I Forum di Amici della Vela

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(10-01-2018 19:13)crafter Ha scritto: [ -> ]@Lord, mi pare il dizionario dei termini velici ci sia gia', lo ho visto postato in questo forum, poi un giorno in un negozio di libri nautici ho visto questo bel libro: 9 lingue, anche in geco.

https://www.amazon.com/Illustrated-Boat-...140818785X

Al massimo potrei fare un prontuario delle cose che non vengono scritte sul dizionario, tipo: Come imprecare con massima efficacia in caso di protesta, colpirsi il dito con il martello, il motore non parte, lo spi si incaramella.... quelle cose li'. 79
Il tuo sarebbe più figo, poi sempre libero di farci del business ... 21
ROB....

....

Si, e' quello per le drizze, una "cockkata" secondo me. La loro idea e' lo sgancio rapido se ce ne e' bisogno, secondo me meglio un connettore piu' normale e un coltello sempre a portata di mano.
Il tuo sarebbe più figo, poi sempre libero di farci del business ... 21
[/quote]

OT OT OT

Forse ho capito: tu vuoi un prontuario che ti renda figo a bordo perche' dai i comandi in Inglese, come un po' quando si va al parco dei cani e c'e' quello con il cane lupo che gli da' i comandi in Tedesco. Sitz, Platz...

Vuoi la versione da regata o quella croceristica da arrivo in baietta affollata a Ponza in Agosto? 21 100
(10-01-2018 19:46)crafter Ha scritto: [ -> ]
(10-01-2018 19:29)lord Ha scritto: [ -> ]
Il tuo sarebbe più figo, poi sempre libero di farci del business ... 21

OT OT OT

Forse ho capito: tu vuoi un prontuario che ti renda figo a bordo perche' dai i comandi in Inglese, come un po' quando si va al parco dei cani e c'e' quello con il cane lupo che gli da' i comandi in Tedesco. Sitz, Platz...

Vuoi la versione da regata o quella croceristica da arrivo in baietta affollata a Ponza in Agosto? 21 100
[/quote]
Scherzi a parte, sono in difficoltà a leggere resoconti come quelli postati da rob. Il senso si capisce ma nel tecnico faccio confsione. Devo prendere nota quandi li traduci e forse io farmi un piccolo dizionario. Saranno una ventina i più ricorrrenti.
Scherzi a parte, dimmi quali sono Smile
Grazie della disponibilità. Faccio una lista e ti mando un MP
In Italia il termine "life line" è largamente usato. Basile nel suo "Il vocabolario del velista" dice:
"Life Line = termine inglese che indica un cavo di sicurezza disteso in coperta da prua a poppa dove è solidamente ammanigliato alle estremità, al quale i membri dell'equipaggio che si spostano per le manovre con tempo cattivo incocciano il moschettone della cintura di sicurezza". 19
@lord, piacere mio.

@atnike, credo che la cosa piu' importante e' farsi capire, per questo motivo sarei d'accordo di usare il termine di Giancarlo Basile dove viene capito. Va bene sopratutto in un ambiente dove non c'e' da tradurre "Draglia" in Inglese o "Quel cavo di acciaio che sta' sopra i candelieri" in Italiano. Se si naviga con un equipaggio multilingue meglio chiarire per tutti. Smile

Ma fai conto che sei al bar a berti due birrette e vieni accostato da un equipaggio inglese o americano pure buono, di quelli che sanno i termini, e per dimostrare il fatto che sei una persona coscente e previdenziale affermi con convinzione:

Io di notte io metto sempre le lifelines e mi attacco sempre!

Nel cervellino del semipro anglosassone succede questo: " Ma che dice costui: Va' senza draglie di giorno, le mette di notte e poi addirittura ci si attacca???


L'Inglese e' una lingua ubiquita, uno dei suoi difetti e' quello di essere trasformato da chiunque lo voglia. Persone non di madrelingua, non del settore, qualche volta ne di madrelingua ne del settore prendono il vocabolario e traducono letteralmente la parola dalla loro lingua all' inglese purtroppo spesso con risultati comici, lo vedo molto nelle brochures di prodotti.

L'altro difetto e' che anche tra le persone di madrelingua inglese c'e' differenza tra i termini, e anche nei paesi anglosassoni ci sono le persone che ascoltano un termine e poi lo applicano igiustificatamente perche' "calza" il concetto, se poi uno di questi viene udito da una persona non di madrelingua, pensa che quella parola sia giusta anche se uno del settore (madrelingua o meno) sa' che e' sbagliata.... e cosi' si crea il doppio problema.

