Capitan Papino
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Circuito tesa base sovradimensionato
Salve a tutti, chiedo subito scusa per la mia terminologia da scarso velista, ma non ho altro modo per esprimermi in questa sezione tecnica.
Ieri ho dovuto smontare il circuito del tesabase della randa sul mio GS 34.
Nel corso della crociera estiva mi è saltato il bozzello che sta alla fine del boma (bugna di scotta) e ho approfittato, con il valido aiuto di alcuni amici, per tirare fuori il tutto. Infatti, già da tempo sembrava non scorrere bene. Solo ieri abbiamo capito che un grosso nido d'uccello ne impediva il funzionamento.
Una volta smontato il tutto mi sono accorto che il circuito del tesa base, partendo dalla bugna di scotta, è così composto:
1) cavo di acciaio che attraverso un bozzello 'incastonato', porta il ciruito all'interno del boma e termina con un doppio bozzello (di quelli paralleli)
2) altro cavo d'acciaio fissato con un cavo d'acciaio all'interno del boma, verso il punto di mura, che ha all'estremità un altro 'paranco' doppio (non in parallello, ma ha una puleggia più piccola e una più grande)
3) i bozzelli sono uniti da una cima che esce dal lato del boma (propravia) attraverso una altro bozzello 'incastonato'
Purtroppo non ho foto da mostrare, ma in pratica il circuito parte con un cavo d'acciaio e termina con del tessle dopo esser passato per un circuito di riduzione (credo 4:1).
Ora, considerando che la randa del GS 34 non è una gran vela (mi pare di ricordare che il boma non sia più lungo di 3.5 mt), mi chiedevo se ha senso un circuito così laborioso.
Pensavo di sostituire il tutto con una cima unica, tanto sul boma c'è anche un winch.
Voi cosa ne pensate.
"Se in un primo momento l'idea non è assurda, allora non c'è nessuna speranza che si realizzi" A. Einstein
"Meno comodità si hanno, meno bisogni si hanno.Meno bisogni si hanno e più si è felici" Jules Verne
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09-09-2013 17:19 |
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