Citazione:TestaCuore ha scritto:
Secondo me basterebbe usare tutti un approccio diverso
....scusate se infierisco!
... rispetto e garbo reciproco ma...il mondo e' bello perche' vario... dai lasciamo perdere.
[quote]kermit ha scritto:
Torno sul tema con una domanda per Luca, mi sorprende che dopo la zeppatura, sigillatura e retinatura rimanga tanto spessore anche dopo aver poggiato tutto il peso della barca sulla chiglia e tirato i bulloni.
Ho sempre pensato che il meglio che si possa fare tra una deriva e uno scafo è avere la massima rigidità tra le due parti addirittura creando della scasse apposite di giunzione (in alcune barche ci sono), allora perchè avere uno spazio del genere?
Domanda, se così fosse è corretto mantenere un tale cuscinetto che in futuro risenta delle oscillazioni del bulbo che non ha rigidità con lo scafo?
Marcello,
piacere in risentirti...dopo tanto tempo!!
Il giunto iniziale a collante fresco, quanto più perfettamente livellato sulla sezione del bulbo, ha un ritiro percentuale anche verificabile su schede del produttore da prodotto a prodotto, e naturalmente ritira qualche millimetro.
Quando reticolato e asciutto il Sika 292 ottiene una consistenza elastica, ma molto dura. Di fatto, su superfici di una pinna media, il giunto si riduce a una vera e propria 'suola di scarpa'!!!
Tira i dadi e contenuto nell'incasso/recesso della stampata (se previsto), o non potendo espandersi oltre un certo limite essendo asciutto, si comprime verso i perni e sarà ridotto di qualche millimetro in più.
quel poco che resta a vista, libero tra pinna e scafo, mantiene una consistenza elastica perchè libero e non compresso. Il giunto per la natura del collante altamente viscoso e duro quando asciutto, unito alla compressione di serraggio offre la migliore resa appunto come 'giunto' tra due materiali che reagiscono verso le sollecitazioni in maniera differente.
Un bulbo secondo questo principio condiviso o meno, io lo considero ben montato quando ha un giunto sotto serraggio per lo meno di almeno 6mm.
Un bulbo attacato nel vero senso della parola allo scafo, quando svolge la sua funzione di raddrizzamento inevitabilmente si 'punterà' nella sua porzione sottovento sotto la 'pancia' dello scafo facendola flettere e da questo risultato,in mancanza di giunto, probabili vie d'acqua dai perni verrano su negli anni!!
Un giunto consistente non solo salva da vie d'acqua, ma alleggerisce gli sforzi e le flessioni allo scafo nell'area di accoppiamento della deriva.
Principio non valido per scafi in legno!! mi raccomando!!
Tanto vi dovevo,
Saluti cari a tutti
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Scusa....intendevo il sika. Sostituisci il primo CC con sika
Il vecchio Sika l'ho tolto con un coltello/cutter tagliente ed appuntito, tagliando e raschiando.
Grazie Luca falegname per le spiegazioni
Ricordi se c'era un leggero solco o fessura tra lama e scafo come sostiene luca? Secondo me dovrebbe esserci? Con il senno di poi useresti una fresa come ha suggerito luca?
Comunque domani alo e le previsioni danno nei prossimi 15 giorni sempre pioggia e schiarite! Non è il massimo per stendere la CC!
Consigli per quest'altro intoppo?
Grazie a Marcello ( Kermit ), Alessio (the prince) e Testacuore per essere riusciti a resuscitare un 3d interessantissimo , accoltellato gravemente da baruffe evitabili.
E' normale esporre le proprie idee, è normale che possano essere differenti da altre, non è gradito che l'antagonista venga tacciato di poca competenza.
Senza entrare nel merito delle argomentazioni ( che ognuno può valutare per logicità, esposizione, chiarezza ) devo comunque dire che non considero politically correct dare giudizi sul conto di qualcuno che si presenta con nome e cognome, dal fortino di un profilo anonimo.
Anch'io , come Testacuore, mi auguro un approccio diverso.
Mi sa che Giorgio davvero non e' piu' gradito....io glielo avevo detto.
Evito di dire la mia su qualche commento che considero un po ipocrita, perchè mi sembra che nessuno abbia detto che Lucafalegname sia un incompetente...anzi casomai leggendo quello che ha scritto nei mie riguardi mi sembra sia successo il contrario....percui lasciando da parte questi 'accoltellamenti gravi' ho una domanda da fare.
Ma se tra bulbo e scafo viene lasciato un cosi grande spessore di sigillante.....quando per effetto del raddrizzamento ci saranno flessioni, quali parti andranno a lavorare?
Dato che bulbo e relativi perni filettati sono un blocco unico, e che i perni attraversano lo scafo....non credi che flettendo il bulbo esso fletta insieme a tutti i perni lavorando sui fori dello scafo? Col risultato immaginabile?
