sì ma infatti il mio 'geniale' era ironico
. in ogni caso credo proprio che ci sia una specie di spera all'altro capo del doppino. ma ne so quanto voi
a parte le innumerevoli scuffiate in 470, a una romax2 probabilmente la cintura mi ha salvato la vita (una delle prime in cui ha fatto un tempo parecchio brutto). il problema è che non solo puoi scivolare fuori, ma un'onda frangente ti può letteralmente sollevare per aria, in quel caso senza cintura sarei volato chissà dove. certo è scomoda, in quel caso ce l'avevo integrata nel giaccone. Gianni
l'ho scritto sopra, quanto deve essere lunga una cima filata di poppa per offrire sufficienti garanzie di poterla intercettare, per fare cosa poi?
la tabella indica quanti metri scorrono in un secondo secondo le differenti velocità espresse in nodi
a 4 nodi una cima di 20 metri si esaurisce dopo meno di 10 secondi
metri
secondo nodi
0,51 1
1,03 2
1,54 3
2,06 4
2,57 5
3,09 6
3,60 7
4,12 8
4,63 9
5,14 10
5,66 11
6,17 12
6,69 13
7,20 14
7,72 15
aggiungo che con il giaccone, cerata, giubbotto ecc. si fà anche una bella resistenza all'acqua, ammesso che si riesca a prendere la cima, magari non è così facile recuperarla e salire a bordo tutti belli zuppi
Gianni
trovo comode l cinture di ultima generazione elastiche.....poco impiccio assieme ai giubbetti in inverno o in estate
rendono sicura la navigazione in solitario con mare formato
quando in estate tempo e mare sono tranquilli credo basti usare prudenza e buon senso
Trovo questo forum utilissimo.
Esco a vela quasi sempre da solo (la famiglia non è interessata e gli amici appassionati non sempre si trovano e/o sono nella disponibilità di poter vewleggiare) e praticamente non mi sono mai legato badando a muovermi con cautela.
Sono stato sempre consapevole di rischiare, ma, d'ora in avanti, sono sicuro che non mancherò diorganizzarmi come consigliato. Troppo giusto quanto consigliato particolarmente da Nastro Azzurro.
Il penzolo elastico è apparso una quindicina di anni fa messo in commercio dalla Wichard, a mio avviso è molto comodo, ma proprio perchè rimane quasi sempre arricciato lo si tiene sempre lungo che è uno svantaggio come abbiamo visto se si finisce fuori bordo.
Un particolare importante è dove si attaccano sia le jack lines: spesso le si ritrova attaccate alla falchetta con un grillo
, anche i golfari del pozzetto dovrebbero essere di adeguate dimensioni, nelle Special Regulaton Rorc viene richiesto che gli attacchi nel pozzetto siano raggiungibili dall'interno, e che in pozzetto ci siano disponibili punti per almeno i 2/3 dell'equipaggio.
Mi rendo conto che è un po' come gli addetti in un cantiere edile, la norma dice di mettere il caschetto, ma fa caldo, da fastidio, tanto non mi arriverà niente in testa anche se lo tolgo un attimo. Purtroppo possono essere cose fastidiose ma la tecnologia a riguardo della sicurezza ci rende la vita più sicura rispetto magari 30 anni fa.
Concordo con Nastro Azzurro che mi sembra molto attento a questo genere di cose. L'utilità delle cinture è riportata spesso nel libro che ho letto tempo fa 'abbandonati nella tempesta' ; le cinture salvano la vita al protagonista piu e più volte nella fastnet del '79.
Da solo mi lego sempre! con equipaggio ci leghiamo sempre di notte, mentre di giorno ci leghiamo dal momento in cui si pensa di prendere la prima mano di terzaroli. Nelle suddette situazioni ci si deve legare prima di salire in pozzetto quando siamo sui gradini della scaletta, quando si scende ci si slega solo dopo che siamo già all'interno.
Le life-line sono montate su appositi golfari e/o sulle bitte di ormeggio e passano all'interno delle sartie. Ovviamente le cinture sono integrate nei giubbetti autogonfiabili.
Ciao
Citazione:giapao ha scritto:
aggiungo che con il giaccone, cerata, giubbotto ecc. si fà anche una bella resistenza all'acqua, ammesso che si riesca a prendere la cima, magari non è così facile recuperarla e salire a bordo tutti belli zuppi
Gianni
Più che magari, è impossibile direi....con abbigliamento pesante non si nuota, è già dura pensare di rimanere a galla col solo giubbotto se si calzano anche stivali che inevitabilmente si riempiono d'acqua. resti lì fermo come un baccalà a sbracciare per garantirti un minimo di galleggiabilità mentre le guardi da un 'nuovo punto di vista' la poppa che si allontana....
altro che funamboliche issate con agguantamento di cima ....i cartoni animati lasciamoli guardare ( e neanche tanto ) ai nostri figli .
