Si Kermit non ero, e in parte ancora non sono contento, del funzionamento del mio frigo. Io ho in Indel con una sorta di accumulatore dentro il pozzetto, non la classica piastra bianca (a C, a L, ovale, etc) che vedo su altra barche. Innanzitutto nella modalità Auto (ASU), che dovrebbe garantire minori consumi, rimane sempre acceso, almeno stando alla ventola del compressore. Mentre in manuale, con il termostato, attacca e stacca al livello di temperatura impostato. Fa fresco, ma non freddo. Lo sposterllino del vano compressore ha delle fessure veramente irrisorie, max 1 o 2 mm, che bisongna tenere pulite altrimenti si intasano facilmente di sporco. A dir il vero c'è anche una griglia sotto la cucina, ovvero sul cielo del vano
Comunque anche adesso che l'accumulatore tende a ghiacciare, il pozzetto non tiene un granché, sicuramente un problema di coibentazione Questo inverno vorrei fare dei fori in punti nascosti delle pareti della cucina per verificare con un endoscopio, poi decidere come intervenire.
Approfitto della discussione per una curiosità, ma sui vostri frigo c'è un sportellino che divide la ghiacciaia dal resto del vano frigo?
@st00042 io non impazzisco per l'accumulatore. solitamente sono sottodimensionati e raffreddano un punto e basta. molto meglio una piastra a L o C in alto che prenda la maggior superfice possibile. molta superfice radiante è molto meglio di un punto solo. un lavoro che ho fatto su un pozzetto enorme (quasi un mt cubo) con massima soddisfazione del proprietario. piastra di 150 cm (o giù di li) x 30 piegata a C e un compressore bd50. un mostro. per testare la coibentazione non serve un endoscopio. punta da 1mm forellino su parete interna e con un fil di ferro tasti lo spesore dell'isolamento.poi tappi con una goccia di silicone\atak\epoxi ecc. se hai 3 cm è un isolamento standard (facile) facci sapere.
@st00042 Io nei vari passaggi di miglioramento ho scoperto che il mio pozzetto frigo non aveva alcuna e dico alcuna coibentazione, solo il pozzetto chiuso in un cassettone del mobilio che non si può smontare e tutto intorno un'intercapedine di aria. Io l'ho scoperto con una camerina endoscopica e non facendo i fori nel pozzetto ma nel vano che alloggia il compressore e che stà sotto lo stesso pozzetto, poi ho fatto anche un'ulteriore verifica praticando anche due fori da 12 mm dietro la cucina che ho usato anche per iniettare la coibentazione ed una volta stuccati con l'apposita pasta a colore neanche si vedono oltre che sono dietro la macchina del gas. Comunque se vuoi sapere come ho fatto io per la coibentazione trovi mie info qui:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...tid=130735
Invece per il termostato digitale (che ti migliora la vita ed i consumi) trovi mie info qui:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...938&page=3
PS - Se procedi come ho fatto io che ho realizzato la coibentazione iniettando OTTO bombolette grandi di poliuretano ATTENTO, dovrai procedere molto lentamente, massimo una bomboletta al giorno divisa fra mattina e pomeriggio oltre che non tutta in un punto. Il poliuretano ha il brutto vizio di gonfiarsi mentre polimerizza tendendo a forzare MOLTO sulle realtive pareti che lo contengono e se la quantità di poliuretano è tanta le pareti si deformano in particolare quelle del pozzetto che non sono forti come quelle del mobile. Basta procedere lentamente ed in più giorni e non succede nulla.
@st00042 Anche io ho un Indel ASU, con nel pozzetto un "affare" rettangolare in inox con i bordi stondati. Ha due posizioni (auto e manual) e un potenziometro a manopolina. Poi ci sono 3 led verde giallo rosso. In posizione manual la manopolina determina la temperatura che vuoi ottenere (tutti i 3 led accesi).
In posizione auto, quella consigliata da Indel, fa tutto da solo, nel senso che, con il motore acceso (o con il caricabatterie da banchina attaccato) il motore "pompa" per raffreddare al massimo (tutti i 3 led accesi, come in manual), mentre in navigazione a motore spento (ovviamente anche di notte), si accende un solo led e il motore attacca poche volte e rimane quindi staccato per molto tempo al fine di ridurre (di molto, anzi moltissimo) i consumi.
Il mio solo "problema" se così vogliamo dire, è che il "motore" è nel vano sotto il lavandino, non ha ventola (ma si potrebbe mettere essendoci già i contatti predisposti) e scambia la temperatura con l'acqua di mare attraverso uno speciale passascafo, ovviamente con valvola di chiusura di scarico del lavandino cucina contenente all'interno una serpentina e dotata di apposito zinco all'esterno.
L'aria nel vano sotto il lavandino, pur dotato di griglia di aerazione, si surriscalda, ovviamente. Risolvo (parzialmente) il problema lasciando il portello aperto durante la notte o quando non in navigazione. Ho detto tutto questo per farti capire che il comportamento del tuo, in modalità automatica, è strano (a meno che la ventola giri anche quando il motore non è in funzione). Non sono comunque un frigorista nè un super esperto come Andros
dobbiamo scindere il compressore e il raffreddamento del gas compresso. se ragioniamo in questo modo tutto diventa più chiaro. il compressore comprime e scalda;giusto è il suo lavoro. il gas compresso è caldo e va raffreddato,come?
