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Versione completa: Scheda elettronica Volvo Penta
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Anche se la scheda è 'morta', giusto a titolo di curiosità, si può ancora utilizzare per fare delle misure interessanti come leggere fra i pin 10 e 7 la serie R1+R2 (a meno del diodo D1) , mentre, fra i pin 7 e 5 si può leggere il valore di R1 a meno della ginzione B-E, oppure si puo testare la bontà della giunzione C-E del transistore fra i pin 10 e 5...
Per queste misure non basta il tester, ma ripeto, sono a disposizione a fornire una caratterizzazione 'quasi'completa' se mi fate avere la scheda Wink... chiaramente a fine lavoro la restituirei al legittimo proprietario
Buongiorno a tutti!!SmileSmileSmileSmile
L'appetito vien mangiando! Allora, visto la 'unità elettromagnete' di AdryGS35, altra domanda: ci sono i faston di collegamento che corrispondono (anche come indicazioni incise sulla carcassa)ai collegamenti positivo, negativo e '61' del generatore sul 'nord' dello schema. I sette conduttori tagliati corrispondono alla piedinatura del 'sud' dello schema. Ma i cinque fili colorati ancora uniti al secondo connettore, a cosa corrispondono? Boh?
BV Federico
Si tratta del collegamento per display allarmi extra cosi' come si vede in questi schemi:

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si tratta del connettore numerato '5' cui fa capo un gruppo di 5 fili (infatti la linea che lo congiunge alla scheda e' marcata '5/' che sta ad indicare un fascio di 5 conduttori). A cosa si colleghi ciascun filo non lo so ma credo che si possa ricavare per semplice 'battitura' con un tester dalla scheda guasta a disposizione.
OK. Dovrebbe essere semplice: 3 spie, il cicalino con comune... dovrebbe fare 5 conduttori. Ma l'importante era capire che non ci fossero altri 'comandi' in giro, che sarebbe stato problematico. Grazie: è meglio di wikipedia, si fa la domanda e non è neanche necessario cercare!!!Big GrinBig GrinBig Grin
Buonvento! Federico
Ciao Andrea, la scheda è guasta ma non ricordo esattamente che guasto ha. E' andata così: due anni fa ho deciso di cambiare la scheda allarmi del mio Volvo 2030 perchè non funzionava più il test delle spie, ne ho comprata una nuova ed ho fatto il lavoro da me, unico problema il connettore dei 7 fili era ridotto male per le ossidazioni ed ho dovuto amputare (l'altro connettore a 5 fili non è utilizzato). Tutto ok, ma durante la crociera in Croazia si incollano i contatti del blocchetto chiave avviamento causando la bruciatura del motorino d'avviamento, per cui rientro a vela e faccio intervenire l'elettrauto 'di fiducia'. Quando costui termina il lavoro (io nel frattempo ero in Grecia su barca di amici) chiave e starter sono nuovi e funzionano, il quadretto spie non più: mi ha detto di aver penato nel seguire e capire un filo non a schema, di non fare i lavori da me ma di farli fare a chi è competente, lui il quadretto spie non l'ha toccato... Va bè, ho tolto la scheda nuova non funzionante - avrà due mesi di mare si e no - ed ho rimesso la precedente che non fa i test.
Quindi la scheda delle foto è quasi nuova, non ricordo il guasto (che potrebbe essere stato causato da pasticci dell'elettrauto), e non ho problemi ad inviartela, anzi sarei proprio contento se si riuscisse a tirare fuori un qualcosa di utile a tutti alla faccia dei ricambi Volvo.
Fammi sapere il tuo indirizzo.
BV
Ragazzi, un momento! Negli schemi che state producendo vedo 3 luci spia, non è che vi state dimenticando la quarta, quella delle candelette di preriscaldamento? Se vogliamo fare un ricambio alternativo alla Volvo bisogna farlo completo.
BV
Per AdryGS3: no problem! nello schema la quarta spia c'è sempre ma è praticamente indipendente, con sue linee di alimentazione e di massa. Non avendo le candelette sul mio motore, anche il pannello strumenti non ha alcuna segnalazione in merito. In pratica è come se non esistesse la quarta spia pur essendo compresa nel blocchetto. A livello di costruzione l'ho sempre prevista. Al più si potrebbe vedere come far fare il test anche a quella lampadina che ha negativo e positivo separato dal resto del circuito. Credo perchè in questo caso alle candelette s'interrompe il positivo?
Per Andomast: ok, ho acquistato i pezzi che mi mancavano e ho iniziato a montare su una basetta millefori. Credo che comunque metterò i due diodi perchè, se non danno fastidio, mi danno la sicurezza di fare il test. Infatti non ho capito come facciano ad inserirsi all'accensione senza una sola massa portata in parallelo al pulsante di test. Ma ripeto, IO non ho capito e dovrò vedere sul campo come cammina la scatoletta magica. Al massimo si lasciano due buchini vuoti!
Buonvento a tutti!
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Al più si potrebbe vedere come far fare il test anche a quella lampadina che ha negativo e positivo separato dal resto del circuito. Credo perchè in questo caso alle candelette s'interrompe il positivo?
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Si, un relay, comandato dalla chiave d'accensione, interrompe il positivo che va alle candelette dal cui morsetto parte un filo che (con varie peripezie) arriva al terminale 2 della scheda.
Fare un test di questa lampada e' difficile perche' trova in parallelo le candelette che hanno una resistenza piuttosto bassa e sarebbe necessaria una corrente importante, lo lascerei cosi' come e'. La sola possibilita' che vedo per farlo sarebbe di inserire un circuitino (relay, transistor, integrato ?) che stacchi il terminale della lampadina che va al negativo (terminale 9 della scheda proposta) e lo porti al positivo, si testano insieme la lampadina e la presenza di almeno una candeletta non interrotta.
Citazione:Nanni64 ha scritto:
Ragazzi non ci capisco una fava ma mi sto esaltando lo stesso.....Siete unici!!!!
idem...propongo l'istituzione di una sezione super-tecnica Big GrinBig GrinBig Grin
Federico il ritorno di massa è garantito attraverso il pin1. Come ti dicevo, a motore spento (ma quadro elettrico acceso) le tre spie hanno un pin collegato al positivo teamite D1, e uno a massa in questo modo:
1) la spia della BAT è collegata direttamente al pin 1
2) la spia H2O è collegata a massa tramite il diodo D3 (sempre pin1)
3) la spia dell'olio è collegata a massa tramite il sensore 'press OIL'(switch).

