I Forum di Amici della Vela

Versione completa: sigillatura deriva + coppercoat
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Skype sul telefono non ce l'ho...magari domandi, anche se credo di aver capito. Altro dubbio ce l'ho sul teflon, anche perché credo che le infiltrazioni provengano proprio dai filetti ora che mi ci hai fatto riflettere: il teflon va messo anche sul primo dado, giusto??
E se con una chiave dinamometra dovessi rendermi conto che sono semplicemente molli i dadi ? In tal caso mi converrebbe non toccare nulla e serrarli soltanto (magari mettendo, non so ancora convinto come ) del nastro al teflon?
La coppercoat non ha comunque proprietà impermeabilizzanti?
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Skype sul telefono non ce l'ho...magari domandi, anche se credo di aver capito. Altro dubbio ce l'ho sul teflon, anche perché credo che le infiltrazioni provengano proprio dai filetti ora che mi ci hai fatto riflettere: il teflon va messo anche sul primo dado, giusto??
E se con una chiave dinamometra dovessi rendermi conto che sono semplicemente molli i dadi ? In tal caso mi converrebbe non toccare nulla e serrarli soltanto (magari mettendo, non so ancora convinto come ) del nastro al teflon?
La coppercoat non ha comunque proprietà impermeabilizzanti?
...certo sotto il primo dado in basso tipo oring tra barra filettata e scafo e arrotolato verso l'alto, fa anche da frenafiletti contro lo svitamento involontario... non temere di smontarlo, e' uno solo gli altri dadi bassi li sviti leggermente e li ristringi subito rispettando il rapporto di serraggio che ti indica la casa....uno per uno incrociati, devono lavorare tutti in uguale sforzo
...
Da bavaria e concessionari non sono riuscito a conoscere nemmeno il rake dell'albero.....figuriamoci se riesco a scoprire i rapporti di serraggio. Uff....la vedo dura!
Si si....le ho sentite tutte.....intanto dai un colpo di telefono a Zerbinati.....mollare bullone e poi ritirare....si si cosi' di sicuro ne entra di piu' di acqua in quanto rompi il sigillante esistentt....teflon...si certo ottima l'idea di far si che l'acqua si fermi nel laminato....tirare con la dinamometrica...cosi' rompi tutte le sigillature....si si ne ho sentite tante qui...ma ascoltare non me che sono un idiota ma ascolatre Mantonel no?Io non occherei nulla....o togli sto kazzartola di un bulbo o tutto il resto e' roba da dilettanti allo sbaraglio.
Ma qualcuno almeno risponde alla mia domanda sul coppercoat? Non è che passando questa epossidica sigillo e risolvo il problema comunque?
Attenzione, ferma un attimo.
Anch'io ho lo stesso problema di leggerissima infiltrazione sui progionieri.
Ho un Bavaria 34 del 2001.
L'infiltrazione è visibile solo dalle righine di ruggine che corrono per pochi centimetri in sentina.
Niente acqua in sentina.
Ho sentio altri che hanno Bavaria con lo stesso problema.
Possiamo trovare uma soluzione per tutti??

