Restauro teak con muffa
#1
Sistemando la mia barca nuova, ora e` venuto il momento del teak.

Purtroppo non sta benissimo, e` molto grigio, sporco, e con molta muffa che addirittura sotto ci cresce. Il pozzetto non e` coperto per cui ci piove e l'umidità in particolare in questa stagione si fa sentire.

Qualche foto:
.
.

Come credete sia meglio procedere al restauro?
Nel forum vedo diverse tecniche e pareri:
  1. Acqua, sapone ed olio di gomito. Pulendo con belin con setole morbide perpendicolarmente alla venatura.
  2. Chante Clair e belin
  3. Mix costituito 50% petrolio bianco e 50% olio di lino cotto
  4. Wood protector Piccoletto
  5. Teakwonder

Ci sono poi pure le ricette di IanSolo:

[Immagine: attachment.php?aid=40205]
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#2
Io uso acido ossalico.
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#3
lascia stare tutti i prodotti e sopratutto gli olii a finire se hai comenti specie vecchiotti (rischi che dopo 10gg al sole comenti squagliati una bellezza e coperta inutilizzabile ... da non fare mai ... per esperienza diretta pluriennale)

invece utilizzato ciclo di pulizia seguente pluriverificato:
- lavaggio con poco sapone ed idropulitrice a bassa pressione e largo getto per finire (porta via tanto sporco che nemmeno ti immagini e non è vero che rovina teak o quantomeno non più di sagginate e belin a mano)
- dopo candeggina pura per 30 min. e risciacquo abbondante
- dopo ossalico 10% per 30 min. e risciacquo .abbondante
- e basta ... niente oli e ninete di niente
risultato favoloso e duraturo.
"Parce que je suis heureux en mer, et peut-être pour sauver mon ame"
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#4
(03-11-2020, 10:30)santicuti Ha scritto: lascia stare tutti i prodotti e sopratutto gli olii a finire se hai comenti specie vecchiotti (rischi che dopo 10gg al sole comenti squagliati una bellezza e coperta inutilizzabile ... da non fare mai ... per esperienza diretta pluriennale)

invece utilizzato ciclo di pulizia seguente pluriverificato:
- lavaggio con poco sapone ed idropulitrice a bassa pressione e largo getto per finire (porta via tanto sporco che nemmeno ti immagini e non è vero che rovina teak o quantomeno non più di sagginate e belin a mano)
- dopo candeggina pura per 30 min. e risciacquo abbondante
- dopo ossalico 10% per 30 min. e risciacquo .abbondante
- e basta ... niente oli e ninete di niente
risultato favoloso e duraturo.
+1
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#5
Ti riporto la mia esperienza. Anche nel mio caso ti sconsiglio quasi tutti i prodotti tranne 2:
- teak wonder pulitore ( no brightner)
- olio Piccoletto trasparente

Per la pulizia ci devi passare più di una volta in modo da ammazzare anche i muschi.
L'idropulitrice è pericolosa, se ti sbagli fai danni irreparabili.
Se hai ancora spessore puoi fare una rasatura come ho fatto io 3 anni fa ma mi raccomando non usare acidi o sbiancato che ti squagliano i commenti vecchi.
Se ti interessa puoi cercare il mio thread di qualche anno fa.

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#6
Occhio all'uso dell' idropulitrice, il risultato è lo stesso che da un flex.

belin acqua ed olio di gomito è più controllabile ed il teak torna nuovo.
Come nutriente si può anche usare dell' olio solare.
Per le sedute del pozzetto, svasi i fori e metti un po di tappi.
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#7
(03-11-2020, 11:15)Temasek Ha scritto: Per le sedute del pozzetto, svasi i fori e metti un po di tappi.

Ovvero? Quali tappi?
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#8
Ricorderei innanzitutto che il legno è vivo, e necessità quindi di nutrimento.
Poi, a chi dice che si è sempre e soltanto usata acqua di mare, ricorderei che le vecchie navi avevano tavole da 10cm di spessore , e quindi potevano essere belin con pietrapomice e belin tutti i giorni, e l'acqua di mare serviva come antimicotico. E, ogni 30 anni, andavano in cantiere per rifare i ponti.
Quindi, prima laverei con un antimuffa (ipoclorito lasciato ad agire per una mezzoretta). Sciacquare bene.
Poi detergere con acido ossalico all'8%, per una ventina di minuti. Sciacquare bene.
Infine, nutrire con olio, personalmente uso una miscela tutta mia di olio di Tung, olio paglierino e solvente.
E, i miei legni, dopo 40 anni, sono sani e belli come nuovi.
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#9
Per mé basta l'ossalico e un pó di belin, poi mi sono trovato bene con il Veneziani oil N°3.
BuonVento
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#10
Hai delle viti tappare ad altre a vista, queste vanno tappate con dischi di teak, posizionate con le vene parallele a quelle delle doghe del pozzetto.
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#11
Aprofitto inquanto armatori della stessa barca per chiedere una delucidazione sul fissaggio delle doghe del teak delle panche del Mousse, é un lavoro a regola, mettere sotto la testa svasata della vite una rondella in inox? Non é + semplice svasare il foro nel legno. Se toglierei le rondelle e svaso i fori recupero qualche mm per mettere i tappi in modo decente.
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#12
@Wally stavo proprio per chiedere la stessa cosa... I tappi in teak sono veramente messi ad arte, non saprei nemmeno da dove iniziare a ricavarmeli.. da un cometo di teak tagliato fino a forza di dremel?

Vorrei anche smontare la panca per pulire tutto, ma non credo sia possibile rimuovere i tappini senza danneggiarli irreparabilmente.
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#13
I tappi li compri pronti e li incolli con colla, chi attak chi 1000 chiodi od altro di suo gusto, poi li tagli e pareggi vena nella stessa direz.
Il telaio di teak é preso da sotto i coperchi dei gavoni, da barzelletta! le cerniere dei gavoni é avvitata al legno non al coperchio se togli il teak assicura i coperchi che non possano volar via.
I tientibene sono nelle stesse condizioni sotto se originale hai silicone, togli tutto, un buon ibrido per sigillare e riposiziona
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#14
Grazie mille dei consigli @Wally! In effetti ti dovrei pagare una cena e farmi raccontare tutte le opere che hai fatto e che io stesso sto affrontando ora (belin che infiltra, barbarossa di poppa, ecc) Smiley4
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#15
nessun prodotto!!!
acqua salata e scotch brite
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#16
Mi sono trovato molto bene con candeggina + Wood Protector Easy.
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#17
Eccoci, solo per dare un seguito, con solo con 3 anni e mezzo di ritardo sono riuscito a smontare le panche in teak scomporre tutto doga per doga , lavare e levigare qualcosina che stava proprio messo male, mettere viteria consona ed estrarre la moltitudine di viti rotte nel legno riparare le cerniere, ed lineare le panche al rimontaggio, e per finire tappare gli 84 buchi.    

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