Ora è importante comprendere che A MOTORE FERMO l'alternatore NON gira (mi pare ovvioBig Grin) in questa condizione il PIN61 dell'alternatore (che si collega al pin1 della scheda) dell'alternatore è a 0V.
In questa condizione le spie H2O e BAT si accendono... la spia dell'acqua dovrebbe essere leggermente più 'fioca' per via del D3 in serie sul ramo negativo.

Quando esegui lo start e quondi il motore è in moto, l'alternatore gira (uau!!Big Grin) e il potenziale del pin 61 si porta a B+ (o se vuoi alla stessa tensione del positivo). In questa condizione si spengono H20 e BAT.... appena sale la pressione dell'olio si spegne la spia della pressione dell'oilio e si zittisce anche il cicalino....
OK. Ovviamente a secco (senza motore ed annessi) non riuscivo a vedere il funzionamento solo dallo schema. Ora che me lo hai spiegato diventa della serie 'ovvio, no?' CoolCoolCool. Buono!
Federico
Ok ora si vede meglio. Dunque, come gia'detto da altri quella nera e' una resina protettiva usata generalmente per isolare bobine e trasformatori. Assolutamente inespugnabile a meno di usare sostanze chimiche pericolose, quindi lasciamo perdere. Riguardo il pcb, pensavo di buttare giu qualcosa domenica. Se mi date le dimensioni della scatola cerco di farlo piu' o meno uguale.
Ok ora si vede meglio. Dunque, come gia'detto da altri quella nera e' una resina protettiva usata generalmente per isolare bobine e trasformatori. Assolutamente inespugnabile a meno di usare sostanze chimiche pericolose, quindi lasciamo perdere. Riguardo il pcb, pensavo di buttare giu qualcosa domenica. Se mi date le dimensioni della scatola cerco di farlo piu' o meno uguale.
Salve e buona domenica!
Ho recuperato alla meglio le dimensioni del case della 'unità elettromagnetica' usando le foto di AdryGS35. Usando Photoshop e sapendo che i connettori faston misurano 6,3 mm ho estrapolato le dimensioni. Ovviamente nulla potrà sostituire un bel rilievo sull'originale ma credo che per iniziare possa bastare. Sempre con lo stesso sistema ritengo di poter dire che le lampadine usate abbiano un diametro di 8 mm, cosicchè il diametro esterno possa essere di 10 mm. Sono ovviamente tutte stime. La conclusione è che la PCB debba avere all'incirca le dimensioni di 62 x 28 mm. Non è molto ma dovrebbe essere compatibile con il limitato numero di componenti necessari (un transistor, 2 resistenze e 9 fra diodi e zener). Le parti più ingombranti saranno i portalampade che penso di montare a sbalzo sulla parte nord del PCB. A sud ci sono i 5 faston dell'alimentazione e del contatto 61. Il resto dei contatti, costituito da cavetti che confluiscono in un connettore non dovrebbe infastidire più di tanto, potendo partire (il cavetto) da qualsiasi parte del PCB. Tutto il contenitore esterno credo che possa essere 'interpretato con un paio di squadrette che possano assicurare due fori di supporto del tutto. Ovviamente una scatoletta di alluminio di acconce misure sarebbe molto più elegante Big GrinBig Grin
Allego anche l'ultima elaborazione dello schema.
Buonvento e buona elezione a tutti!
Federico


