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(30-12-2017 00:37)lord Ha scritto: [ -> ]Sono tra i talebani, non tocco alcol in regata, neanche nelle lunghe. Smiley57
Poi pero' a terra mi sforzo di recuperare ... Smiley34

Non ci credo, da uno che ha un avatar come il tuo.... e poi la birretta non è alcol
Hai ragione ! Ho la tentazione, soprattuto in estate ne berrei 36, poi sulle lunghe.... Pero' e' una scelta. Arrivo piu riposato e sono sempre pronto scattare. Raramente soffro il mare e sono sempre lucido nel turno.
La cambusa rimane anche piu' leggera. Pero' chiedo 2.5 litri d'acqua per me e non i soliti 2
Se pero' in estate faccio un we in costa, le bocce nn si contano ...
(28-12-2017 20:36)crafter Ha scritto: [ -> ]
(28-12-2017 14:09)HAL9001 Ha scritto: [ -> ]P.S. :

la trazione laterale che fa rompere il connettore...quello postato in foto ad esempio della Kong, arriva a 10 Kn di carico trasversale, cioe' una massa equivalente a piu' di una tonnellata fate voi se e' possibile che si "rompa" per questo tipo di trazione.

E' vero, il KONG 71500 arriva a 10 KN in trasversale (33 longitudinalmente) che dovrebbe essere abbastanza per un individuo di 100 Kili che cade di circa 2 metri e genera circa 8 KN teorici - senza flessibilita' nel sistema.

Ciao Crafter, molto interessante questo video, ma mi pare una situazione non molto realistica: il moschettone non dovrebbe lavorare in quel modo. Altra osservazione: la rottura avviene a 1900 lbft che é la misura di un momento (forza X lunghezza) non del carico (forza). Immagino si riferisca al momento flettente sul moschettone?
Altra cosa, 10kN @ 100kg significa essere sottoposti a circa 10g di accelerazione, abbastanza per rompere in po' di ossa e compromettere qualche organo interno interno credo... che dite?
Hai ragione a dire che la posizione non e' realistica e i connettori non dovrebbero lavorare cosi' ma la posizione, e poi il risultato, e' proprio quello che ha ipotizzato Sir Robin nel video dicendo addirittura che quel moschettone in quella posizione cede addirittura nei centinai di chili, non migliaia e quindi da li' sono partito.

Giusto 1900LBft = 2,576 NM

Giusto: se il sistema non ha flessibilita', e' molto probabile che ci si rompa qualcosa.
Dal punto di vista strettamente teorico ho trovato utile usare questo piccolo spreadsheet:

http://hyperphysics.phy-astr.gsu.edu/hbase/flobi.html

Dove si puo' mettere 100 kili a 1 metro con pochissima flessibilita' nel sistema: d=.01 risultando in 9800 N.

cambiando d di poco N diminuisce precipitosamente. E' la funzione del dissipatore o della corda dinamica in arrampicata.
Siete preparatissimi. Complimenti !
Il mio ombelicale è simile. E' un po' che medito l'acquisto di uno nuovo a 3 punti, con moschettone rapido di sgancio Winchard. Comunque gli altri 2 rimarrebbero uguali a quelli esaminati nel video. Credo sia una sfiga incredile far lavorare il moschettone in quel modo, ma se è successo, vale la pena tenerlo presente. Mi rendo altresì conto che un oggetto del genere, deve essere utilizzabile; il moschettone con cui ti agganci, deve essere leggero e aprile con una mano, quindi è progettato così per un motivo. Forse qualcuno si inventerà qualcosa di diverso
ulteriori considerazioni

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(04-01-2018 00:39)rob Ha scritto: [ -> ]ulteriori considerazioni

Beh, interessantissimo. Super-lettura. Smiley32

il connettore di quel modello: 136 kili di carico di rottura eccentrico, cioe quando non e' allineato nella sua direzione canonica.
E interessantissimi gli articoli linkati, tra cui uno che discute vari materiali per il guinzaglio:
"Stretchy climbing rope is ideally suited for arresting hard falls."
Opinione: I rocciatori cadono molto piu' spesso attaccati a una corda dei velisti, lo fanno anche in allenamento. Forse l'industria velica dovebbe ascoltarli di piu'.
Molto interessante. Mi è venuta in mente una cosa inquietante però..
Credo che a nessuno di noi sia mai capitato di volare fuori bordo attaccato ad una cintura di sicurezza, almeno, fino adesso non è ancora venuto fuori mi pare. Ma il giorno che succede (ce la mettiamo per questo, con l'augurio che non serva), siamo sicuri che il moschettone sia disposto nel senso giusto?
Se cado in acqua legato vango in qualche modo strattonato, tirato, trascinato da onde e mare anche se non sono totalmente a strascico ed immerso, suppongo che cadendo possa scadere verso poppavia, il moschettone mi segue correndo sulla life line, ma qualcosa incontrerà nel tragitto (che so.. le lande, un barber, una pastecca, un rinforzo dei candelieri, un bozzello piano di rinvio scotta Genoa, un winch, un golfare ...la qualunque c'è in coperta!), ecco ci sta pure che incontrando un altro oggetto robusto sul suo percorso si possa disporre ad minchiam e quindi si possa rompere!!??
Pare che usati nel loro tiro studiato regga più dell'uomo a cui è appeso, ma se esposto ad un tiro obliquo si apra molto prima del previsto! La prossima volta a bordo farò delle "simulazioni" (coi piedi ben per terra ci mancherebbe), sono curioso di vedere come si potrebbe incastrare il moschettone..
(04-01-2018 06:37)crafter Ha scritto: [ -> ]
(04-01-2018 00:39)rob Ha scritto: [ -> ]ulteriori considerazioni

