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Versione completa: Motore elettrico\ trasmissione oleodinamica su Benello Gaia.
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@ Carlo @ Iansolo.

Sempre più i motori saranno leggeri e pieni di elettronica.
Se nel passato la posizione del motore doveva rispondere a criteri di distribuzione dei pesi, io gradirei avere il motore collocato in ambito e posizione da restare acceso fino all'inabissarsi della barca.

Ritengo questa una scelta di sicurezza fondamentale, unita alla possibilità di avere il motore elettrico incapsulato esternamente, manovrabile e sollevabile dall'acqua.

Avere una potente fonte di energia in grado di azionare una pompa potente, è una altra cosa che mi sembra veramente low-cost e altamente utile al fine di aumentare la sicurezza.

Fare tutto questo con motori oleodinamici o elettrici?
Non so.
Non faccio esperimenti elettrici sulla mia pelle: posso di certo affidarmi a chi mi convincerà di darmi qualcosa di valido, affidabile e sicuro.
Altrimenti, con un bella centralina oleodinamica si risolvono una marea di problemi.

Arrivato alla 8a pagina, inizio a ripensare all'oleodinamico lasciato alla 3..
Giusto, ma proprio in quel "Non so." riassumi quello che (magari malamente) ho cercato di dire, ovvero che stante il livello attuale della tecnica tutto ruota intorno alle necessita' (vere o presunte che siano non fa' differenza in questo caso) e la soluzione e' solo il "miglior compromesso" ottenibile a soddisfazione dei presupposti (le specifiche tecniche cui deve rispondere l'installazione). In fondo ogni nostra barca e' il "miglior compromesso" che siamo riusciti ad ottenere (in tutti i sensi: portafoglio, tecnologia, nostra abilita', nostro piacere del bello, ecc.).
(02-03-2019 15:00)IanSolo Ha scritto: [ -> ]Giusto, ma proprio in quel "Non so." riassumi quello che (magari malamente) ho cercato di dire, ovvero che stante il livello attuale della tecnica tutto ruota intorno alle necessita' (vere o presunte che siano non fa' differenza in questo caso) e la soluzione e' solo il "miglior compromesso" ottenibile a soddisfazione dei presupposti (le specifiche tecniche cui deve rispondere l'installazione). In fondo ogni nostra barca e' il "miglior compromesso" che siamo riusciti ad ottenere (in tutti i sensi: portafoglio, tecnologia, nostra abilita', nostro piacere del bello, ecc.).

Difficilmente si può contestare quello che scrivi. Temo che la soluzione più sicura a questo punto torna ad essere l'oledinamico. Chissà se sta barca riparte...?
Fal quando cerchi qualcosa che funzioni finché non è completamente sommerso , lo trovi solo in un motore diesel , possibilmente con lo snorkel come le jeep da grandi viaggi, una volta avviato funziona anche senza corrente. Per l'elettrico non c'è storia, avere stagno il motore, i cavi E le batterie fuori dall'acqua, o avere le batterie sulla tuga, non è fattibile a costo da diportista. Magari con tecnologia militare da sommergibile o mezzi speciali si
giuliano, faccio riferimento al messaggio iniziale.


1) Cambiamo posto al motore e lo mettiamo più in alto e più arretrato, in un posto inutilizzabile il pagliolato del pozzetto.

2) lo mettiamo in una "cassa" insonorizzata, sia estraibile che ispezionabile rimuovendo un grande pagliolo stagno.

3) all'asse applichiamo un motore elettrico o idraulico che viene alimentato dal generatore che mettiamo sotto il pagliolo.



due ipotesi:

a) Centralina oleodinamica: in caso di allagamento, il motore non soffre minimamente.
b) Generatore elettrico: impianto più semplice ma motore (credo) meno sicuro in caso di allagamento.


I vantaggi della operazione certi, validi per entrambe le soluzioni, sono che il motore (o il generatore) è in un posto accessibile, non si allaga se non a barca completamente sommersa, occupa una spazio inutilizzato e si sbarca velocissimamente.
Ne derivano maggior sicurezza e maggior confort (rumore e calore molto meglio contenuti).