Io vado abbastanza spesso da solo, di solito per una pescatina con tempo stabile. E no, non mi lego, anche se dovrei. Perche' e' scomodi, perche' mi sposto in continuazione da una canna all'altra, da sopra a sotto coperta, faccio lavoretti, eccetera. Se devo scendere sulla plancetta, magari perche' ho preso, metto in forza una cima che va da una bitta all'altra a poppa, che giri all'altezza della pancia e mi possa sostenere.
So che non e' sufficiente, ma le mie cinture sono scomode, se le usassi come giustamente dite mi impedirebbero di cadere in acqua ma anche di pescare. Ho l'impressione che qualcosa deve ancora essere inventato per rendere la navigazione in solitario comoda ed anche sicura.
Una cosa che faccio, e che vale poco, ma mi sento di consigliare, e' di comprare un vhf stagno e tenerlo sempre in tasca. La portata e' poca, ma qualche chance in piu' forse la da.
Nedo mi offre uno spunto per sfatare, almeno in parte una 'credenza popolare' sugli stivali. Contrariamente a quanto si crede, io stesso per anni annorum ho dato per buono tutte cio' che si diceva sulla necessita' di sfilare gli stivali nella malaugurata ipotesi di finire in acqua, gli stivali moderni di gomma sono positivi al galleggiamento anche quando entra l'acqua, anzi all'inizio che ci si trova in acqua sono fin troppo positivi ed e' oggettivamente difficile tenere un asetto verticale nuotare poi e' quasi impensabile.
Tornando agli stivali credo che la nomea di zavorre trascinafondo sia nata quando erano in quoio, questo dopo un po' di permanenza perdeva la protezione impermeabilizzande e iniziava ad assorbire acqua appesantendosi cosa che la gomma non fa, quindi non cadete nell'errore di comprare stivali esageratamente larghi per poterli sfilare rapidamente, meno spazio c'e' meno acqua imbarcheranno.
Indovinate dove ho avuto la possibilita' di verificare e imparare queste cose?
Citazione:Messaggio di fab79
Domanda rivolta a chi esce in barca da solo: leggevo che se cadi in acqua e se sei legato alla barca non riesci più a salire a bordo già se questa cammina a 2 - 3 nodi, per questo ci sono le cinture che hanno il compito di non farti uscire fuori bordo; ma voi vi legate di solito con la cintura ? o solo se le condizioni meteo sono avverse? penso che per uno che naviga in solitario non sia un problema da poco ...
Buondì,
dico sempre, quando qualche in banchina mi dicono che avendo la moglie a bordo sono un fortunato, invece replico che si lo sono e anche doppiamente fortunato.
Uno perchè mia moglie mi segue in barca da 37 anni, a dispetto di amici di barca che sono si sposati, ma per me potrebbero esserlo anche con un alieno perchè non ho mai visto la moglie e, visto la nostra età, credo che non la vedrò mai.
Due perchè mia moglie malgrado sia stata a bordo per il 75% del tempo che ci sono stato io, di barca non le interessa nulla, ci viene e basta, non si lamenta mai; cucina benone, e con mare, da sottocoperta escono anche patate lesse. Tanto per dare un'idea nauticamente parlando, non sà fare nemmeno un nodo savoia e il resto per caduta.... e per me che mi piace navigare da solo, è come lo fossi se non altro per quanto riguarda la preparazione, conduzione , ormeggi e quant'altro di tecnico-marinaresco.
Ora m'accorgo di essere stato triplamente fortunato perchè, salvo in caso di 'buoni' maltempi, non mio sono mai legato.
Ora, il vecchio Bernardo (Moitessier)diceva che quando non ti senti più scimmia devi sbarcare.
Scimmia mi sento ancora, però i 60 tondi sono di poppa da mesi e noto che il passo a bordo, il ricordare delle inezie che prima erano automatiche, non sono più quelle di pochissimi anni fà.
Pertanto, tornando a bomba, per avere il tempo per poter constatare quando non sarò piu scimmia, ho già in animo di indossare molto più spesso la cintura di salvataggio con la cima molto corta tanto quanto basta per poter agevolmente operare in coperta e non solo per andare da poppa a prora e per non fare da banderuola una volta in acqua e non farmi spaccare la schiena dasll'acqua stessa e/o non riuscire più a risalire a bordo.
Anche se mi sentirò all'inizio ridicolo, mi legherò di notte, quando minaccerà brutto tempo quando mi sentirò anche un pò stanco senza per questo rinunciare a navigare.