Beh, interessantissimo. Super-lettura. Smiley32 ...[]

Io uso come ombelicale un set da ferrata con dissipatore modificato nella lunghezza dei rami. La differenza fra corde statiche, semistatiche e "dinamiche" non ha senso su uno spezzone così corto. La semistatica Beale unicore la uso per andare in TA. con 17 metri senti perfettamente come accompagna.
Può essere che si possa apprendere qualcosa dal mondo della roccia.
Trovo difficile pero' accomunare due situazione simile, ma nella realta' diverse. Un conto e' cadere dall'alto e' giustamente essere ammortizzato. La caduta in acqua da una barca in corsa ha certamente forze diverse in gioco.
Chiunque penso ha provato ad essere trascinato caduto con gli sci nautici. Sarà forse meglio si rompa o no ad un certo sforzo il moschettone ?
NO. Non si deve mai rompere secondo me.
La safety line deve essere di lunghezza appropriata a pucciare il posteriore o il petto a barca sbandata ma non la testa sott'acqua.
Se la safely line è talente lunga da permettere al malcapitato di essere trainato in acqua quello muore dopo meno di un minuto perchè sopra i 5 nodi già non ce la fai a tenere la testa fuori dall'acqua..
Proverò a vedere dove si arriva cadendo fuori, questa mi manca, voglio vedere magari ne approfitto quando cambio la pasticca allo Spinlock Wink
Sarei altresì curioso di sapere per quale carico sono omologati i nostri salvagenti.
La veleria San Giorgio su alcuni modelli omologa, sia l'auto gonfiabile che la cintura di sicurezza.
Gli produttori nn so. Vedo salvagenti con fibbie il plastica e anelli d'acciaio... Sarei proprio curioso di vedere che fanno messi alla prova
E pur si muore....
(04-01-2018 12:43)lord Ha scritto: [ -> ]Può essere che si possa apprendere qualcosa dal mondo della roccia.
Trovo difficile pero' accomunare due situazione simile, ma nella realta' diverse. Un conto e' cadere dall'alto e' giustamente essere ammortizzato. La caduta in acqua da una barca in corsa ha certamente forze diverse in gioco.

Si, se cadi in acqua e' vero. Dagli articoli che ha postato @Rob, parafrasando: Si deve evitare di cadere in acqua il piu' possibile, per questo motivo qualche volta ci si deve attaccare ad attrezzatura fissa, non il Jack. Senza neanche la flessibilita' di quest' ultimo, che e' gia' poca, la sollecitazione sull' attrezzatura e' notevole.
se cadi in acqua e vieni trascinato, hai serie difficoltà a respirare anche a tre nodi con mare piatto. Provare per credere. E in un test tu sai di cadere, quindi sei preparato. Pensare di essere sicuri "perché sono legato" è un errore di concetto. Giustamente, bisognerebbe non cadere... al limite anche legandosi in modo molto molto corto.
Almeno per l'esperienza che ho io di nuotate in mare neanche mosso ma solo increspato
Ragionando in linea teorica, anche se ho riflettuto più volte su questo andando a prua ...
La jack line e' di solito montata da poppa a prua. ( Ritengo però corretto attrezzare il pozzetto e zona timone di linee dedicate. Ci vuole poco ! )
Ogni barca ha una sua coperta, ma è comune evitare di doversi sganciare per andare a prua; questo purtroppo fa sì che chiunque cada, si ritrovi trascinato al giardinetto. Forse chi ha gli attacchi delle sartie a murata, potrebbe avere l'uomo che si ferma a mezza nave.
Rimane, almeno per chi si attacca alla comune jack line, vista la lunghezza di un ombelicale, fatto per agevolare i movimenti, altamente probabile cadere in acqua, una volta scivolato fuori bordo.
Conviene proprio evitare di cadere ... almeno predere tutte le precauzioni per evitare succeda
(04-01-2018 22:05)lord Ha scritto: [ -> ]Ogni barca ha una sua coperta, ma è comune evitare di doversi sganciare per andare a prua; questo purtroppo fa sì che chiunque cada, si ritrovi trascinato al giardinetto. Forse chi ha gli attacchi delle sartie a murata, potrebbe avere l'uomo che si ferma a mezza nave.

penso che il rimanere a meta barca sia la situazione piu probabile anche con linee continue da prua a poppa: pensa a chi scivola in acqua passando fra draglie e coperta, oppure anche passando al di sopra delle draglie l ombelicale in tensione tira giu la draglia che si abbassa e il primo candeliere blocca ogni scorrimento verso poppa..
Fortunatamente non sono ancora volato fuori appeso Smiley57
Vedo che la jack line per quanto messa in tensione, fissata da poppa a prua prende un gioco tale da allungare l'escursione dell'eventuale mal capitato.
Si potrebbe simulare attaccando 80 kg ad un ombelicale gettandolo fuori bordo.
Magari esiste una statistica
uscito il bollettino del Maib con le preconizzazioni per i moschettoni (un po' "terra terra" se vogliamo, non e' che dicano granche'l), c'e' un'immagine con lo schema di come si sia "aperto" il moschettone dell'incidente, cavolo che si sia andato a incastrarsi cosi'... maremma che scalogna pazzesca

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ps oggi ho preso un Kong Tango, come quello mostrato da Hal qualche pagina prima, il tempo di ritrovare la macchina da cucire quest'anno lo provo.
Se ci si muove sopravento lungo il passavanti con penzolo corto non si cade in mare.
Anche quando si è a prua o a poppa bisogna valutare dove agganciarsi appunto per evitare la caduta fuori bordo.
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