(15-04-2017 10:34)maroglia Ha scritto: [ -> ]grazie Fede55 e Beppe222, mi si e' aperto un mondo! :-)
Visto che ne ho parlato in precedenza, mi par giusto descrivere anche la procedura di trasferimento termico, altresì (simpaticamente) nominata "metodo stira e ammira"!
Serve una basetta ramata che va sgrassata, ovvero lavata sotto acqua corrente, strofinandola leggermente con una paglietta per piatti tipo "Scotch brite", imbevuta di detersivo per piatti, e che va poi asciugata bene (phon o carta scottex) badando di non toccare la parte ramata con le mani nude.
Il disegno del circuito (disegno delle piste) va capovolto specularmente (mirroring) e va stampato con una stampante laser su una carta lucida.
Va benissimo la carta fotografica tipo "Glossy" per stampanti a getto d'inchiostro.
Attenzione a non toccare con le mani la stampa appena effettuata.
Ora occorre mettere a contatto la parte ramata della basetta con la stampa (faccia a faccia).
Oviamente la carta sarà di dimensioni maggiori rispetto alla basetta, per cui sarà possibile fissarle assieme tramite due pezzetti di nastro adesivo di carta.
Ora occorre mandare la moglie dalla parrucchiera (o a fare la spesa, o a passeggio con le amiche)!
Si va sull'asse da stiro, si mette la basetta, come prima composta, sull'asse (basetta sotto, carta sopra), si copre con un panno di cotone (un vecchio tovagliolo ad esempio) e, col ferro da stiro alla massima temperatura, si comincia a stirare.
Movimenti lenti e non occorre fare forza (spingere) sul ferro. L'importante è che la basetta si scaldi ben-bene ed uniformemente.
Normalmente sono sufficienti 6-8 minuti di stiratura.
Poi si lascia raffreddare il tutto, senza spostarlo da dove si trova.
In questo modo il toner della stampa si è incollato ben-bene al rame della basetta.
Il passaggio successivo consta nell'eliminare la carta senza staccare il toner.
Per farlo è sufficiente una bacinella con dell'acqua calda (calda, ma non bollente) in cui immergere la basetta.
Dopo alcuni minuti, a carta ben inzuppata, si può cominciare a togliere la carta facendo attenzione a non staccare il toner.
Il metodo migliore è quello di sollevare la carta in un angolo, per poi tirarla parallelamente alla superficie della basetta. Insomma, come quando si attaccano le decalcomanie.
Se dovesse rimanere un velo di carta attaccara alla basetta, nessun timore: basta strisciare con i polpastrelli, tenendo la basetta a mollo o sotto l'acqua corrente.
Si controlla poi che tutte le piste risultino integre (altrimenti basta ritoccare con un pennarello indelebile), si lava delicatamente con acqua e detersivo per piatta, si sciaccqua, si asciuga.
A questo punto la basetta è pronta per l'immersione in acido. (il metodo è già stato spiegato da IanSolo)
Finita la fase di asporto del rame, si risciacqua, si asciuga, e poi si toglie il toner che ancora ricopre le piste con dell'acetone.
A questo punto io procedo a ricoprire le piste con dello stagno, e per farlo utilizzo della pasta di stagno per "reballing", che è una pasta che si può stendere a pennello.
Il lavoro non è un lavoro "di fino", ovvero non occorre precisione assoluta nello stendere la pasta. Si può anche "trasbordare" che non ci sono problemi.
Fatto ciò, occorre scaldare la basetta in modo che la pasta di stagno diventi ... stagno, fondendo.
Si può adoperare una pistola ad aria calda per carrozzieri oppure, con un po' di pratica e manualità, il fornello a gas di cucina. (occhio a non fare l'arrosto, però).
Una volta raffreddato, si può procedere alla foratura.