Comunque in linea di massima sono daccordo col tuo principio, che non è una scoperta scentifica da premio nobel, è abbastanza ovvio, però 12 mm di sigillante, senza offesa ma forse hai un po esagerato.
Secondo me non è proprio una cavolata , perché potrebbero essere delle smussature volute dal costruttore...le cosiddette tolleranze. Infatti, se fossero perfettamente attaccati ( cosa tra l'altro impossibile da ottenere perché dovrei 'tagliare' vtr e lama con il laser per farli com baciare perfettamente tra loro ) al minimo movimento che sempre c'è tra lama e scafo creerebbe delle spaccature sui bordi.
Comunque, a breve vi saprò dire con foto; )
P.s.: non diciamo cavolate su chi è grdito o meno perché diciamo delle falsità e buttiamo benzina sul fuoco!
Citazione:Repair ha scritto:
Mi sa che Giorgio davvero non e' piu' gradito....io glielo avevo detto.
Invece ti sbagli e non è così, Giorgio è gradito e come molti di noi ha la sua esuberanza dettata anche da una certa competenza.
Io dico che se la può permettere in quanto ne sa abbastanza a differenza di chi non sa una fava ma pontifica lo stesso, anche se a volte gli sfugge il dito sul grilletto e parte il colpo.
Io d'altra parte non sono da meno e spesso non ci vado tenero, sono spigolature di carattere comprenderle ed è solo una questione d'intelligenza da parte dell'interlocutore, d'altra parte il grande Capo Estigazzi raccomanda sempre di dire quello che pensi
Citazione:Estrovelico ha scritto:
Evito di dire la mia su qualche commento che considero un po ipocrita, perchè mi sembra che nessuno abbia detto che Lucafalegname sia un incompetente...anzi casomai leggendo quello che ha scritto nei mie riguardi mi sembra sia successo il contrario....percui lasciando da parte questi 'accoltellamenti gravi' ho una domanda da fare.
Ma se tra bulbo e scafo viene lasciato un cosi grande spessore di sigillante.....quando per effetto del raddrizzamento ci saranno flessioni, quali parti andranno a lavorare?
Dato che bulbo e relativi perni filettati sono un blocco unico, e che i perni attraversano lo scafo....non credi che flettendo il bulbo esso fletta insieme a tutti i perni lavorando sui fori dello scafo? Col risultato immaginabile?
Comunque in linea di massima sono daccordo col tuo principio, che non è una scoperta scentifica da premio nobel, è abbastanza ovvio, però 12 mm di sigillante, senza offesa ma forse hai un po esagerato.
Si penso anch'io come dici tu, mediando le cose viene fuori la cosa giusta, 12 mm sembravano tanti anche a me, magari in qualche punto non particalarmente preciso dello stampo, ma sono certo che per la maggior parte della superficie di contatto si arrivi a quasi a 'zero'.
Per Riccardo il vecchio Sika l'ho tolto finchè potevo ma più di tanto nella fessura non arrivi cioè, come ho detto sopra, il bulbo con lo scafo sono quasi a contatto, cioè il mio è un beneteau... sul bavarius ho sentito che spesso gli operai si dimentica il panino della merenda nella fessura e poi il bulbo fa acqua al sapore di prosciutto...
Citazione:Estrovelico ha scritto:
Evito di dire la mia su qualche commento che considero un po ipocrita, perchè mi sembra che nessuno abbia detto che Lucafalegname sia un incompetente...anzi casomai leggendo quello che ha scritto nei mie riguardi mi sembra sia successo il contrario....percui lasciando da parte questi 'accoltellamenti gravi' ho una domanda da fare.
Ma se tra bulbo e scafo viene lasciato un cosi grande spessore di sigillante.....quando per effetto del raddrizzamento ci saranno flessioni, quali parti andranno a lavorare?
Dato che bulbo e relativi perni filettati sono un blocco unico, e che i perni attraversano lo scafo....non credi che flettendo il bulbo esso fletta insieme a tutti i perni lavorando sui fori dello scafo? Col risultato immaginabile?
Comunque in linea di massima sono daccordo col tuo principio, che non è una scoperta scentifica da premio nobel, è abbastanza ovvio, però 12 mm di sigillante, senza offesa ma forse hai un po esagerato.
A priori grazie per aver riportato il conraddittorio sul lato tecnico e non su quello dell'ego.
L'evidenziato in rosso è esemplificativo di cos'è che provoca astio : Dare dell'ipocrita a qualcuno senza neanche indicare a chi è indirizzato e a cosa è riferito.
E' riferito al discorso utente in chiaro/utente anonimo? Lo dici esplicitamente, e io ti rispondo che è una mia opinione e finisce lì, amici come prima.
E' altro? Lo dici e ricevi risposta.
Altrimenti chicchessia si sente in diritto di risponderti con eguale astio. E non va bene.
P.S. Non esistono graditi e non graditi.
