Lungi da me inoltrarmi in una discquisizione fisico filosofica con i 'massimi esperti' del forum.....non ne sarei all'altezza.
Ma guardando ai fatti:
Foto di stig:
- Chiunque si intenda un po' di fotografia sportiva, o fotografia in genere, sa che certi obiettivi falsano decisamente le profonditá,
Ora una foto scattata da dietro con un teleobiettivo, fará si che infieritura e balumina sembrerranno più vicine di quanto siano in realtá, supponendo che la macchina fotografica non falsi anche la larghezza dell'oggetto inquadrato (cosa di cui non sarei affatto sicuro), appare evidente che il senso di saccatura del fioco apparira' maggiore di quanto sia nel mondo reale.
- Concordo che si veda il 5% delle vele, e guada caso il 5% inferiore, affermare che il fiocco sia trimmato a sacco mi sembra un po' azzardato non potendo vedere la vela in alto e il suo twist, anche in considerazione di quanto detto sopra.
- la barca, monta il sistema Vspar Sailvision, le strisce di forma sulle vele lo confermano, se i trimmer cannano così nonostante l'aiuto fornito dal sistema vanno sbarcati.
- e ancora, non voglio difendere l'equipaggio di stig, (nonostante abbia qualche amico a bordo, tipo il losco figuro che nella foto sta sgattaiolando sotto vento), ma siamo sicuri che dopo aver speso qualche milione di euro per barca, vele, elettronica, e sistemi vari, all'armatore non sia rimasto qualche miliaio di euro per imbarcare qualcuno che ne sappia un minimo di regolazioni?..o magari quelli pagati a bordo sono degli incompetenti...se e' cosi ragazzi quasi tutti qui sul forum abbiamo sbagliato mestiere...i velistici professionisti dovevamo fare ...
- affermare poi, che siccome la barca e' 6 su 7, allora il trim a bordo e' completamente sbagliato, e i risultati sono la dimostrazione della tecnica errata, e' come dire che il 20 classificato al tour de france non e' capace a pedalare.
Tecnica del flap down trim,
- mai mi sono sognato di giustificare con teorie fisiche contronatura il trim della foto, ho solo nominato una tecnica appesa anni fa e clavy e' stato velocissimo a dare un supporto descrittivo alle mie affermazioni, nella forma di 2 file pubblicati su internet da un oto velaio.
Ci tengo a ribadire che e' una tecnica di trimming e non un nuovo teorema di fisica applicata che funziona solo in certi casi e su certe barche.
- il trim deve essere per sua natura dinamico, poiche' le condizioni sono sempre variabili e mutevoli, se cosi' non fosse basterebbe che il nostro velaio di fiducia venisse a bordo, regolasse le vele e segnasse tutte le regoazioni, e noi poi le potremmo replicare.
Nel file e' chiaramente descritto come e quando applicare questa tecnica e soprattuto, una volta ottenuto il risultato cercato, come passare ad un trim piu' tradizionale.....a flap alzati....per cosi' dire
- sempre per rimanere all'analogia con l'aereo se non sbaglio in fase d decollo e atterraggio, a velocita' piu' basse quindi, per aumentare la portanza i flap vengono abbassati, per poi rialzarli una volta che la velocita' aumenta ... Non e' forse la stessa cosa che facciamo con le vele, appiattendole man mano he la velocita' aumenta per diminuire la resistenza? ma a bassa velocita' le ingrassiamo per aumentare la portanza....è vero che come dice albert questa non viene a gratis, ma non e' forse lo sport della vela esattamente la gestione di questo sottile equilibrio?.
- l'autore del file e' un noto velaio, vincitore di qualche mondiale e coppette qua e la, mi meraviglierei se cotanto professionista pubblicasse su internet teorie risibili e bislacche, e più che altro assolutamente confutabili dalla concorrenza.
Ora, logorato dalla lunga mancanza di sportelllate di cui parla Cinghia, e sicuro d avervi propinato una disceta dose del mio nozionismo velico, vi prometto di non tediarvi oltre, con le mie di teorie arzigogolate....
Buona Vita
D.