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Messaggio inserito da cicciopettola
del Keryllos ho sentito parlare parecchio, viste anche foto: pensa che conosco molto bene una persona che a bordo ne ha vista una brutta, tipo che puntavano a Corfù e credo atterrarono a Brindisi...
interessante comunque il calendario: sono incontri liberi, gratuiti aperti a tutti, o a pagamento riservati per soci?
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Episodio famoso e non il solo. Nell'estate del 1998, io e mio fratello ci siamo ammutinati di fronte all'incapacità dello skipper...sono cose che purtroppo succedono quando una barca viene gestita a rotazione e tutti prima o poi vogliono stare al timone.
Non saprei dirti se sono aperti a tutti o no. Certo lo era quello con gli Auriemma ed immagino lo siano anche quelli con Vassallo e Penati. Silvano Dossi è il segretario del Club (immagino tu lo conosca!).
Se posso, tiro li un paio di pensieri.
L'amico di Bozzello, ad occhio e croce, sara' fornito di 2 connessioni ad internet satellitari e si scarica le mappe meteo ogni 5 minuti.
Cosi le tempeste si evitano facilmente. Ma tanto non ha problemi di budget. Prima andava con un HR54. Adesso con un cat da 2 miliardi.
L'amico di Bozzello entra nei passi con bassi fondali, un monocasco che cala 2 metri no, ma il cat rimane all'ancora nel 90% dei porti che conosco, nei restanti 5% dei porti dove gli danno un ormeggio 'decente' paga quanto l'Octopus di Bill Gates.
Ma non ha problemi di soldi.
Scusate il tono ironico, ma mi sembra che nelle varie valutazioni si tenda a trascurare alcuni dettagli.
I cat esistono da parecchio ormai, sia in campo deportivo che commerciale, mi domando come mai i monocaschi con tutti i loro difetti non siano ancora estinti !
Un abbraccio e buon vento
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Messaggio inserito da Tucano
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Messaggio inserito da bozzello
Masto, credimi, dove vai con l'Amel vai anche con un buon CAT, solo che appunto: col cat scappi meglio dal brutto. Chi affronta il brutto e non scappa per me non sa andare in barca, qualsiasi barca lui abbia. Tutto si può rompere sua qualsivoglia barca e le rotture costano. Inoltre, se giri il mondo ti attrezzi con una strumentazione che ti permetta di prevenire le depressioni e gli uragani! Solo un pistola si può avventurare con onde di 10 metri, anche se ha il Queen Elizabeth.
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Scusate, ma Bozzello su questo ha ragione. Un paio di mesi fa se ne parlava con Carlo Auriemma, in una serata organizzata qui dal circolo: in trent'anni di navigazione non hanno mai preso una sola tempestata. E loro di miglia ne hanno macinate, anche controvento!
Un motivo ci sarà...
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Ma guarda che i mari che hanno preso Carlo e Lizzi ( sono cari amici ) con un cat non li avrebbero superati
non c'è bisogno della 'tempesta' ma bastano i 40 ruggenti per vedere come i cat si comportano.
comunque se chi naviga intorno al mondo ha monoscafi il motivo ci sarà, lasciamo perdere i recordman.
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da bozzello
Ribadisco il concetto e lo ribadirò fino alla morte: chi gira il mondo in barca per diletto o per diporto e si trova ad affrontare onde di 10 metri in oceano non sa navigare e non sa usare una barca, sia che si tratti di una barca a vela, sia qualsiasi altra cosa galleggi!
Costui è un tipo pericoloso per sè stesso e per gli altri che navigano con lui.
Tom
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Discorsi di chi naviga sul computer. Tutti i veri navigatori la loro brava 'sburianata' se la sono presa e come.
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Messaggio inserito da Masto
Ma guarda che i mari che hanno preso Carlo e Lizzi ( sono cari amici ) con un cat non li avrebbero superati
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C'è cat e cat, come tra i monoscafi, ma la tua affermazione non è corretta.
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comunque se chi naviga intorno al mondo ha monoscafi il motivo ci sarà, lasciamo perdere i recordman.
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A dire il vero, sono sempre di + i giramondo che passano ai cat.
Gli stessi Auriemma (se non ricordo male) non disedegnavano la soluzione (del tipo, se avessi i soldi ci farei un pensierino).
Poi anche i cat hanno i loro difetti, uno fra tutti quello che sopportano peggio il peso (e una barca con cui vuoi stare a lungo in giro fai presto a caricarla), poi ovviamente anche alcuni altri.
Spesso Boz è... naif, ma in questo caso non ha tutti i torti (sempre ribadendo che i gusti son gusti).
BV
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Messaggio inserito da Robertkastle
IL Mediterraneo più pericoloso dell'Oceano?
