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Sicuro sia una buona idea resinare l'inox? Secondo me lavora con le dilatazioni termiche. Credo sia meglio imbullonarlo, magari creando dei punti di rinforzo in vtr. Il lavoro è tutto da vedere, partendo dai punti di sostegno certi, cosa non banale. Rinforzare la coperta all'interno, mettere una piastra d'acciaio sotto e un golfare in coperta.
Trieste - Beneteau First 30jk
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Dai, le lande si devono imbullonare
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@ doppiaemme: premesso che i consigli dati sono tutti validi ti invito a fare una riflessione: il lavoro che ti proponi di fare comporta l'aggiunta di una parte strutturale importante sia che tu crei un rinforzo nuovo sia che tu vada ad imbullare (resinare non mi pare una grande idea) una landa sulla paratia dell' ancora. Dovrai poi aggiungere 2 volanti ed optare per un avvolgitore fisso (trinchetta sempre armata ma devi avvolgere il genoa ogni virata) oppure un cavo in dynema con tenditore. Sono lavori che a me toglierebbero il sonno. In più avrai un arretramento del centro velico non previsto da progetto quindi tutto da provare. Non dici che sun fast hai ma, a parte i piccoli (dove la trinchetta penso sia totalmente inutile) parliamo di una dimensione che và dal 35 al 43 tutti a 9/10 quindi con vele di prua piccole. A questo punto non ti conviene in caso di bisogno tirare giù il grosso ed armare sullo strallo uno più piccolo?
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Grazie mille. Te i Bavaria J&J li conosci: buone barche in sostanza ma vanno ottimizzate.
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Conosco il 44 e il 42 C, tutte e due vanno bene a vela, il 42 aveva vele nuove, randa steccata e genoa stringeva quasi 40° sul reale, bene anche con il volvo 55 hp
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Il 40 Cruiser del 2008 ha linee d'acqua e appendici più moderne del 44 e 42 in quanto è il progetto più recente di J&J per Bavaria. Con vele ben tagliate va bene, stringe discretamente,buona velocità. Occorrono almeno 5 kts di reale. Condizioni più sfavorevole : meno di 5 kts e onda residua. Concordo anche sul D2 55, bel motore con l'unico difetto del riser che corrode lo scambiatore ma che si risolve con materiale Sermar.
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20-08-2025, 17:13
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 20-08-2025, 20:38 da Stranizzadamuri.)
Visto che un post da Imarroncinichegalleggiano...., mi permetto di partecipare con i miei due cents. Leggendo questo post, la prima cosa che mi chiedo , e' quale sono le zone di navigazioni di queste barche armate da guerra con trinchette e quant'altro. Noi la trinchetta su rulla l'abbiamo da tempo, ma facciamo parecchio oceano e onestamente non sono molte le volte che la apriamo. In Mediterraneo, quando mai ci sono le condizioni per armare una trinchetta, e se ci fossero e' solo perche' me le sono andate a cercare di proposito queste condizioni al limite. Ogni tanto mi viene in mente un mio carissimo amico capitano di lungo corso con 30 anni di navigazioni su cargo un po' in tutto il mondo, che quando divento' socio del club nautico con la sua barchetta a vela, si interrogava sul fatto che lui in trentanni non aveva visto ancora nulla di mari in burrasca sentendo le chiacchiere da Imarroncinichegalleggiano.....

Per curiosita' ma in quale regime di vento aprireste la trinchetta sulla vostra barca ?
Piccola ma onesta , prima verso il Grande Sud, poi con calma ,verso il Grande Nord. http://ovni345.blogspot.com/
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Le barche come quella di Angelo e la mia sono progettate con genoa grande e randa piccola, in controtendenza alla vela moderna. Io mi ci trovo benissimo, dato che è molto più facile ridurre un genoa che una randa. Di contro con andature di bolina tendono a inclinarsi prima, per cui anch'io sopra i 15 nodi di reale chiudo il genoa ed apro la trinca che ha rotaie, scotte e winch dedicati. La barca si raddrizza all'istante e naviga meglio con ottimi angoli. L'attacco in coperta è ancorato ad uno scatolato in acciaio interamente imbullonato e belin alla paratia del gavone e sui lati. Potrei tirarci su la barca, mentre l'attacco sull'albero mi mi sembra più debole. Devo ancora capire se è stato fatto dal precedente proprietario (date le numerosissime modifiche fatte negli anni) o di serie dal cantiere. Mi piacerebbe far fare un secondo genoa più piccolo e tagliato alto ( tipo yankee) in modo da portarlo anche oltre i 20 nodi.
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(19-08-2025, 21:35)kavokcinque Ha scritto: Quindi montato strallo in tessile Gottifredi ...[]
Questa soluzione in effetti non l'ho scartata, secondo me anche più economica che farsi fare la vela apposita con cavo antitorsione e furler. In questa fase mi sto concentrando solo sulla questione di come rinforzare il punto di mura.
(19-08-2025, 21:35)kavokcinque Ha scritto: Landa: come dice Michele in coperta ci va un golfare doppio abbattibile Wichard...[]
interessante la tua soluzione ma non mi è chiaro come è organizzato il gavone dell'ancora. Non hai il motore del salpa ancora in mezzo alle scatole? Nella mia la paratia del salpaancora "inizia" a prua del motore, mentre il punto di mura della trinchetta sarebbe a poppa del salpancora. Se anche il gavone potesse essere rinfozato (non so quanto robusto sia), poi sarebbe da capire come rinforzare un punto che è circa 30cm più verso poppa.
(19-08-2025, 21:35)kavokcinque Ha scritto: Ne vale la pena? Forse no dato che se sei un filo attento ...[]
Vedo che molti qui insistono sul quando mai ci si ritrovi ad usare una vela del genere o sullo starsene a casa con 30 nodi a meno che non si parta per la Vendée Globe. Io la vedo diversamente e non nascondo che mi sono ritrovato in situazioni INASPETTATE (=non previste dai vari modelli), con troppo vento gestibile con un genoa al 140% avvolto. Io ho dietro anche un fiocco da vento forte in kevlar, ma francamente, a meno che uno non preveda sicuramente che ci sia vento forte, voglia uscire ugualmente e lo armi in Imarroncinichegalleggiano...., fare un cambio vela su uno strallo avvolgibile in condizioni difficili la considero una fesseria e secondo me chi lo suggerisce non sa cosa dice. Invece una trinchetta, da ingarrociare o da tirare su se 2:1 la vedo una cosa molto più gestibile. ma sono mie opinioni, poi se c'è ancora democrazia ognuno ha il diritto di pensarla come vuole :-)