Cortesemente evitate inutili battutine sui Bavaria, cerchiamo di fare una discussione costruttiva per coloro che hanno questo problema. Grassie!Big Grin
Citazione:Giorgio ha scritto:
Giò, a sentir parlare di ettere nastro di teflon sulle filettature i è venuto in mente un io amico idraulico che mi ha detto di usare sempre e solo la cara vecchia stoppa perchè( se messa bene e se entra un poco di acqua, tende a gonfiarsi e a quel punto la giunzione rimane proprio stagna'.
Mi senbrava un ragionamento serio.
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Ma qualcuno almeno risponde alla mia domanda sul coppercoat? Non è che passando questa epossidica sigillo e risolvo il problema comunque?
Mai usato il coppercoat!!! per cui, spiacente, ma non so risponderti, seguirei il consiglio del buon Giorgio, chiedi al bravo Zerbinati, certamente ti sapra' rispondere con competenza e garbo; da parte mia sarei interessatissimo sapere che ne pensa Zerbinati circa quelle famose scuole di pensiero riguardo la delaminazione che mi creano verie...perplessita'?
E chiaro, comunque, che il rimuovere il bulbo sarebbe risolutivo anche per isolare la sezione interna dei fori,come accennato, ma lo ritengo eccessivo, parlando di leggera trafilazione, in considerazione dei costi a cui si andrebbe incontro, e finche' non si decidesse di rimuoverlo del tutto, interverrei come detto, senza staccare, ripeto, del tutto il bulbo; ho parlato di teflon se la barca fosse in acqua e si volesse rimediare momentaneamente al problema
Per quanto concerne le informazioni tecniche (...newton), ripeto, chiama l'ufficio tecnico di ALBATROS, poi saprai informarci, per quanto ne so un 40 dovrebbe avere 250 mewton non so un 45.
il problema non è soltanto dai bavaria ma di quasi tutte le barche! questo è quanto mi ha riferito un mio caro amico che ne capisce anni luce più di me. il mio dubbio , ora , è il seguente: se rifaccio il lavoro da capo , fatto per bene e tirando giù la pinna, chi mi assicura che una volta messa la barca in acqua non mi ritrovo con lo stesso problema?
per questo motivo volevo trovare una soluzione aggiuntiva a quella attuale in modo da non peggiorare addirittura lo stato delle cose
...chi mi assicura che una volta messa la barca in acqua non mi ritrovo con lo stesso problema?...
Te lo dovrebbe assicurare la competenza e la professionalita' di chi te lo esegue e poi, non dimenticarti gli eccellenti consigli di Cobau ing Marco (leggi su bolina), chiedi preventivo, garanzia scritta e se sono assicurati per qualsiasi altra evenienza, visto cosa si sente in giro!!!
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Ma qualcuno almeno risponde alla mia domanda sul coppercoat? Non è che passando questa epossidica sigillo e risolvo il problema comunque?
No il problema non lo risolvi perchè il coppercoat è un elemento rigido e nell'attaccatura bulbo/carena c'è movimento e si creerà una lesione che fa passare l'acqua, per questo c'è bisogno che li ci sia un sigillante sovraverniciabile che compensi il movimento e che non lasci passare l'acqua.

Se si tratta di provare a serrare un bullone nessun problema ma l'operazione di distacco sigillatura e riserraggio dei bulloni non lo farei fare al primo cantiere che ti capita, in genere non sanno nemmeno cosa dovrebbero fare ed il montaggio di un bulbo richiede conoscenze tecniche particolari.

Comunque ritengo che sia difficile che possa mancare del sigillante sotto quel bullone perchè in genere ne viene messo in eccesso e se entra acqua credo sia un problema diverso, una lesione o una crepa ecc
Se si tratta di provare a serrare un bullone nessun problema ma l'operazione di distacco sigillatura e riserraggio dei bulloni non lo farei fare al primo cantiere che ti capita, [/quote]

Condivido in pieno per il cantiere e per il non staccare del tutto il bulbo
Citazione:TestaCuore ha scritto:
il problema non è soltanto dai bavaria ma di quasi tutte le barche! questo è quanto mi ha riferito un mio caro amico che ne capisce anni luce più di me. il mio dubbio , ora , è il seguente: se rifaccio il lavoro da capo , fatto per bene e tirando giù la pinna, chi mi assicura che una volta messa la barca in acqua non mi ritrovo con lo stesso problema?
per questo motivo volevo trovare una soluzione aggiuntiva a quella attuale in modo da non peggiorare addirittura lo stato delle cose

Personalmente non toccherei nulla....non tirerei bulloni non andrei a tampinare nulla che peggiori la situazione....come hai detto....tutte son cosi'....o quasi tutte.Potrebbe essere anche solo condensa.Lascia perdere.....e soffri in silenzioBig GrinBig GrinBig Grin
credo che farò così:
porterò a zero chiglia e carena per fare trattamento antiruggine e coppercoat. toglierò quel cordolo che c'è attualmente in sika o simile e ripasserò del sica lungo tutto l'attacco tra pinna e scafo, cercando di premere con il dito creando un cordolo abbastanza uniforme.
Dopo un giorno vedrò se è il caso di fare un ulteriore passata.
poi farò il trattamento con 5 mani di interprotect e poi coppercoat.
Dopodicché andrò in acqua e se dovessi vedere che il problema persiste, l'anno prossimo valuterò eventualmente di alare nuovamente la barca, sbullonare a dove entra acqua, togliere le piastre d'acciaio che ci sono sotto. togliere la resina che c'è ora e fare un pappone di sika al suo posto.

che ne dite?
grazie a tutti per il contributo fornito ;-)
Non risolvereste nulla perché per bonificare dovreste modificare sia scafo che prigionieri pinn aper eliminare le flessioni.

