02-03-2013, 19:22
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 02-03-2013, 19:25 da skybet.)
Ieri ho rimontato da zero il circuito dell'autovirante (compreso simpatico passaggio nel carter per cui ho dovuto smontare il medesimo, carteggiare il sika, rimettere il sika, riavvitare le 16 viti.... snort!).
Dopo essere uscito dalla cavatoia a metà albero sono finalmente sceso al bozzello del carrello autovirante.
Nell'allestimento originale da lì la scotta passava in un bozzello sulla bugna del fiocco e da lì tornava al carrello autovirante dove veniva fissato su un golfare del bozzello del carrello.
Questo ultimo 'doppio passaggio' esitava invariabilmente in uno o più giri del bozzello e conseguente sfregamento cima su cima con resistenze aggiunte e innumerevoli gite a prua a ruotare a mano il bozzello.
Dovendolo ripassare mi chiedevo: perchè tutto questo gira gira?
In quella posizione mica demoltiplica lo sforzo, o sì?
Non posso dal carrello autovirante semplicemente andare alla bugna del fiocco?
Cosa mi sfugge?
Dopo essere uscito dalla cavatoia a metà albero sono finalmente sceso al bozzello del carrello autovirante.
Nell'allestimento originale da lì la scotta passava in un bozzello sulla bugna del fiocco e da lì tornava al carrello autovirante dove veniva fissato su un golfare del bozzello del carrello.
Questo ultimo 'doppio passaggio' esitava invariabilmente in uno o più giri del bozzello e conseguente sfregamento cima su cima con resistenze aggiunte e innumerevoli gite a prua a ruotare a mano il bozzello.
Dovendolo ripassare mi chiedevo: perchè tutto questo gira gira?
In quella posizione mica demoltiplica lo sforzo, o sì?
Non posso dal carrello autovirante semplicemente andare alla bugna del fiocco?
Cosa mi sfugge?
