@lord, piacere mio.
@atnike, credo che la cosa piu' importante e' farsi capire, per questo motivo sarei d'accordo di usare il termine di Giancarlo Basile dove viene capito. Va bene sopratutto in un ambiente dove non c'e' da tradurre "Draglia" in Inglese o "Quel cavo di acciaio che sta' sopra i candelieri" in Italiano. Se si naviga con un equipaggio multilingue meglio chiarire per tutti.
Ma fai conto che sei al bar a berti due birrette e vieni accostato da un equipaggio inglese o americano pure buono, di quelli che sanno i termini, e per dimostrare il fatto che sei una persona coscente e previdenziale affermi con convinzione:
Io di notte io metto sempre le lifelines e mi attacco sempre!
Nel cervellino del semipro anglosassone succede questo: " Ma che dice costui: Va' senza draglie di giorno, le mette di notte e poi addirittura ci si attacca???
L'Inglese e' una lingua ubiquita, uno dei suoi difetti e' quello di essere trasformato da chiunque lo voglia. Persone non di madrelingua, non del settore, qualche volta ne di madrelingua ne del settore prendono il vocabolario e traducono letteralmente la parola dalla loro lingua all' inglese purtroppo spesso con risultati comici, lo vedo molto nelle brochures di prodotti.
L'altro difetto e' che anche tra le persone di madrelingua inglese c'e' differenza tra i termini, e anche nei paesi anglosassoni ci sono le persone che ascoltano un termine e poi lo applicano igiustificatamente perche' "calza" il concetto, se poi uno di questi viene udito da una persona non di madrelingua, pensa che quella parola sia giusta anche se uno del settore (madrelingua o meno) sa' che e' sbagliata.... e cosi' si crea il doppio problema.
Per " lifeline" in particolare, tentando un ordine logico:
Lifeline e' un termine molto generico, la definizione generale e' che se c'e' un punto A che e' assicurato, tu sei all' altro capo (B) di quella connessione
un esempio lato: "Questo pulsantino sulla scatoletta medical alert che si schiaccia quando si cade e' una lifeline per gli anziani."
Uso settoriale:
Nell' Infortunistica la lifeline e' il cavo che si collega all' imbragatura.
Nel mondo sportivo generico, come nel kayak, per esempio, la lifeline e' la corda che si lancia per recuperare un malcapitato.
Nella Nautica la lifeline e' la draglia. Viene descritta e mostrata cosi' nei libri di nautica che fanno testo, nei cataloghi quando si devono comperare, rimpiazzare, a bordo quando si devono agguantare, aprire, piegarcisi sopra in bolina, etc etc.
Cercare su google foto: "Parts of a sailboat lifeline" e si vede che senza la complicazione della traduzione in italiano le foto delle draglie sono chiamate "lifeline".
Anche se la definizione nautica non e' consona con quella generica!
Jack: Il termine jack e' genericissimo ed ha innumerevoli significati anzi la parola stessa puo' significare "factotum", crick per la macchina, spina elettrica di un certo tipo, un tipo di pesce, molti tipi di uccelli, un asino maschio, Ci sono molti Jacks in barca, genericamente sono armamenti atti a "sostenere" qualcosa: Lazy jack, jack pole, jack staff, jack strut, jack stay, e anche la nostra jackline. La jackline puo' essere anche chiamata "safety line".
Le referenze disponibili su richiesta