Ora a voi le considerazioni...oledinamico o elettrico?
[/quote]
soluzione con motore elettrico
trascinamento elettrico del motore CC montato all'elica da un gruppo GE diesel/dinamo
- motore elettrico in C.C. all'asse elica, con grado di protezione IP55, che non puo' essere allagato
- sotto il pagliolo il gruppo generatore GE con motore diesel e dinamo
- la velocità del motore all'asse elica viene regolata variando la tensione della dinamo, che puo' essere fatta in due modi:
A) velocità di rotazione del GE fissa e variazione della tensione generata, e quindi della velocità all'elica, regolando l'eccitazione della dinamo
B) regolando la velocità del motore del GE che ruotando a velocità variabile fa generare una tensione variabile dalla dinamo, con eccitazione fissa, che trascina quindi il motore CC all'elica a velocità variabile

la versione con motore asincrono risulta molto piu' complessa e la caratteristica velocità/coppia non è favorevole all'azionamento dell'elica

altre alternative sono possibili da valutare
Mi hanno spiegato che la coppia tra termico ed elettrico e' ben diversa. Pqm mettono delle batterie -utilizzabili anche per i servizi- a "corredo". Questa cosa comporta in mare di elettronica. Relata refero.
(15-03-2019 21:48)falanghina Ha scritto: [ -> ]Difficilmente si può contestare quello che scrivi. Temo che la soluzione più sicura a questo punto torna ad essere l'oledinamico. Chissà se sta barca riparte...?

per me la soluzione più sicura (e lo dico dopo aver pomiciato con quel motore) è un motore diesel con i cablaggi fatti a modo con morsettiere messe all'asciutto e non in quell'antro
(16-03-2019 12:00)falanghina Ha scritto: [ -> ]Mi hanno spiegato che la coppia tra termico ed elettrico e' ben diversa. Pqm mettono delle batterie -utilizzabili anche per i servizi- a "corredo". Questa cosa comporta in mare di elettronica. Relata refero.

se il solo scopo é quello di montare un motore elettrico all'asse elica, per facilità di manutenzione, le batterie non servono, se si vogliono raggiungere altri scopi allora il discorso è diverso
Può essere interessante come lettura.

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Beppe, la tesi di laurea è interessante ma riguarda megayacht e navi in un range di potenze totalmente diverso da quello delle barche di cui stiamo parlando
(16-03-2019 12:22)gc-gianni Ha scritto: [ -> ]se il solo scopo é quello di montare un motore elettrico all'asse elica, per facilità di manutenzione, le batterie non servono, se si vogliono raggiungere altri scopi allora il discorso è diverso
non uno di quelli che fanno queste motorizzazioni mi ha proposto qualcosa senza le batterie. Conosci chi propone la tua versione? Io devo acquistare roba che funzioni, non devo fare R&D.Smiley57
si tratta di una richiesta molto particolare che hanno risolto offrendoti prodotti standard di mercato, arrivando ad una conclusione complessa che invece di semplificare le cose le complicano, sta a te decidere se vale la pena di adottarle
il progetto andrebbe ingegnerizzato da un'officina elettrica che sia disposta a farlo nonostante la ristrettezza del mercato e la richiesta praticamente nulla, con risultati comunque da verificare con collaudo sul campo
il mio discorso sulla soluzione dell'esigenza prospettata è puramente teorico, ma non conosco chi potrebbe realizzarlo praticamente

