(25-07-2014 03:24)ASK Ha scritto: Se le zone ad elevata umidita’ sono localizzate in poche zone limitate dello scafo, consiglio bucherellare le zone umide subito all'inizio (dopo la sabbiatura) con il trapano, usando la punta da 3 mm. - E' il tipico intervento da fare sulla pala del timone per drenarla se piena l'acqua (succede frequentemente).
Anche sullo scafo negli anni in acqua possono formarsi delle cavita' d'acqua all'interno del laminato, in profondita' tale da non essere raggiunte dalla sabbiatura. In tal caso i fori (possibilmente passanti) servono per intercettare e drenare l'acqua all'interno del laminato e favorire l'asciugatura.
Posizionando questi fori a 2-3 cm di distanza tra loro, la robustezza strutturale del guscio non viene inficiata in modo significativo. Anzi - Ad asciugatura completata, e dopo aver ri-stuccato i fori con resina epossidica poco densificata (per sfruttare meglio l'effetto capillare), e completato il trattamento anti-osmosi, le zone bucherellate, in quanto impregnate di epossidica, diventano piu' solide che prima.
straquoto!
io ho fatto i fori solo sulla pelle ext ed anche usato una piccola pompa per il vuoto(con una "trappola" per l'acqua )
è ovvio ma lo dico lo stesso: mai usare aria compressa! rischio delaminazione! (lo so perché lo ho visto con i miei occhi su di un timone)
p.s. su 10 m di scafo dell'85 ho "pompato" 1 bicchiere di acqua
buon lavoro