Allora sbaglio io ? In Mediterraneo ci vado con il mio plasticone. In Oceano non ci andrei
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E fai bene
non ascoltare certe cazz...te.
Ogni mare ha la sua barca. C'è gente che pensando agli oceani vede solo il trasferimento a dicembre verso ovest. fagli fare il viaggio di ritorno poi ne parliamo
e comunque anche quello non è certo il Pacifico o ancor peggio l'Indiano.
Masto, ce l'hai vicino spesso. Vai al Gallia di Punta Ala e presentati a Gianni come amico mio.
Adesso non c'è perchè visto che i CAT vanno così male, il tipo è nelle Filippine col suo nuovo CAT, proveniente dall'Australia! Ma voi ci siete mai saliti sopra, almeno? Io dubito.
All'amico che parlava di meteo e su sistemi per evitare le depressioni. Uno che gira il mondo su una barca del genere come minimo installa IMMARSAT. E non solo: spesso ha un sito suo dove fà vedere anche a tutti dove si trova.
Questo per coloro che, oltre a ricchi sono prudenti: agli altri può anche andar bene, ma può anche andar male.
Del resto un Amel di 53 piedi non penso che te lo regalino, no?
Ma volete continuare a parlare dell'Amel? Scusate l'intromissione. Ho solo detto perchè a me personalmente una barca così non appassiona per nulla. Senza nessuna polemica, intendiamoci. Và appunto a gusti.
felipao, in certi posti ci vai SOLO col cat e comunque ti prendono ovunque nei posti dove val la pena d'andare.
Senza contare che stare alla fonda con un grosso cat non è come fare altrettanto con un monoscafo.
Tom
Tom
Ogni mare ha la sua barca.
Balle. E' il marinaio che fà la barca non l'inverso. Dimmi che marinaio sei e ti darò il tuo mare e la barca.
Tor Ayerdal ha varcato gli oceani con una barca di papiro che tu non useresti nemmeno all'Idroscalo!
Tom
Credo che il Gallia sia chiuso
ma tu non hai mai preso un 'grosso groppo'...
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Messaggio inserito da Masto
Credo che il Gallia sia chiuso
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Chiuso il Gallia Di Punta Ala? Che è successo? Forse è chiuso ora.
Ma penso che apra a Pasqua. Lo manda avanti la Carlina, quello, se non ricordo male.
Tom
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da nicomast
ma tu non hai mai preso un 'grosso groppo'...
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Dici a me Nicola? Io ho preso di tutto, qui ed anche altrove, in sudamerica. Dai groppi comunque scappi se sai vedere il cielo ed agisci per tempo.
Angra Dos Reis in piena estate di lì è la patria dei groppi. Puoi avere venti anche di 60-70 nodi vicino alla costa e piogge torrenziali che s'esauriscono in 15 minuti dove non vedi a un metro.
Devi essere rapido in quel caso ad ammainare tutto, ma tutto, eh?
Tanto il groppo è in genere un fenomeno molto localizzato e non alza grosse onde. Si scatena l'inferno in una mezz'ora, ma tutto meno le ondone.
Dai tornados e dai tifoni invece non scappi se non li eviti giorni prima.
Il groppo è molto ma molto peggio su certi laghi grandi. Lì non sempre puoi scappare e succede di tutto!
Se ti becchi un groppo sul lago a Bariloche puoi quasi farti il segno della croce.
Tom
prima cosa Nicoletta...grazie...
forse c'è stato un frainteso, io parlando di 'giro del mondo' intendevo passando dai tre capi sul percorso di gare come Whitbread o Vendèe Globe,e su questi percorsi non mi dire che si può sempre evitare di beccarsi una depressione di quelle cattive, non per questo si è dei cattivi marinai. E' chiaro che girare il mondo tra i tropici , anche se ci sono degli uragani in queste zone, è più facile evitarli tenendosi informati essendoci anche maggiori ridossi raggiungibili abbastanza rapidamente.
L'importante è capire di che cosa si parla in un senso o nell'altro....
e confermo che conosco molto bene una persona che ha partecipato alla prima edizione della Whitbread , con la barca che è nell'avatar, e che ha trovato mare decisamente grosso, ovviamnete in queste zone non ci si va per diletto....
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da nicomast
prima cosa Nicoletta...grazie...
forse c'è stato un frainteso, io parlando di 'giro del mondo' intendevo passando dai tre capi sul percorso di gare come Whitbread o Vendèe Globe,e su questi percorsi non mi dire che si può sempre evitare di beccarsi una depressione di quelle cattive, non per questo si è dei cattivi marinai. E' chiaro che girare il mondo tra i tropici , anche se ci sono degli uragani in queste zone, è più facile evitarli tenendosi informati essendoci anche maggiori ridossi raggiungibili abbastanza rapidamente.
