roba addosso! Comunque proprio al corso si raccomandano di non muoversi, di non tentare di nuotare, meglio conservare le energie e rendersi visibili!
No non l'ho mai provato, ho sentito i racconti di chi l'ha provato ... peggio ancora se non si indossa il giubbotto salvagente, in tal caso si rischia di perdere presto la galleggiabilità
Prova appena ne hai l'occasione
Penso che lo farò, anzi lo propongo a tutto l'equipaggio come esercitazione
(28-12-2017 16:48)WM@ Ha scritto: [ -> ] (28-12-2017 16:29)France WLF Sailing Team Ha scritto: [ -> ] (28-12-2017 14:13)zephyr Ha scritto: [ -> ]Per quello che vedo io in regata, almeno in quelle invernali locali ...[]
Hai mai provato a farti un bagno in tenuta da barca? Per fortuna lo fanno al corso ISAF, è incredibile quanto ci si senta impotenti in acqua con tutta quella roba addosso! Comunque proprio al corso si raccomandano di non muoversi, di non tentare di nuotare, meglio conservare le energie e rendersi visibili!
Esatto e non si disperde calore :
..."Quando si cade in acqua molto fredda, molti pensano di potersi riscaldare nuotando. In realtà muovendosi in acqua si perde calore più velocemente. Per cui si consiglia di mantenere la cosidetta HELP position, acronimo che significa Heat Escape Lessening Posture. Tale posizione, fortemente raccomandata, è quella che garantisce la minor perdita di calore. Purtroppo è difficile da mantenere in condizioni di mare agitato."
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C'è un post in nella sezione sicurezza a tal proposito, molto interessante
(28-12-2017 14:09)HAL9001 Ha scritto: [ -> ]P.S. :
la trazione laterale che fa rompere il connettore...quello postato in foto ad esempio della Kong, arriva a 10 Kn di carico trasversale, cioe' una massa equivalente a piu' di una tonnellata fate voi se e' possibile che si "rompa" per questo tipo di trazione.
E' vero, il KONG 71500 arriva a 10 KN in trasversale (33 longitudinalmente) che dovrebbe essere abbastanza per un individuo di 100 Kili che cade di circa 2 metri e genera circa 8 KN teorici - senza flessibilita' nel sistema.
Purtroppo conta anche la predisposizione del moschettone come mostrato nell' allegato foglietto della PETZL per esempio. In particolare quardare la terza vignetta del primo punto dove la fascetta bloccata sulla parte bassa del moschettone, che e' il caso dei moschettoni a doppia leva, non scivola nel moschettone stesso e crea, se il moschettone si incastra male, un braccio di leva poderoso, sopratutto se il moschettone e' orientato "di piatto" come nella prima foto che ho postato.
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qui' anche il documento della Petzl che contempla le varie posizioni pericolose. Un connettore "over the edge" secondo loro sopporta un carico all' incirca di soli 30% del
carico massimo.
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Ho trovato il video che cercavo: Carabiner over the edge test.
Il connettore si spacca a 1900 LB-ft cioe' a circa 8.4 Kn, ma e' compromesso molto prima.
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(28-12-2017 20:36)crafter Ha scritto: [ -> ] (28-12-2017 14:09)HAL9001 Ha scritto: [ -> ]P.S. :
la trazione laterale che fa rompere il connettore...quello postato in foto ad esempio della Kong, arriva a 10 Kn di carico trasversale, cioe' una massa equivalente a piu' di una tonnellata fate voi se e' possibile che si "rompa" per questo tipo di trazione.
E' vero, il KONG 71500 arriva a 10 KN in trasversale (33 longitudinalmente) che dovrebbe essere abbastanza per un individuo di 100 Kili che cade di circa 2 metri e genera circa 8 KN teorici - senza flessibilita' nel sistema......[]
Ho trovato il video che cercavo: Carabiner over the edge test.
Il connettore si spacca a 1900 LB-ft cioe' a circa 8.4 Kn, ma e' compromesso molto prima.
Mamma mia che botto!
Certo che non ci si rende davvero conto della forza che si esercita sull'attrezzatura durante una caduta....
(28-12-2017 21:54)mic79 Ha scritto: [ -> ]Certo che non ci si rende davvero conto della forza che si esercita sull'attrezzatura durante una caduta....
Da poca altezza senza flessibilita' nel sistema:
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Senza flessibilita' una cadutina anche di pochi centimetri crea una forza enorme, lo scenario velistico e' la salita in cima all' albero: La drizza principale cede, la sicura sulla drizza di sicurezza e' 20-30 centimetri piu' bassa del nodo sul corpo, perche' non ancora recuperata, e quindi si cade di almeno 40-60 CM a secco, senza flessibilita'. Si rischia la rottura del bansigo o l'osso del collo. Bansigo che poi chissa' quanto e' vecchio, dove e' stato tenuto... etc etc.
Dovendo comprare un cordone ombelicare nuovo.... A questo punto.... Dove mi oriento?
Se e' per regate per ora le regole impongono quello che si e' rotto, ovvero con la sicura.
Diciamo che e' piu' per stare sicuri!
Mi incuriosiva proprio quello con tre moschettoni e due cordoni di cui uno corto e l'altro lungo con elastico...
Ma vorrei essere sicuro di comprare qualcosa di valido che non mi tradisse proprio nel momento del bisogno!
Fermo restando che chissa' come sara' stato mantenuto quello dell'incidente....
Io uso questo:
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validissimo (cioè, per adesso non ho ancora avuto modo di affidargli la vita per fortuna), ma è comodo, pratico, elastico che non intralcia..
L'ho comprato a Malta per €25
Anch'io ho la spinlock ma quella con doppio moschettone.
Da quello che ho capito:
ISAF (World Sailing) prescrive che i cordoni ombelicali devono essere a norma di ISO 12401:2009 confirmed 2015. Purtroppo ho solo raggiunto dei siti dove il testo di ISO 12401 viene mostrato a pagamento. Sarebbe interessante vedere come e' testato questo tipo di connettore, simile a quello che ha Sir Robin in mano nel video, che chiamano clip e se hanno fatto anche un test "Over the edge".
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Mamma mia che puri che siete, quanto vorrei essere come voi da grande...
Io un paio di birre me le son sempre fatte se il segnale è alle 12, io e il mio equipaggio. Poi giubbino e si scende sul campo di battaglia,
Sono tra i talebani, non tocco alcol in regata, neanche nelle lunghe.
Poi pero' a terra mi sforzo di recuperare ...
@Lord +1 ma a me da fastidio anche il fumo e quindi aulla mia barca e' vietato anche quello.
Da ex forte fumatore storgo il naso, ma comprendo. Mi spiace moltissimo quando vedo il mozzicone gettato in mare