Dicono che un buon marinaio lo si vede anche dal premunire il suo stare in barca, ed io onestamente sin d'ora non lo sono stato.
saluti agli AdV e....tante mgl di poppa....
Alessandro Brustoloni da bordo dell''Al Na'Ir Va'
Citazione:Nastro Azzurro ha scritto:
Nedo mi offre uno spunto per sfatare, almeno in parte una 'credenza popolare' sugli stivali. Contrariamente a quanto si crede, io stesso per anni annorum ho dato per buono tutte cio' che si diceva sulla necessita' di sfilare gli stivali nella malaugurata ipotesi di finire in acqua, gli stivali moderni di gomma sono positivi al galleggiamento anche quando entra l'acqua, anzi all'inizio che ci si trova in acqua sono fin troppo positivi ed e' oggettivamente difficile tenere un asetto verticale nuotare poi e' quasi impensabile.
Tornando agli stivali credo che la nomea di zavorre trascinafondo sia nata quando erano in quoio, questo dopo un po' di permanenza perdeva la protezione impermeabilizzande e iniziava ad assorbire acqua appesantendosi cosa che la gomma non fa, quindi non cadete nell'errore di comprare stivali esageratamente larghi per poterli sfilare rapidamente, meno spazio c'e' meno acqua imbarcheranno.
Indovinate dove ho avuto la possibilita' di verificare e imparare queste cose?
Molto bene Nastro, la dinamica positiva o negativa degli stivali in gomma pieni d'acqua non la discuto, mai provato di persona...
Mi rifaccio invece ai miei trascorsi da pallanuotista e sugli allenamenti ' speciali ' che il mio allenatore ( schulz per gli amici )
ci imponeva, per rinforzare a suo dire, la parte alta e consisteva in questo:
Due cinture di pesi da sub da 4 kg, attorno al collo, stile cartuccere alla Panchio Villa e gambe rigorosamente verticali e ferme....sostentamento di sole braccia per 10 min. con le spalle a filo....mi sono immaginato la stessa scena in una situazione di caduta in acqua con l'abbigliamento pesante che, intriso può tranquillamente avere lo stesso peso delle due cinture, gli stivali che non consentono di ' pedalare ' assumono la stessa versione delle gambe ferme ecc..ecc... concludendo, a meno di non essere nuotatori provetti la vedo davvero dura il solo rimanere con la testa fuori, dato che il giubbotto con 15 kg di spinta, aiuta solo a compensare l'aggravio di peso, figuriamoci il nuotare.
Dopo 20 sec. che ti sbracci sei già asfittico .
Straquoto in toto la tua linea, se si è soli specialmente, sempre legati. ciao.
Citazione:nedo ha scritto:
Due cinture di pesi da sub da 4 kg, attorno al collo, stile cartuccere alla Panchio Villa e gambe rigorosamente verticali e ferme....sostentamento di sole braccia per 10 min. con le spalle a filo....mi sono immaginato la stessa scena in una situazione di caduta in acqua con l'abbigliamento pesante che, intriso può tranquillamente avere lo stesso peso delle due cinture, gli stivali che non consentono di ' pedalare ' assumono la stessa versione delle gambe ferme ecc..ecc... concludendo, a meno di non essere nuotatori provetti la vedo davvero dura il solo rimanere con la testa fuori, dato che il giubbotto con 15 kg di spinta, aiuta solo a compensare l'aggravio di peso, figuriamoci il nuotare.
Dopo 20 sec. che ti sbracci sei già asfittico .
Straquoto in toto la tua linea, se si è soli specialmente, sempre legati. ciao.
Ricordo il genere di tortura
Comunque non credo sia la stessa cosa: l'acqua che inzuppa i vestiti nell'acqua non pesa, al massimo toglie galleggiabilità, ma non tira verso il basso, al contrario del piombo...
Condivido in pieno le considerazioni di Alessandro Brustoloni. Anch'io vado per mare da tanto tempo (più di venticinque anni) e ho visto i miei figli fare i primi passi sulla tuga della mia barca e poi crescere e diventare adulti. Mia moglie ha sempre condiviso questa nostra passione senza mai partecipare attivamente alla navigazione se non alle mie 'dipendenze' di skipper. Raramente ha condotto la barca, da sola non sarebbe in grado di affrontare situazioni critiche. Lo stesso per i miei figli per i quali la barca è stata una seconda casa. Forse il maschio penso che potrebbe, ma non ha mai provato e poi ormai non viene più molto spesso. Mi rendo conto che, non legandomi mai e non istruendo a dovere il mio 'equipaggio', sono stato un incosciente benché in realtà su tutto il resto sia molto, molto prudente (per tanti che conosco, decisamente troppo). In realtà fondamentalmente ho sempre confidato sulla mia presenza fisica a bordo (e per di più in perfetta efficienza) mai immaginando una situazione diversa. Non sono decisamente più un ragazzo e pertanto dovrei fare oggi ben altre considerazioni. Grazie a ADV è da ieri che ci penso insistentemente. Mi sono ripromesso di cambiare completamente atteggiamento. Ringrazio tantissimo Nastro Azzurro per la sua serietà nell'affrontare questo argomento. Le sue parole sono penetrate con forza nella mia coscienza. Grazie ancora.
