31-10-2013, 22:31
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-11-2013, 13:14 da irruenza.)
Propongo qui un massimario, utile a diradare frequenti nebbie.
1. Ogni elica ha propri parametri distintivi: nr. pale, diametro, passo e As/Ad.
2. Tutte le eliche cavitano e devono cavitare in limiti predefiniti a tavolino. Pensare di ridurrne il congenito regresso aumentando il diametro equivale a sovraccaricare e danneggiare motore e/o organi interposti.
3. L’elica è un vestito su misura. Prescindere dal calcolo è errore che si paga.
4. Ogni barca ha la sua elica. Due barche uguali con uguale motore e R/r possono avere dislocamento effettivo navigante diverso, il quale determina differenza di elica.
5. È errato prendere e montare ciò che passa il convento per ragioni di convenienza commerciale. Mi riferisco a eliche di serie con diametro, passo e As/Ad predefiniti. Questi parametri possono essere modificati al banco …. da chi lo sa fare !
È ovviamente impossibile aumentare il diametro.
6. I parametri elica devono fermare sempre i giri motore ai massimi previsti dal costruttore per l’erogazione della potenza dichiarata ed imprimere sempre tutta la velocità compatibile con caratteristiche di carena e dislocamento effettivo navigante.
7. Il diametro elica assorbe il doppio della potenza assorbita dal passo. Di qui l’importanza del calcolo preventivo.
8. Il diametro elica è influenzato dalla presenza di skeg o di dritto di poppa e da timone in legno o VTR distante meno del diametro.
9. ELICA A 2 PALE
Ricordo bene quando 60 anni fa’ si divulgò a macchia d’olio l’idea delle 2 pale per regata. Molti usavano addirittura segnare l’asse portaelica in modo da poterla posizionare perfettamente in ombra dello skeg o del dritto di poppa.
A quei tempi si andava a spanne. Calcolo 0.
Il mio professore (A. Tomei) spiegava (1980 e segg.) che tra 2 e 3 pale la differenza di resistenza era davvero poca. E li si fermava. Ho quindi dovuto scoprire da solo il perché: il diametro di 3 pale è sempre inferiore a quello di 2 pale, ma pochi lo sanno, tanto che è errore frequente quello di montare 3 pale con lo stesso diametro di 2 pale o viceversa.
10. ELICA A 3 PALE
È comunemente ed a ragione ritenuta la migliore per efficacia di spinta, tenuta al mare/vento, ridotto effetto evolutivo in avanti e retro.
11. ELICA A 4 PALE
È rara eccezione nelle barche a vela. Ovviamente cambia il diametro rispetto a 3 pale.
12. RESISTENZA delle “appendici”. Meglio un asse con suo supporto che il piede di un SDrive, senza contare il dove si crea la ineludibile depressione e la coppia “ribaltante”.
13. L’allineamento gruppo propulsore-asse portaelica si rifinisce sempre con barca in acqua.
14. Chi ha astuccio oscillante, deve curare che l’asse portaelica si trovi in posizione mediana.
1. Ogni elica ha propri parametri distintivi: nr. pale, diametro, passo e As/Ad.
2. Tutte le eliche cavitano e devono cavitare in limiti predefiniti a tavolino. Pensare di ridurrne il congenito regresso aumentando il diametro equivale a sovraccaricare e danneggiare motore e/o organi interposti.
3. L’elica è un vestito su misura. Prescindere dal calcolo è errore che si paga.
4. Ogni barca ha la sua elica. Due barche uguali con uguale motore e R/r possono avere dislocamento effettivo navigante diverso, il quale determina differenza di elica.
5. È errato prendere e montare ciò che passa il convento per ragioni di convenienza commerciale. Mi riferisco a eliche di serie con diametro, passo e As/Ad predefiniti. Questi parametri possono essere modificati al banco …. da chi lo sa fare !
È ovviamente impossibile aumentare il diametro.
6. I parametri elica devono fermare sempre i giri motore ai massimi previsti dal costruttore per l’erogazione della potenza dichiarata ed imprimere sempre tutta la velocità compatibile con caratteristiche di carena e dislocamento effettivo navigante.
7. Il diametro elica assorbe il doppio della potenza assorbita dal passo. Di qui l’importanza del calcolo preventivo.
8. Il diametro elica è influenzato dalla presenza di skeg o di dritto di poppa e da timone in legno o VTR distante meno del diametro.
9. ELICA A 2 PALE
Ricordo bene quando 60 anni fa’ si divulgò a macchia d’olio l’idea delle 2 pale per regata. Molti usavano addirittura segnare l’asse portaelica in modo da poterla posizionare perfettamente in ombra dello skeg o del dritto di poppa.
A quei tempi si andava a spanne. Calcolo 0.
Il mio professore (A. Tomei) spiegava (1980 e segg.) che tra 2 e 3 pale la differenza di resistenza era davvero poca. E li si fermava. Ho quindi dovuto scoprire da solo il perché: il diametro di 3 pale è sempre inferiore a quello di 2 pale, ma pochi lo sanno, tanto che è errore frequente quello di montare 3 pale con lo stesso diametro di 2 pale o viceversa.
10. ELICA A 3 PALE
È comunemente ed a ragione ritenuta la migliore per efficacia di spinta, tenuta al mare/vento, ridotto effetto evolutivo in avanti e retro.
11. ELICA A 4 PALE
È rara eccezione nelle barche a vela. Ovviamente cambia il diametro rispetto a 3 pale.
12. RESISTENZA delle “appendici”. Meglio un asse con suo supporto che il piede di un SDrive, senza contare il dove si crea la ineludibile depressione e la coppia “ribaltante”.
13. L’allineamento gruppo propulsore-asse portaelica si rifinisce sempre con barca in acqua.
14. Chi ha astuccio oscillante, deve curare che l’asse portaelica si trovi in posizione mediana.