L'importante è capire di che cosa si parla in un senso o nell'altro....
e confermo che conosco molto bene una persona che ha partecipato alla prima edizione della Whitbread , con la barca che è nell'avatar, e che ha trovato mare decisamente grosso, ovviamnete in queste zone non ci si va per diletto....
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Ok, scusa Nicoletta.
Io parlo solo di gente che gira il mondo in barca per divertimento, senza nessuna fretta d'arrivare alla meta.
Le regate sono un'altra cosa, anche perchè lì parti e arrivi non quando vuoi tu, ma devi competere con altri ed attenerti ad un programma ben preciso.
Il tema era l'Amel 54: con un Amel 54 nelle regate, anche lunghe, NON sei competitivo per nulla.
Ho spiegato quindi il perchè personalmente non comprerei mai una barca del genere e che cosa invece mi comprerei per fare ciò che dicono di voler fare con l'Amel: cioè andare a passeggio per gli oceani.
Se devo 'vivere' in mare, fare molte miglia in oceano per mesi, mi spiace ma mi compro un CAT, non un Amel, particolarmente se le mie mete sono posti ameni e piacevoli con barriere coralline e soprattutto se non ho a disposizione equipaggi numerosi..
Infine il CAT lo governo con un dito anche da solo, l'Amel, no.
E per concludere, visto che si deve stare in mare per mesi, il comfort comincia a diventare molto importante ed un CAT ti offre un comfort 10 volte superiore a quello del monoscafo in navigazione e 100 volte superiore fermo in rada.
Se debbo prendere un esempio da gente che naviga in oceano per migliaia di miglia, non prendo come esempio Soldini, uno pagato per fare ciò che fà, ma qualcuno che macina miglia su miglia per diporto e per divertirsi.
Sono ben distinte le due cose, come sono ben diverse le cose e le sensazioni che cerchi..
A me di fare la Withbread non potrebbe fregar di meno.
1) Odio stare al freddo in mare
2) Odio ballare come un matto tra le onde su una barca
3) Mi piace metter la pancia al sole sulla Great Barreer
Ognuno sceglie anche il mezzo per divertirsi il più possibile. C'è chi si diverte tra le onde con un Amel o con un HR. Io non sono tra questi.
A me di doppiar capi interessa poco. In genere non si tratta di posti poi tanto belli e comunque li ho già visti ed inoltre non avrei nessun problema a farlo anche con un CAT, se mi venisse improvvisamente la 'capite' acuta..
Tom
Anchge questa volta la risposta non è pertinente...
pensavo si potesse parlare di vela a 360° non con limitazioni...mi sbagliavo ...allora si prla solo di passeggiate?
No, si parla di diporto a vela in questo thread. L'Amel 54 è un mezzo per diporto, non per competizione. Certe limitazioni sono dovute alla prudenza, non ad altre componenti, oppure, nel caso del freddo, ai miei gusti personali, ergo di questo si può non tener conto. Anche perchè, se mi piacesse il freddo, giuro che non vivrei qui, ma nel sud cileno, perchè ho un vero amore per la zona australe cilena e per il paese in generale.
Tom
Credo che un'analisi ed un giudizio su qualsiasi imbarcazione debba considerare gli obbiettivi che il costruttore si e' proposto. Nel caso di Amel parliamo di Utenti che previlegiano il vivere a bordo, le lunghe navigazioni sicure e l'autonomia a motore. Io mi identifico in tale Utente e l'anno scorso sono andato a vedere l'Amel 54 al Salone di Genova. Le altre barche che sto considerando ( usate naturalmente) sono l'Oyster 56 e l'HR 54. Per cio' che riguarda i costi, usate si trovano piu' o meno allo stesso prezzo, girando un po'. Condivido il giudizio di molti amici del Forum sugli interni. A me non piacciono neanche un po'. In particolare la dinette e' molto stretta e di difficile accesso. Piu' razionali e spaziosi quelli dell'HR e magnifici quelli dell'Oyster. Per cio' che riguarda linee d'acqua, motore ed attrezzature di coperta l'Amel e' una macchina da guerra e, secondo me, l'unica scelta possibile per chi vuole navigare davvero in sicurezza e confort. Impressionano immediatamente gli 'alberini'. L'armo frazionato ed automatizzato permette di dividere il carico su ogni singolo albero e di portare piu' tela per le navigazioni dove non si prevedono grandi salti di vento. Il pozzetto centrale e coperto permette di affrontare mare formato di prua senza bagnarsi per niente. ( Io ho 53 anni e l'alternativa alla vela e' la barca a motore per cio' che riguarda le fradiciate). A me sinceramente il ponte in simil-teak non disusta e risolve realmente i problemi di manutenzione. Se e' vero, (aspetto una comunicazione dal Cantiere)che l'autonomia sotto motore e' di 1300 miglia marine, questo mette Amel 54 in seria concorrenza per tutti coloro che, come me, sono tentati di abbandonare la vela ed andare verso il Trawler a motore. Dalle Bermuda alle Azzore fanno 1800 miglia. Vuoi che non ci sia mai una bava di vento?