personalmente ritengo non conveniente accettare le proposte fatte, se queste includono batterie, perché introdurrebbero problemi ben superiori a quelli di lasciare le cose come stanno adesso
Tutti quelli che motorizzano le barche lo fanno con le batterie che coprono la differenza di assorbimento. Come mai nessuno fa quello che consigli? Sono certo che se fosse possibile lo avrebbero fatto. O no?
Certo che trovando uno che fa come dici, garantendo il funzionamento, sarebbe una figata. Dai, prova a fare una ricerca. Magari hai più fortuna di me. Ma che sia garantito, neh..
Non so se ho capito: le batterie servirebbero da tampone e l'energia?
Mi constano poche fonti indipendenti:
-generatore con motore termico
-pannelli solari
-eolico
-fuel cells
Mi pare evidente che non tutte possono fornire un apporto costante e
progettare un impianto affidabile su una barca esistente sembra difficile
senza quella riserva.
Il che comporta pesi e complicazioni probabilmente sproporzionati alle
dimensioni dello scafo.
Credo.
E seguo con interesse perchè mi piacerebbe molto un silenzioso
motorino elettrico.
bisogna schiarirsi le idee
- un conto è una barca a propulsione elettrica, che richiede un parco batterie consistente con capacità adatta alla potenza necessaria per muoverla ed all'autonomia richiesta,
batterie che vanno ricaricate una volta tornati al pontile
- un altro conto è il caso che stiamo esaminando, cioè mettere un motore elettrico all'elica, alimentato da un gruppo GE posizionato in luogo piu' accessibile per la manutenzione, che deve funzionare in contemporanea per fornire energia al motore all'elica, senza quindi la necessità di nessun accumulo delle batterie, e regolarlo in velocità

il motore elettrico all'elica non da nessun vantaggio di possibilità di funzionamento sommerso in caso di allagamento del pozzetto perché non esistono motori elettrici che funzionano con raffreddamento esterno ad aria IP55 e poi ad acqua quando sommersi IP68: o l'uno o l'altro

inoltre non si ha silenziosità di funzionamento perché c'è sempre un gruppo GE in moto quando si va a motore, anche se quello all'elica è elettrico

ne vale la candela?
(16-03-2019 19:38)gc-gianni Ha scritto: [ -> ]bisogna schiarirsi le idee
....
- un altro conto è il caso che stiamo esaminando, cioè mettere un motore elettrico all'elica, alimentato da un gruppo GE posizionato in luogo piu' accessibile per la manutenzione, che deve funzionare in contemporanea per fornire energia al motore all'elica, senza quindi la necessità di nessun accumulo delle batterie, e regolarlo in velocità

Torno a dirti. Nessuno fornisce senza batterie "tampone " questa soluzione. È' una soluzione che a me piace, la vorrei, la pagherei pur di trovarne una. Per piacere, dimmi chi me la potrebbe fare come la racconti tu: a me piacerebbe averla, proprio come tu la descrivi. Purtroppo sul mercato fanno tante tante storie che io non capisco circa assorbimenti di spunto e generatore coerente con il motore, che mi danno per certo disponibile ip 68.
per il momento ti rispondo solo per il motore

IP68 è un motore che lavora sempre sommerso, il raffreddamento è fatto con l'acqua che lo circonda nella quale é immerso: è questo il caso?
oppure deve funzionare anche fuori dall'acqua?

mi puoi mandare la broscure del motore che ti hanno proposto, perché voglio scoprire come fa a raffreddarsi con l'acqua quando è sommerso e con l'aria, quindi con una ventola montata assialmente, quando é fuori dall'acqua, per mia conoscenza
(16-03-2019 20:10)gc-gianni Ha scritto: [ -> ]per il momento ti rispondo solo per il motore

IP68 è un motore che lavora sempre sommerso, il raffreddamento è fatto con l'acqua che lo circonda nella quale é immerso: è questo il caso?
oppure deve funzionare anche fuori dall'acqua?

mi puoi mandare la broscure del motore che ti hanno proposto, perché voglio scoprire come fa a raffreddarsi con l'acqua quando è sommerso e con l'aria, quindi con una ventola montata assialmente, quando é fuori dall'acqua, per mia conoscenza

No no... Per il motore sono già preparato, avendone usati in campo industriale. Io chiedo il tuo aiuto laddove a quanto pare tutti mi stanno prendendo in giro, imponendo delle batterie e della elettronica dove a quanto pare non servono. Per favore, aiutami a smentire il fatto che serve tutta sta roba (batterie, invertir, diavolerie varie) per colmare gli assorbimenti del spunto. E" qui che il ragionamento diventa cruciale per tutti. Restiamo sul punto .
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