01-05-2013, 01:53
Altra testimonianza. Torno ora dopo aver pulito oggi pomeriggio la carena con pinne e maschera. Coppercoat dato a Giugno 2011. La barca da allora non è stata mai tirata su. Primo intervento subacqueo (completo) fatto a settembre 2012; allora chiamai un sub.
Oggi il lavoro l'ho fatto io: la prima impressione è stata di una grossa delusione. Molte alghe, denti di cane e tantissimo corallino. Praticamente ho l'impressione che il corallino riesca ad attaccarsi sullo scafo e che tutto il resto vegeti poi sul corallino. Mi stavo demoralizzando perchè usando lo scotch brite (la spugnetta abrasiva nera) era un lavoraccio e la schifezza non veniva via. Poi invece ho pensato: ma alla fine il coppercoat è una resina epoxy ed è resistente almeno quanto il gel coat. Allora ho provato prima piano piano poi acquistando sempre maggiore sicurezza ad usare direttamente una spatoilina in metallo. Ragazzi una goduria. Tutto è venuto via senza fatica ed in un paio di ore la carena è venuta perfetta e senza un graffio. A saperlo prima mi risparmiavo anche il sub l'anno .
Posso dire di essere molto soddisfatto. Domani mi immergo ancora e dò una passata di scotch brite sulla carena pulita così da scoprire nuovi strati di rame e per l'estate sono a posto ........

.
Mi sento di consigliare prima l'uso della spatolina per pulire dal grosso e poi l'uso dell'abrasivo (anzichè direttamente l'abrasivo); infatti con la spatolina i punti dove c'è maggiore vegetazione si Piccoletto subito rendendo così uniforme la superficie da scartavetrare.
Se invece si usa direttamente la spugna abrasiva da un lato non si riesce a togliere come si deve il corallino là dove ha attecchito ma inoltre si rischia, per consumarlo, di andare a grattare anche nella zona limitrofa (dove magari corallino non c'è o ce n'è di meno) consumando in modo disomogeneo strati preziosi di coppercoat ....
PS la mia barca è a Taranto ed il mare della mia città è tragico per le carene. Da noi se metti in acqua anche un pezzo di rame dopo un mese lo tiri sù pieno di cozze .....
Oggi il lavoro l'ho fatto io: la prima impressione è stata di una grossa delusione. Molte alghe, denti di cane e tantissimo corallino. Praticamente ho l'impressione che il corallino riesca ad attaccarsi sullo scafo e che tutto il resto vegeti poi sul corallino. Mi stavo demoralizzando perchè usando lo scotch brite (la spugnetta abrasiva nera) era un lavoraccio e la schifezza non veniva via. Poi invece ho pensato: ma alla fine il coppercoat è una resina epoxy ed è resistente almeno quanto il gel coat. Allora ho provato prima piano piano poi acquistando sempre maggiore sicurezza ad usare direttamente una spatoilina in metallo. Ragazzi una goduria. Tutto è venuto via senza fatica ed in un paio di ore la carena è venuta perfetta e senza un graffio. A saperlo prima mi risparmiavo anche il sub l'anno .
Posso dire di essere molto soddisfatto. Domani mi immergo ancora e dò una passata di scotch brite sulla carena pulita così da scoprire nuovi strati di rame e per l'estate sono a posto ........


.Mi sento di consigliare prima l'uso della spatolina per pulire dal grosso e poi l'uso dell'abrasivo (anzichè direttamente l'abrasivo); infatti con la spatolina i punti dove c'è maggiore vegetazione si Piccoletto subito rendendo così uniforme la superficie da scartavetrare.
Se invece si usa direttamente la spugna abrasiva da un lato non si riesce a togliere come si deve il corallino là dove ha attecchito ma inoltre si rischia, per consumarlo, di andare a grattare anche nella zona limitrofa (dove magari corallino non c'è o ce n'è di meno) consumando in modo disomogeneo strati preziosi di coppercoat ....

PS la mia barca è a Taranto ed il mare della mia città è tragico per le carene. Da noi se metti in acqua anche un pezzo di rame dopo un mese lo tiri sù pieno di cozze .....