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Dunque, come promesso eccomi qua con il CS. Purtroppo ho iniziato a farlo prima del post dove si evincevano le dimensioni per cui è venuto un pò più grande per via del fatto che ho voluto abbondare con lo spessore delle piste(in caso di ossidazioni e varie mantengono meglio la conduzione e non rischiano di interrompersi).
Ho posizionato tutti i contatti in basso, su una unica riga, numerandoli, spero si veda.
Le lampadine andranno attaccate ai poli LP1, LP2, etc...
Vi allego le immagini, spero che i colori usati dal CAd si vedano bene.
I file sono 3:
1. Il disegno comprensivo della parte rame e di quella serigrafica dei componenti
2. Solo la parte rame
3. Solo la parte serigrafia
In questo modo le eventuali sovrapposizioni si possono risolvere e si leggono tutti i componenti.

Allegato: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Volvo penta panel_man.pdf 32,59 KB

Allegato: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Volvo penta panel_man-rame_rear.pdf 15,43 KB

Allegato: Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .Volvo penta panel_man-ser_front.pdf 18,63 KB
Alcune pensate per la realizzazione:
visto che non siamo la Volvo, non possiamo riprodurre esattamente la scatoletta originale e poi non avrebbe senso dannarsi per questo quindi, suggerirei di usare una normale scatola stagna per collegamenti elettrici dalla quale far uscire tutti i fili.
Quelli di alimentazione e di connessione ai sensori, cicalini, etc... li ragggrupperemo in un connettore (possibilmente a tenuta stagna) con faston o simili. Le lampade invece, possiamo raggrupparle in un altro connettore( sempre a tenuta stagna) da dove far uscire i fili per i portalampade. Se fosse possibile opterei per delle spie già incapsulate in modo che siano stagne (tipo cruscotto auto) invece delle lampadine con portalampada. Il costo è di poco superiore. Non è da escludere poi di piazzare il tutto in una scatola a tenuta stagna di dimensioni maggiori, più o meno grande come il pannello. Tutto dipende da dove la dovremo infilare.
Ciao
Allego un disegno quotato rilevato sull'originale.
Manterrei per quanto possibile le misure dell'involucro, la possibilità di un identico fissaggio e la possibilità di cambiare le lampadine singolarmente qualora se ne dovesse bruciare una.
Il pezzo parte domani tramite SDA per Milazzo, casa di Andrea.
BV

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Vedo se riesco a farci entrare tutto nelle dimensioni dell'involucro. Per le lampadine però, rimango della mia opinione. E' meglio montare spie già incapsulate, anche queste si possono cambiare singolarmente ma sono più protette, in mare si ossida tutto.

Ciao
Dear Qui di seguito una possibile soluzione che fa uso di un transistore in TO39. I diodi D* e D** sono i due componenti opzionali per il test contemporaneo delle spie e cicalino.
Chiaramente una vostra review per scovare possibili errori è molto apprezzata.
Nota la numerazione dei componenti fa riferimento all'ultimo schema postato da Federico

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Buonasera a tutti!
Wow, che treni!!! Le misure del contenitore postate da AdryGS35 mi hanno fatto sentire molto orgoglioso: le quote che ho ricavato molto approssimativamente dalle fotografie non erano poi così distanti dal vero! Mi complimento da solo! Tongue E poi mi complimento con tutti per competenze, gentilezza e disponibilità!!!
Per la costruzione, fermo restando che penso di accontentarmi di una basetta millefori per il mio quadro da fare exnovo, sono dell'idea che la costruzione debba poter servire facilmente anche a chi sia in possesso di un quadro originale, con il minimo di modifiche possibili. Da questo punto di vista, sostituire il sistema originale delle lampadine (che approvo in pieno!) comporterebbe mettere mano in maniera piuttosto profonda sul quadro. Mi piace molto la prima basetta che ha postato Alexflibero per la sua pulizia e la sua linearità. Per me credo che andrà benissimo. Ma pensando a sostituire l'originale volvo bisognerà approfondire il discorso di Andomast. Con le misure corrette sto elaborando anch'io una PCB ma il mio simulatore genera un disegno assurdo, per cui gioco a mano Posterò il risultato appena pronto, poi potremo decidere che fare. Ho già incontrato dei problemi a reperire dei portalampade a baionetta per CS. Qualcosa si trova in rete ma gli attacchi verticali costringono a strane contorsioni. Spero la cosa sia più facile per i faston da CS e per il connettore a 9 posti, anche se questo credo sia il problema minore. E' comunque vero che già avere uno schema funzionante risolve un sacco di problemi in caso di guasti, ma sapete com'è, una ciliegia tira l'altra! CoolCoolCool Alla prossima e buonvento a tutti!!! Federico
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