Citazione:Jak ha scritto:
Citazione:nedo ha scritto:
Due cinture di pesi da sub da 4 kg, attorno al collo, stile cartuccere alla Panchio Villa e gambe rigorosamente verticali e ferme....sostentamento di sole braccia per 10 min. con le spalle a filo....mi sono immaginato la stessa scena in una situazione di caduta in acqua con l'abbigliamento pesante che, intriso può tranquillamente avere lo stesso peso delle due cinture, gli stivali che non consentono di ' pedalare ' assumono la stessa versione delle gambe ferme ecc..ecc... concludendo, a meno di non essere nuotatori provetti la vedo davvero dura il solo rimanere con la testa fuori, dato che il giubbotto con 15 kg di spinta, aiuta solo a compensare l'aggravio di peso, figuriamoci il nuotare.
Dopo 20 sec. che ti sbracci sei già asfittico .
Straquoto in toto la tua linea, se si è soli specialmente, sempre legati. ciao.
Ricordo il genere di tortura Comunque non credo sia la stessa cosa: l'acqua che inzuppa i vestiti nell'acqua non pesa, al massimo toglie galleggiabilità, ma non tira verso il basso, al contrario del piombo...
Ciao Jak, io vengo dalla vecchia scuola, all'epoca delle canottine senza protezioni ai padiglioni ...azz se son vecio !!
Siamo d'accordo sul fatto del piombo ci mancherebbe, le condizioni sono diverse però, un conto comodi in vasca, un altro conto in mare aperto alle prese con onde e corrente....la difficoltà è paragonabile se non superiore a mio avviso...l'esempio era giusto per rendere l'idea.
Un saluto collega.
Citazione:nedo ha scritto:
Ciao Jak, io vengo dalla vecchia scuola, all'epoca delle canottine senza protezioni ai padiglioni ...azz se son vecio !!
Siamo d'accordo sul fatto del piombo ci mancherebbe, le condizioni sono diverse però, un conto comodi in vasca, un altro conto in mare aperto alle prese con onde e corrente....la difficoltà è paragonabile se non superiore a mio avviso...l'esempio era giusto per rendere l'idea.
Un saluto collega.
Noi i paraorecchie li avevamo già, ma gli allenatori erano dello stesso stampo: il nostro ci prendeva a pallonata in faccia se pensava che stessimo 'facendo i bagnanti' invece che nuotare...
Siamo perfettamente d'accordo che i vestiti invernali intralcino notevolmente i movimenti nell'acqua. E se li impicciano a noi pensa a gente un po' meno abituata a nuotare...
Citazione:Jak ha scritto:
Citazione:nedo ha scritto:
Ciao Jak, io vengo dalla vecchia scuola, all'epoca delle canottine senza protezioni ai padiglioni ...azz se son vecio !!
Siamo d'accordo sul fatto del piombo ci mancherebbe, le condizioni sono diverse però, un conto comodi in vasca, un altro conto in mare aperto alle prese con onde e corrente....la difficoltà è paragonabile se non superiore a mio avviso...l'esempio era giusto per rendere l'idea.
Un saluto collega.
Noi i paraorecchie li avevamo già, ma gli allenatori erano dello stesso stampo: il nostro ci prendeva a pallonata in faccia se pensava che stessimo 'facendo i bagnanti' invece che nuotare...
Siamo perfettamente d'accordo che i vestiti invernali intralcino notevolmente i movimenti nell'acqua. E se li impicciano a noi pensa a gente un po' meno abituata a nuotare...
La filosofia è la stessa, eheheh.. duri e puri ...
A scanzo di equivoci tornando a bomba sulla sicurezza, eccoti il mio faccione, ripreso giusto giusto domenica scorsa dall'amico e guru Ugolino....
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Per uno come me che spera un giorno di diventare armatore (oddio che parolona!) leggere questi interventi è stato utilissimo. Complimenti per le considerazioni e i consigli scritti. Dovrò tenere a mente sempre quanto sia importante curarsi con serietà della sicurezza in mare.