Il sika o sigillanti tipo il 3M sono l'ovvio e unico ripiego.

Scud
Quel bulbo li' o lo smonti o lo smonti......che nemmeno con a pipi' di una vergine senno' lo sistemi.
Citazione:skippereli ha scritto:
Citazione:TestaCuore ha scritto:
E fuori dall'acqua?

... riguardo i prigionieri fa lo stesso con nastro teflon o con loctite 55 sigillaraccordi, con la sola accortezza di tenere la barca leggermente sospesa con le fasce.
- BARCA sospesa, bulbo sostenuto con 2 crik di auto alzate al massimo
- mollare leggermente dadi chiglia, e mollando i leggermente i 2 crik, non fracendo certo uscire i prigionieri dallo scafo, per evitare probremi di allineamento.
-vicino attaccatura bulbo scafo rimuovere antivegetativa fino a gel coat per 7cm su bulbo e 7 cm sullo scafo
-rimuovere vecchio sikaflex in profondita',
-pulire molto bene con acetone (attenzione... l'adesione del sicaflex dipendera' da quanto bene hai pulito);
-delimitare la fessura aperta stendendo carta da carrozzieri al limite tra scafo e chiglie e tra chiglia e scafo,
inserire sicaflex 292 (o 52oo della 3M )premendolo nella fessura precedentemente aperta;
il giorno dopo,
-rimuovere carta da carrozziere e con ovatta imbevuta di acetone, pulire gel coat in corrispondenza, vicino, non sopra, sikaflex292 posto il giorno pima, poi ridelimitando con carta da carrozziere ad una ulteriore distanza di 2cm, reinserire del nuovo sicaflex 292 premendolo sul vecchio cordolo di sikaflex 292 e sbavamdolo leggermente a coprire i 2cm lasciati scoperti dalla carta da carrozzieri;
-dopo 1 giorni rimuovere carta da carrozzieri, ripulire bene con acetone poi ridelimitando con carta da carrozziere ulteriori 5 cm sia su bulbo che su scafo.serrare i primi prigionieri con chiave dinamometrica 250N, ristuccare con sicaflex con un cordolo spesso centrale e due da ambo i lati raccordandolo sopra e sotto,
-il giorno dopo serrare secondi dadi con i frena filetti medio, o teflon, sempre con chiave dinamometrica 250N b) e rialzare e due crik, rimuovere fasce.
Ricorda che volendo e potendo spendere ed essere piu'... esiste la possibilita di controlli sua sullo scafo che sulle barre filettate.....controllo termografico, ulrasuoni,... da cone ti esprimi credo non sia il caso!!!!!!!
-Qundo sara' in acqua fa queste prove (dopo sver pulito ed asciugato bene la sentina)
-navigazione solo motore, fa due/tre 360 velocemente a dx e poi a sx controllando dall'interno i prigionieri
- bolina impegnativa, cerca di sbattere la prua un po' e sbandare la barca sia a dx che a sx.

Questa procedura deve averla elaborata un malato di mente!Big Grin
A parte il fatto che dover lasciare la barca appesa alla gru diversi giorni e bloccare tutto il cantiere non so cosa possa venire a costare.....il lavoro mi sembra piuttosto empirico!
E' anche vero che smontare un bulbo per una quasi impercettibile trafilatura in un solo prigioniero.....magari è una scocciatura.
A me è capitato solo una volta è ho fatto cosi;
Barca sull'invaso e bulbo ben appoggiato a terra.
Levato dado del prigioniero.
Svitato perno.
Riempito foro di sica.
Riavvitato prigioniero e serrato dado.
In 20 minuti ho fatto tutto e non ha mai piu trafilato!

Come dice un mio caro amico:
'tutto sommato è una barca.....non è una macchina per fare la TAC'
La procedura di Estrovelico è ottima, con i Beneteau sarebbe ancora più facile perchè anzichè usare i prigionieri con i dadi usa le viti quindi quando le sviti verrebbero fuori senza stare a svitare il prigioniero con il doppio dado che magari è stato anche bloccato con serrafiletti o grippato
In pratica dite di svitare il prigioniero? sicuri che verrebbe via facile? Ed il pappone di resina che c'è lo lascio dov'è? Riempio di sika, riavvito il prigioniero, rimetto la piastra e serro il dado?
Ho capito bene?
Ciao riccardo, vedo che è un lavoraccio la coppercoat. Sicuro che ti conviene?
Marco
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