1° il più comune-serpentina e ventola e funziona eee! il problema che sempre la serpentina\condensatore\compressore sono un pezzo solo e dentro ad un vano il più delle volte angusto. quindi è gioco forza ventilare più o meno forzosamente per portare via il calore dalla serpentina\condensatore e di rimbalzo al compressore che di suo non ne avrebbe bisogno quando collocato in ambiente con un giusto ricambio d'aria. 2°meno comune-gas raffreddato fuori scafo.il compressore non ha bisogno di essere raffreddato se collocato in ambiente con un giusto ricambio d'aria. basta osservare un frigo casalingo dove il compressore è in aria libera e non è raffreddato forzatamente. da dire che il riscaldamento del compressore facilita\aumenta il gap caldo\freddo e migliora ,fino ad un certo limite,il rendimento del gas. tutto sommato se uno gira su internet trova un sacco di info interessanti sul funzionamento del frigo in generale. sui nostri compressori si trova ben poco ma di contro sono abbastanza semplici.
@Andros Mi sono sempre chiesto se fosse possibile sostituire l'accumultore con una piastra. Immagino che nel caso vada come minimo ricaricato il circuito
@BebbeZ In automatico la ventola è sempre in funzione, il compressore non lo so. Dovrei monitorare l'assorbimento. Tant'è che la notte preferisco metterlo in manuale per non sentire la ventola, anche se poco rumorosa. Poi magari consuma meno sempre acceso che negli spunti di accendi/spegni
se hai gli attacchi rapidi no,basta un piccolissimo rabbocco (forse) altrimenti la ricarica è indispensabile.
Sempre con il pensiero che ciò che c’è si possa migliorare e con l’aiuto di un amico frigorista ho dotato il pozzetto del mio frigo di una piastra eutettica ( accumulo ) da me costruita . Ho fatto tutto in inox per esigenze costruttive piastra e serpentina ,anche se in rame ,magari cromato sarebbe stata più efficliente. Rispetto al solito evaporatore standard ci sono da fare molte considerazioni :
Uso della barca : se state fuori ( come me ) diversi giorni dipendenti solo dal fotovoltaico di bordo o da qualche smotorata sporadica ,con la piastra eutettica non c’è paragone . Non avrete mai sbalzi di temperatura in pozzetto e potrete permettervi qualche black out.
Se invece non avete tempo di aspettare e cercate di abbassare velocemente la temperatura interna del pozzetto ,l’evaporatore classico è più adatto. Certamente trovare una piastra eutettica ad hoc ,con una superficie di scambio più vasta possibile giova infinitamente .
Mio parere ( personale ) con la piastra eutettica ( e pannelli ) è un altro mondo in barca ,a volte il prosecco era perfin troppo freddo !
mimita, tutto è relativo. l'eutettica deve essere proporzionata (lo dico per i più) altrimenti si rischiano zone calde. se il frigorista è "l'amico" che ha voglia di calcolare e il cliente sa come fare allora va bene tutto. viceversa se si usano materiali di mercato ritengo che l'evaporatore classico sia più appropriato. poi sappiamo quanto importante sia l'isolamento termico e non tutti i frigo hanno 10 cm di isolante..vabbè,ormai sono stanco di ripetere le stesse cose...
Fausto io difatti ho raccontato il mio caso lungi dal voler costituire una roba da seguire . Comunque io ho cambiato letteralmente il modo di usare il frigo ,sia per l’estrattore del vano ma soprattutto per la piastra eutettica. Su una barca dove la coibentazione non è mai ottimale ( in genere ) perché non puoi permetterti 10 cm di spessore e dove le temperature interne di solito sono ...interessanti , la piastra evaporatore è molto più incline a forti variazioni interne di temperatura L’eutettico fa da buon volano termico ma come tutti i volani per rilasciare la sua funzione ,prima deve accumularla ed e’ ovvio che come usi il frigo sia determinante .
Io non tornerei certo indietro . IMHO D’altra parte chi tiene il frigo sempre ben stipato di bottiglie o altro sa come testi più fresco a lungo che tenerlo vuoto o con poca roba...una volta raffreddato ovviamente .
Ma ti sei ricomprato la barca? Speriamo che vieni al sud!!!
(20-09-2018 10:20)andros Ha scritto: [ -> ]vabbè,ormai sono stanco di ripetere le stesse cose...
Non mollare Andros...non mollare. Stanno solo tentando di far crolare un mito prendendolo per stanchezza ma tu resisti e non mollare.
È questione di ..temperature ..Andros beve l’acqua ...calda.
uno dei difetti del 375 è proprio il frigo. poco o male isolato e scarse possibilità di intervenire per migliorarne il rendimento(secondo i miei parametri) però da lì a dire che bevo acqua calda...
Non pensare che il tuo frigo sia fatto proprio male perché a distanza di 20 anni sul Milius lo hanno rifatto uguale ma solo più grande. Si può aprire solo con mure a dritta?
...Eppoi è un frigo ...scarsissimo a prosecco ! Solo tisane e analcolici !
Mi accingo a fare la modifica, termostato digitale e ventoline. Anche io su Bavaria quindi con già un ventolina nel vano frigo. Domande: Se derivo la tensione dai fili positivo e negativo prima che arrivino alla centralina, riesco ad alimentare le due nuove ventoline o incorro nel problema che ha avuto Orteip? Dove vendono le ventoline a 12 v.? Grazie.
allora,1 ventolina nella cella basta e avanza.(deve solo smuovere l'aria) la corrente la prendi dal positivo e dal termostato nel pin del consenso. la centralina non sentirà la ventola che partirà qualche attimo prima del compressore. ventoline?elettronica-cinesi- negozio di elettrici-hoby ecc ecc