Giorgio è un'ottima persona e graditissimo , se riesce a tenere a freno il fanciullino che è in lui
Per quanto riguarda il discorso tecnico, qui serve un ingegnere navale per computare forze, tolleranze, elasticità di materiali diversi.... non la vedo risolvibile empiricamente con 'un po' di più un po' di meno'.... misera opinione di uno che non ci capisce niente ...
Citazione:TestaCuore ha scritto:
che io ricordi, sulla mia c'è un leggero solco tra scafo e pinna, dal quale trasborda un cordolino di sika. ora che porterò a zero tutto faccio due foto...così parlaimo su cose concrete!
a tra qualche giorno!
Anche sulla mia tra scafo e lama c'è un cordone in sika da 4 mm circa che corre in un leggero solco a chiudere l'attacco.
Vabbè comunque la lotta non è per il millimetro piu e il millimetro meno.....chi fa questo lavoro sa bene che non c'è una barca uguale all'altra e non c'è un accoppiamento scafo bulbo uguale all'altro, e ogni volta bisogna usare una misura diversa e tanto buon senso.
Ricordo amche che sono nate prima le barche dei sigillanti poliuretanici, eppure i bulbi si sono sempre montati senza problemi, serrandoli bene contro lo scafo, tantè che molte barche datate sono ancora davanti ai nostri occhi e di fare acqua non si sognano nemmeno lontanamente!
Mi dispiace per la solita baruffa che nasce quando piu di un cosidetto 'esperto' interviene per dire la sua, questo succede anche perchè si ha sempre la necessità di dimostrare al mondo di essere bravi e capaci, e il fatto di considerarsi dei fenomeni fa si che il proprio ego scricchioli non appena qualcuno mette in discussione la nostra 'bravura'... cosi ci si ritrova sempre a dire 'io qui' , 'io la', 'io su', 'io giu'....insomma, il classico; 'Lei non sa chi sono io'!
Ed è un peccato.
Ecco le foto senza pulirla...da notare come ha maantenuto l'av....soprattutto quella dell'elica
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Togliendo il primo strato di sika è uscita una bordatura di una resina credo esposidica e molto dura.
Limando quella sorta di resina giallastra sembra tutto ben combaciante...anche se si intravedono delle crepe per via della ruggine che si è creata sotto. Credo che il problema lo ho quando è inverno perchè secondo me la ghisa e la resina si contraggono in maniera diversa causando infilatrazioni. In un altor punto, invece, c'era ancora dell'acqua che colava, segno che da li è entrata. ora eliminerò questo cordolo )che è frutto della trasbordatura avvenuta quando hanno serrato la lama con lo scafo), farò il trattamento antiruggine portando a zero la lama, pulendo con acetone e subito facendo una prima mano di resina epossidica per 'sigillare' ed evitare l'insorgere dell'ossidazione. poi passerò 5 mani di interprotect e poi metterò del sika intorno a tutta l'attaccatura.
Quello che c'era comunque non era sika ma un prodotto molto più molle e scadente..quasi di sola finitura!
che ne dite?
Cosa ne diciamo?
Secondo me, dopo tutti i consigli che hai ricevuto, se ancora sei convinto che una spennellata di epossidica da fuori e un cordolino di sica possa fermare l'acqua, sei un ottimista.....e da un lato è anche un ottina qualità!
Ascolta, suggerimenti sul da farsi senza potersi rendere conto dal vivo di quale sia effettivamente l'entità del problema, non è molto sensato dartene, percui, dato che avrai la barca in cantiere, vedi se puoi rivolgerti a qualcuno che sappia il fatto suo e possa indicarti cosa fare.
Io posso solo dirti cosa farei se la barca fosse la mia.....e cioè sfilerei in bulbo e rifarei la sigillatura!
Tra l'atro non serve nemmeno sfilarlo totalmente ma basterebbe allentare i dadi e calarlo un po di quel tanto che basta per pulire le due superfici e risigillare.
Se vuoi posso anche spiegarti come fare nel dettaglio, ma tanto è un lavoro che comunque vada dovresti fare con qualcuno che abbia un minimo di esperienza, anche se non è un lavoro complicato come sembra.
La pippa piu grossa è che per sicurezza sarebbe meglio disalberare la barca!
Tornando indietro sul discorso delle sigillature dei bulbi....una curiosità...
sapete come venivano sigillati i bulbi nel famoso cantiere Comar?
con uno stucco composto da resina poliestere e polvere di amianto.
Buttavano resina e polvere nella impastatrice e poi via.....ne usciva un pappone nero che molti dei proprietari dei Comet conosceranno, dato che con questo attaccavano sia coperta che controstampo, oltre a tutto quello che serviva incollare!
Quindi, per il bulbo, pappone poliestere ...stringere bene i dadi, e via andare! Eppure navigano da 40 anni senza nemmeno troppi problemi!