Per " lifeline" in particolare, tentando un ordine logico:

Lifeline e' un termine molto generico, la definizione generale e' che se c'e' un punto A che e' assicurato, tu sei all' altro capo (B) di quella connessione
un esempio lato: "Questo pulsantino sulla scatoletta medical alert che si schiaccia quando si cade e' una lifeline per gli anziani."
Uso settoriale:
Nell' Infortunistica la lifeline e' il cavo che si collega all' imbragatura.
Nel mondo sportivo generico, come nel kayak, per esempio, la lifeline e' la corda che si lancia per recuperare un malcapitato.
Nella Nautica la lifeline e' la draglia. Viene descritta e mostrata cosi' nei libri di nautica che fanno testo, nei cataloghi quando si devono comperare, rimpiazzare, a bordo quando si devono agguantare, aprire, piegarcisi sopra in bolina, etc etc.
Cercare su google foto: "Parts of a sailboat lifeline" e si vede che senza la complicazione della traduzione in italiano le foto delle draglie sono chiamate "lifeline". Anche se la definizione nautica non e' consona con quella generica!

Jack: Il termine jack e' genericissimo ed ha innumerevoli significati anzi la parola stessa puo' significare "factotum", crick per la macchina, spina elettrica di un certo tipo, un tipo di pesce, molti tipi di uccelli, un asino maschio, Ci sono molti Jacks in barca, genericamente sono armamenti atti a "sostenere" qualcosa: Lazy jack, jack pole, jack staff, jack strut, jack stay, e anche la nostra jackline. La jackline puo' essere anche chiamata "safety line".

Le referenze disponibili su richiesta 10019
Crafter, la tua spiegazione è molto estesa e interessante.
In regata, con equipaggio internazionale, con la convenzione di usare l'inglese come lingua di comunicazione posso condividere quanto dici.
Io sono un Italiano anzianotto che fa riferimento anche per la terminologia alla tradizione Italiana e condivido il linguaggio nautico usato da noi.
Per me, per esempio, il dizionario dei termini velici di Basile è stato e sarà un punto di riferimento.
Non volermene, ma continuerò a chiamare "battagliola" quello che tu (tu come sinonimo di terminologia anglosassone) chiami "life line" e continuerò a chiamare "life line" quello che tu chiami "Jack line". 19
(11-01-2018 08:53)atnike Ha scritto: [ -> ]Crafter, la tua spiegazione è molto estesa e interessante.
In regata, con equipaggio internazionale, con la convenzione di usare l'inglese come lingua di comunicazione posso condividere quanto dici.
Io sono un Italiano anzianotto che fa riferimento anche per la terminologia alla tradizione Italiana e condivido il linguaggio nautico usato da noi.
Per me, per esempio, il dizionario dei termini velici di Basile è stato e sarà un punto di riferimento.
Non volermene, ma continuerò a chiamare "battagliola" quello che tu (tu come sinonimo di terminologia anglosassone) chiami "life line" e continuerò a chiamare "life line" quello che tu chiami "Jack line". 19

Ma la battagliola non è l'insieme di draglie e candelieri? 79
Sicuro che l'importante è farsi capire, ma usare una parola di una lingua non propria in modo scorretto non ci fa molto onore.
E' comune l'uso del vocabolo "lifeline" tra i velisti italiani, ma lo usiamo a sproposito. Ringrazio per le sottolineature di crafter e tutto sommato, vista la diffusione della lingua anglosassone, ritento sarebbe opportuno correggersi. Non credo sia così difficile.
(11-01-2018 17:07)lord Ha scritto: [ -> ]Sicuro che l'importante è farsi capire, ma usare una parola di una lingua non propria in modo scorretto non ci fa molto onore.
E' comune l'uso del vocabolo "lifeline" tra i velisti italiani, ma lo usiamo a sproposito. Ringrazio per le sottolineature di crafter e tutto sommato, vista la diffusione della lingua anglosassone, ritento sarebbe opportuno correggersi. Non credo sia così difficile.
Lord, dal mio punto di vista non è questione di difficoltà o meno, ma di avere un riferimento "ufficiale" italiano che indico nel "vocabolario del velista" di Basile.
Poi naturalmente dipende dal contesto in cui ti trovi. Se sei su una barca cinese ti adatterai a parlerai in cinese, su una barca russa parlerai russo, ecc.
Poi, perché dici che l'utilizzo di life line è scorretto? In edilizia "linea vita" ha proprio il significato che noi italiani attribuiamo a "life line", cioè un cavo steso, per esempio in copertura, al quale i lavoratori edili si agganciano per evitare le cadute. Personalmente avrei preferito venisse usato il termine "linea vita" anziché "life line" ma tantè....
Lord, ok, grazie, infine e' vero, ma anche se non sono un esperto potrei capire da dove vengono i termini...

Un giorno tempo fa' sono andato a Brooklyn dai simpaticissimi nonni calabresi di un mio collega di lavoro. Hoi sentito parole "Italiane" che penso anche in Calabria non si usano piu' da decenni nella lingua corrente, eppure per loro erano giuste.... Smile




(11-01-2018 08:53)atnike Ha scritto: [ -> ]Per me, per esempio, il dizionario dei termini velici di Basile è stato e sarà un punto di riferimento.

