Precurvatura dell'albero (come piegare una banana)
#1
Ciao a tutti, dopo aver piano piano sistemato il resto, sono arrivato a dover pensare anche a questa cosa: il mio albero non ha nessuna precurvatura, come potete vedere dalle foto qui sotto è dritto come un fuso.
Ho due domande per chi ne sa
1) è proprio indispensabile che ne abbia?
2) se la risposta alla prima domanda è si, premesso che ho l'albero passante, per ottenerne un po' dovrei allentare la sartie aumentare il cuneo nella mastra verso poppa, giusto? Oppure è necessario sollevarlo ed inserire un piccolo spessore nella parte posteriore della scassa?
PS nelle foto il belin è quasi cazzato a ferro...

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#2
1. la messa a punto delle sartie si fa partendo dalla curvatura dell'albero in navigazione
2. quando la barca è ferma il belin solitamente lo si molla
3. la flessione dell'albero dipende molto dal piano velico e dal vento in cui navighi (infatti se pratichi le regate ti dovrai costruire una tabella in cui per ogni fascia di intesità del vento hai una precisa tensione delle sartie e dello strallo)

Se pratichi esclusivamente la crociera il guadagno che devi avere dalla regolazione dello strallo è avere la barca equilibrata con ogni intensità di vento: se per esempio l'albero è troppo appoppato con l'aumentare del vento il centro velico si sposta sempre più verso poppa e quindi la barca diventa fortemente orziera, in questo caso bisogna mollare la randa a scapito delle prestazioni. Per questo tipo di regolazione principalmente ti interessa la tensione dello strallo (per capire quanto tirarlo o ti rivolgi a un professionista oppure fai un po' di tentativi durante le uscite con l'obbiettivo di avere il timone neutro anche con vento teso). Per quanto riguarda invece le sartie la regolazione può essere più a spanne, basta che la canalina della randa sia dritta e le sartie siano tirate in modo simmetrico e ovviamente che sostengano adeguatamente l'albero, per le prime volte lasciale pure così come sono (dalle foto mi sembra che la canalina sia dritta)

Il discorso regate invece è più complesso e in questo caso è difficile il metodo fai-da-te, bisogna infatti avere molta esperienza e fare qualche uscita sulla barca per vedere come si comporta. Ricorda però che per poter spremere pochi decimi di nodo di bolina smanettando con le sartie e con lo strallo devi avere vele da regata in buono stato.

Il belin evita di cassarlo a ferro se non ne hai bisogno, solitamente lo si cassa solo quando serve in base al vento.

Come tensiometro noi usiamo questo e funziona egregiamente (.)

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#3
Sbaglio o è un armo in testa?
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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#4
In testa, si. Il belin ê cazzato a ferro solo per fare la foto. La randa è stata tagliata con poca curvatura sull'inferitura. Il rake é molto evidente e lo strallo non è regolabile. Ho un'unica coppia di sartie basse che vanno alle stesse lande delle basse.
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#5
Citazione:Jak ha scritto:
In testa, si. Il belin ê cazzato a ferro solo per fare la foto. La randa è stata tagliata con poca curvatura sull'inferitura. Il rake é molto evidente e lo strallo non è regolabile. Ho un'unica coppia di sartie basse che vanno alle stesse lande delle basse.

Forse volevi dire 'alte', comunque, non so se sia l'effetto ottico, sembra che con belin teso (quindi sotto carico) l'albero rimanga troppo diritto se non addirittura tendente verso prua, proprio quello che si deve evitare con una precurvatura corretta.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
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#6
Ok grazie, la domanda ê come dare la precurvatura ora che l'albero è su?
Si, intendevo alte...
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#7
L'altra domanda è cosa succede se lascio tutto così?
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#8
Citazione:Jak ha scritto:
L'altra domanda è cosa succede se lascio tutto così?

...e ne parlo con Marco?


BacioBacioBacioBacioBacioBacio
(non a te ma ai due 'mosri' Wink)
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#9
Premetto che è un po' difficile diagnosticare senza fare un rilievo.

La mia sensazione è che (salvo la quantità di rake che non si può capire), la situazione dalla base fino alla seconda crocetta sia nella norma.

Dalla seconda crocetta alla testa la faccia posteriore dell'albero va verso prua, e questo non va .ò.....

Vedo una coppia di volanti (per lo strallo di trinchetta??) che sembrano in tensione; inoltre non è rarissimo che in alcuni alberi la rastrematura non sia fatta a regola e che anche la parte posteriore a riposo tenda un po' naturalmente verso prua.

Verificato che non si tratti di una di queste due ipotesi (per la prima basta mettere a riposo le volanti, per la seconda non c'è rimedio), ci sono due soluzioni, a seconda che il rake si possa incrementare leggermente oppure no.

Nel primo caso, si allunga q.b. con uno snodo o con una coppia di lande forate lo strallo di prua, e si recupera l'imbando creatosi con gli arridatoi delle sartie alte (preventivamente lascate per poter operare sullo strallo), e poi si verifica il tutto in navigazione.