Rimane il poco gradimento sugli interni non facile da superare. Possibile pensare ad un restyling? D'altra parte, in giro per il mondo ho sentito solo cose buone sulle barche del cantiere Amel, sopratutto Super Maramu. Ed ho sentio anche commenti spesso negativi sull'affidabilita' degli Oyster.
Per fare del mare tosto voi che che alternativa proporreste all'Amel?
E ci sono cascato un'altra volta...volevo andare a dormire presto e ho fatto invece le 2,45... mi sono ritrovato a leggere quattro pagine di interventi che mi hanno divertito e interessato molto:
- AMEL: Il mio amore da sempre...rimasto platonico per la fondamentale ragione che non ho, almeno per ora, mai potuto utilizzare la barca in maniera consistente in termini di tempo da giustificare un investimento importante.
Mi è sempre piaciuto perchè soddisfa le mie personali esigenze di confort, sicurezza e manovrabilità. Inoltre ho avuto modo di conoscere un ingegnere navale che all'epoca aveva fornito consulenza tecnica direttamente al Cantiere e mi aveva confermato la massima serietà di costruzione.
- Non ho mai considerato con attenzione la possibilità di girare il mondo in barca e quindi non ho mai esaminato il discorso Cat, che escludo da noi per i noti motivi di praticità, mentre trovo sicuramente valide ed interessanti le argomentazioni di Tom per altre destinazioni. Approfondirò l'argomento magari con un charter quest'inverno.
- E infine prima ho parlato di amore
perchè ragionevolmente realizzabile ma il mio 'sogno' da sempre, dovessi 'chiudere baracca e burattini' e decidere di vivere in barca, è il JONGERT che mi ha sempre affascinato per la sua linea, il calore e la morbidezza del legno utilizzato per gli interni, la sala macchine, la solidità che ispira sicurezza della struttura...
[:X]http://www.jongert.com/pdf/2400M.pdf
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da NIRVANA49
E ci sono cascato un'altra volta...volevo andare a dormire presto e ho fatto invece le 2,45... mi sono ritrovato a leggere quattro pagine di interventi che mi hanno divertito e interessato molto:
- AMEL: Il mio amore da sempre...rimasto platonico per la fondamentale ragione che non ho, almeno per ora, mai potuto utilizzare la barca in maniera consistente in termini di tempo da giustificare un investimento importante.
Mi è sempre piaciuto perchè soddisfa le mie personali esigenze di confort, sicurezza e manovrabilità. Inoltre ho avuto modo di conoscere un ingegnere navale che all'epoca aveva fornito consulenza tecnica direttamente al Cantiere e mi aveva confermato la massima serietà di costruzione.
- Non ho mai considerato con attenzione la possibilità di girare il mondo in barca e quindi non ho mai esaminato il discorso Cat, che escludo da noi per i noti motivi di praticità, mentre trovo sicuramente valide ed interessanti le argomentazioni di Tom per altre destinazioni. Approfondirò l'argomento magari con un charter quest'inverno.
- E infine prima ho parlato di amore
perchè ragionevolmente realizzabile ma il mio 'sogno' da sempre, dovessi 'chiudere baracca e burattini' e decidere di vivere in barca, è il JONGERT che mi ha sempre affascinato per la sua linea, il calore e la morbidezza del legno utilizzato per gli interni, la sala macchine, la solidità che ispira sicurezza della struttura...
[:X]http://www.jongert.com/pdf/2400M.pdf
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Epperò... bello questo Jongert...
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da Tucano
<blockquote id='quote'><font size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote'>Citazione:<hr height='1' noshade id='quote'>
Messaggio inserito da bozzello
Masto, credimi, d..... Solo un pistola si può avventurare con onde di 10 metri, anche se ha il Queen Elizabeth.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Scusate, ma Bozzello su questo ha ragione. Un paio di mesi fa se ne parlava con Carlo Auriemma, in una serata organizzata qui dal circolo: in trent'anni di navigazione non hanno mai preso una sola tempestata. E loro di miglia ne hanno macinate, anche controvento!
Un motivo ci sarà...
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Quoto perfettamente, di miglia in oceani diversi ne ho fatte e ne sto facendo tante, le burrasche però le evito accuratamente, non sarei asslutamente in grado d descriverne una di quelle vere da sopravvivenza.
Poi ripeto quello che dico sempre, qualsiasi barca va bene, conta solo lo spirito, la volontà ed un poco di sale in zucca
B.v
Da bordo del Jonathan Ilha Grande - Brasile
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