Anche per me Smile :

Nel dizionario dei termini marinareschi per i cadetti della US navy pubblicato nel 1867 la "life line" viene descritta anche similarmente come descritta da Basile: "Lifer-lines are ropes extended securely in any part of the vessel for the men to hold on by: As above the yards, from the lifts in, in case of manning the yards, along the decks in a gale of wind &c.
In piu', nello stesso libro di testo non appare la parola jack line.

https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=n...=1up;seq=7



70 Ho chiamato questa mattina la libreria dell' accademia della US NAVY per chiedere se esiste un dizionario odierno "ufficiale" e pubblicato da loro ad uso dei cadetti. Sto' aspettando la risposta definitiva dal caporeparto, l'assistente mi ha detto che per quanto ne sapeva lei, non c'era. Se non mi risponde protesto, visto che sono un contribuente 89


Nei testi e nei cataloghi odierni di vela, se voglio comprare i vari elementi, si trova questo:

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100
Scusa Crafter, non vorrei essere frainteso.....e scusate se mi ripeto...Sono sicuro che nei paesi anglosassoni si utilizzano i termini da te indicati.
Io mi riferivo al linguaggio nautico corretto in Italia.
Poi ognuno faccia come crede, per me rimane importante però avere un linguaggio ufficiale di riferimento.
(11-01-2018 17:22)atnike Ha scritto: [ -> ]Poi, perché dici che l'utilizzo di life line è scorretto? In edilizia "linea vita" ha proprio il significato che noi italiani attribuiamo a "life line", cioè un cavo steso, per esempio in copertura, al quale i lavoratori edili si agganciano per evitare le cadute. Personalmente avrei preferito venisse usato il termine "linea vita" anziché "life line" ma tantè....

LIFELINE in inglese vuol dire DRAGLiA
JACKLINE vuol dire PASSERINO ( mi sembra si chiami così )


insomma mi viene da pensarlo che è scorretto perchè uso una parola inglese per indicare un oggetto che in inglese si chiama in altro modo. No ?
Possiamo dare da italiani un significato diverso a una parola inglese ?

Se un inglese utilizzasse la parola draglia per indicare il PASSERINO, gli farei notare che in italiano quella cosa li, si chiama in altro modo. Ergo il nostro crafter che vive in USA, penso sia normale sottilinei il nostro uso improprio del termine.

Forse a priori si sbaglia ad usare la lingua inglese in una barca di italiani ?
Capirsi prima di tutto ! E' certamente la priorità. Su questo siamo tutti d'accordo. E' giusto continuare a ribadirlo
Ricapitolo e spiego perché mi sono incaponito con i messaggi.
Crafter nel messaggio 113 richiama una definizione canonica delle cose ed afferma che lifeline significa draglia.
Lord nel messaggio 114 quasi si scusa e dice che cade in errore quando chiama lifeline quello che in inglese è la jack line.
Nei miei messaggi ripeto che in italiano il termine giusto è lifeline.
. 19
Premetto per il puro e sincero confronto tra amici davanti a una birra.
LIFELINE è un parola inglese. ll suo significato non può essere attribuito da noi italiani.

Ma un inglese può chiamare SPAGHETTI quelli che per noi sono MACCHERONI dicendo che per lui è cosi ?
@atnike nessun fraintendimento, solo sana curiosita' e ricerca insieme per tentare di capire da dove vengono i termini e partecipare per condividere conoscenze, Nessuna presa di posizione. 100 Per continuare: "L'accademia della US NAVY non mi ha ancora richiamato. Comincio a spazientirmi... 89

Il discorso adesso e' interessantissimo e va al di la' dell' usucapione dei vocaboli errati da parte del pubblico o di operatori di categoria: Ogni tanto ci si mette anche la legislatura del paese adottante che definisce categoricamente delle parole straniere per descrivere certi prodotti che non sono quelli descritti nel paese d'origine:

@lord, in USA i "macaroni" sono un tipo di pasta, che comprende anche i "Maccherori" Questa nomenclatura e' stata decisa dalla legislatura, giusta o sbagliata, e' legge. Per non parlare di come il frizzantino della california si chiama "Champagne". Le fettuccine Barilla vendute in USA: Enriched macaroni product.

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E questo rivela l'origine del termine "Jobs act", adottato in italia...

http://ilpiccolo.gelocal.it/tempo-libero...1.11968196

Il discorso e' ormai un tema linguistico: Lo continuiamo qui' o da qualche altra parte? A me interessa, ho sempre qualcosa da imparare. 10015
Crafter, toglimi una curiosità.
Anche da voi "life line" dovrebbe significare "linea vita". Come mai nel linguaggio nautico significa draglia? (e per esempio non battagliola?).
Come dicevo in un post precedente da noi il termine è largamente usato in edilizia dove appunto indica un cavo in copertura agganciato a golfari a cui i lavoratori si assicurano con cinture di sicurezza. Mi sembra pertanto etimologicamente corretto l'utilizzo del termine anche nel linguaggio nautico.
Tanto per approfondire ehhhh....9119
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