Nel secondo caso l'operazione è più complessa, perchè bisogna liberare l'albero da tutti i vincoli, tranne lo strallo di prua e le sartie alte ( ovvero liberare la mastra, le sartie basse ed intermedie (diagonali) ovviamente le volanti, ed il belin ) e provvedere ad un nuovo tuning di base ridando tensione alle diagonali, finchè si ottiene il bend desiderato, che va poi verificato in mare.

Ciao
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#10
Sei armato in testa quindi senza prebend rischi che cazzando il belin l'albero in pressoflessione si curvi al contrario.
Con armo in testa è poco utile cazzare il belin per fletterlo, il belin agisce prevalentemente sulla tensione dello strallo e flette l'albero solo per cedimento a carico di punta con la conseguenza inevitabile di lascare le alte avvicinando la testa alle lande.
Per quanto concerne la vela, lasciando l'albero così avresti tendenzialmente una vela grassa, ma dipende dal giro d'albero che tu dici di essere molto contenuto e quindi necessiterebbe di minor flessione.
Per agire sulla preflessione devi intervenire in mastra, ovviamente variando lo spessore dei cunei.
Devi assecondare la preflessione con la giusta tensione delle basse
Tra me e il mare comanda il tempo...
Leandro
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#11
Il rake ê. 70 cm su una I di 14.68 m. Non ci sono volanti, i bozzelli sull'albero sono del lazy jack. Albert dici che cazzando le diagonali alte ottengo qualcosa?
Grazie a tutti e scusate la sintesii ma é scomodo scrivere col telefono
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#12
Citazione:Jak ha scritto:
Il rake ê. 70 cm su una I di 14.68 m. Non ci sono volanti, i bozzelli sull'albero sono del lazy jack. Albert dici che cazzando le diagonali alte ottengo qualcosa?
Grazie a tutti e scusate la sintesii ma é scomodo scrivere col telefono

Per aumentare il prebend con le crocette a quartiere va aumentata la tensione delle verticali e diminuita quella delle diagonali (solo per capirci, normalmente col sartiame interrotto la tensione delle diagonali non va oltre il mezzo/un giro di arridatoio oltre ciò che si arriva a tirare a mano senza le chiavi, ovvero 'appena puntate').

Dato che con le crocette a quartiere il bend longitudinale è interconnesso con quello trasversale, ogni modifica sulle tensioni va poi verificata sotto vela in modo da avere comunque l'albero che non sbiscia trasversalmente.

Ciao
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#13
Ora èb tutto più chiaro! Sapevo di poter contare su di voi, grazie
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#14
Dalle foto sembra che sia piegata in avanti anche la drizza Smile
un po difficile con delle fotografie ma a sensazione è come dice Albert, prova a mollare un po le diagonali e cazzare le alte.
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#15
Quello che non capisco è nel titolo 'come piegare una banana'. Io conoscevo un tipo che le banane, invece, le raddrizzava, imfatti si chiamava il radrizza banane.Big Grin.Buon ano.
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#16
Citazione:bullo ha scritto:
Quello che non capisco è nel titolo 'come piegare una banana'. Io conoscevo un tipo che le banane, invece, le raddrizzava, imfatti si chiamava il radrizza banane.Big Grin.Buon ano.-
Volevo scrivere 'Come piegare una banana dritta' ma non entrava nel titolo 42
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#17
Scusate se faccio una domanda qui che forse richiede altro post.

Non sapendo a chi chiedere, non trovando informazioni utili su internet ed essendo agli ultimi giorni disponibili per la tesi di laurea mi rivolgo a voi.

Il mio problema è il seguente.
Ho sviluppato un lavoro di tesi su un'analisi strutturale (FEM) di un albero di circa 16 metri e dal calcolo ottengo valori di freccia trasversale in testa d'albero di circa 40 cm?
Premetto che ho utilizzato le condizioni di lavoro proposte dal GL e che prende in considerazione tutta randa con 100% Genoa e primo e secondo terzarolo con 100% Genoa.

Sono valori plausibili oppure assurdi??

Grazie mille e scusate ancora
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#18
Non conosco i termini specifici dell'analisi, non so come sia insartiato l'albero, dunque non so darti un valore di riferimento da confrontare coi tuoi risultati, ma posso darti qualche riferimento da velaio: su un armo in testa o poco frazionato (10/11 o 9/10), il goal è quello di avere bend laterale compreso tra lo 0 e il 5x1000 della lunghezza nelle condizioni estreme; se l'albero è frazionato a 7/8 circa il 10x1000, e per un 3/4 circa il 15x1000.

Non è che nella tua analisi hai per caso trascurato il precarico del sartiame??

Ciao
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#19
Grazie mille della risposta albert. Mi sei stato di grande aiuto. Il precarico l'ho gestito attraverso applicazione di un carico termico.
Gli indici che mi hai dato vanno più che bene.

Grazie mille ancora

saluti
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#20
Ciao albert. Ho fatto i calcoli sul mio albero e sono fuori dai limiti.
Mi spiego meglio.

Ho un albero di 16.38 metri, lo strallo è posizionato a 14.71 metri (quindi presumo sia 9/10).
Il Bury è 1.85 metri.

In particolare l'albero è passante in coperta. Devo considerare l'intera lunghezza oppure solo la parte al di sopra della coperta?

Grazie mille
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