(13-05-2014 18:34)lfabio Ha scritto: Nessuno,
sono interpretazioni personali, nella misura in cui se cambi motore cambiano sia i minuti che le indicazioni. Ci sono per esempio una marea di motori Volvo che hanno un range piuttosto ampio di 'potenze massime' e se si vanno a guardare le curve di potenza si scopre che anche i moderni hanno curve molto piatte in alto (normale per i diesel moderni). Altri non sono pleasure duty ma sono light duty... dipende. E per inciso, proprio nell' esempio che citi il regime 'cruising' e' 3400 su 3600, quindi il discorso '90% del tempo a 2600', appunto, non funziona.
Per quanto riguarda la curva di coppia, c'e' da ricordare che quella e' la coppia *massima* ma la curva di assorbimento dell' elica e' - purtroppo - diversa. Sicuramente Franzdima ha ragione quando dice che *sotto* la coppia massima fai peggio.
Quantomeno, e credo che qui si sia tutti d' accordo, e' bene sapere *davvero* quanti giri prende il motore in configurazione barca abituale, vedere se ci prende con la curva di potenza/coppia e poi partire da li.
Dopo si possono fare 42391 considerazioni sui lt/nm, ovvero sull' economia di carburante, ma anche li mediamente ci sono sorprese...
Concordo, tante cose sono fondamentali. I giri effettivi, l'elica montata e via dicendo.
La curva di coppia "piatta", che come giustamente detto dà un range di coppia massima molto ampio, consente di trovare la rotazione ottimale in funzione dell'assorbimento dell'elica.
Soprattutto i nuovi motori turbo hanno grossi problemi se tenuti sotto certi regimi, diciamo a metà o poco più. So di qualche armatore che ha incrostato la turbina del VP D2-75 perché "io non sforzo il motore, lo tengo sempre a 1.800 giri".
Comunque Kpotassio, io sono contrario a tirare regolarmente il collo ai motori, come crociera intendo, se non altro perché il consumo di carburante si impenna a fronte di aumenti minimali di velocità.
Se lo tieni all'apice dalla coppia troppo sbagliato non può essere, poi se dopo 5.000 ore andrà cambiato c'è da considerare che un diportista medio (che va a vela) fa 100 ore l'anno, vuol dire che impiega 50 anni ad arrivare alle fatidiche 5.000 ore. Probabilmente il motore sarà ben prima un mucchio di ruggine, quindi state sereni e godetevi la barca