Citazione:davnol ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
....
ciao
Zitti zitti che forse ne ho ammorbidito uno....
tutto cio che scrivo qua di seguito in blu e' frutto di un accurato copia incolla.
la portanza e'la forza che fa muovere le barche a vela
P = Cp x S x 1/2 Ro x V2
la resistenza e' la forza che ne limita la velocita
R = Cr x S x 1/2 Ro x V2
se chiamo efficienza
E = Cp/Cr posso farlo perche tutti gli altri valori sono comuni
ottengo un diagramma polare cosi fatto:
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dove si possono vedere gli angoli di attacco delle ali(vele)
e qui si puo vedere il diagramma polare delle velocita:
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che rappresenta il filo di continuita tra questa discussione e quella sulle velocita target di qualche mese fa.
una attenta lettura spiega le affermazioni di albert e le mie in merito alla qualita della accelerazione.
non ci sono scorciatoie energizzanti, l' energia che il vento mette a disposizione dipende solo dalla sua velocita, quella che si riesce a trasformare in spinta per la barca dipende solo dall' efficienza della trasformazione, quella energia spesa per far sbandare la barca non si reguperera mai piu... perche?
anche se una componente importante della dissipazione dipende da cio che fa la chiglia cosa succede se aumento gli angoli di attacco delle mie vele/appendici?
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eccolo qua il diagrammino su cui un tale habbot ha lavorato tutta la vita e che dice che il grande nemico e' l' attrito perche cresce con una curva piu verticale di quella della portanza all' aumentare dell' angolo di incidenza.
in regata come in questo diagramma vince che sbaglia/spreca di meno, perche non si potra ritardare una frenata o dare piu gas.