RE: Regolazione trasto randa
Con vento forte il vang quasi inutile, non ce la farà mai a tenere testa al boma che cerca di alzarsi dopo una lascata di scotta. Un pò meglio va con armi in carbonio e vang serio ..ma anche qui, il boma si alza, certo se si considera il suo gioco e ci va bene allora puntiamolo ma non amo stessare l'armo, di bolina mi piace giocare con carrello e scotta, voglio dire ..ho due mani!
Con vento forte lascando scotta il boma tanto per cominciare si alza, poi lascando altro si sposta sottovento, ma la prima cosa che fa è alzarsi e quindi apre la balumina.
La balumina aperta è un bene o un male sotto raffica? Lo dice il polso del timoniere ed il log. Sempre e comunque.
Non mi reputo un regolatore di randa sopraffino, ma sono stato in barca con gente che di mestiere fa quello ed ho cercato decine di volte di carpirne i segreti, senza essere troppo invadente e risultare il curioso di turno... Ne esco sempre più confuso. Io ho un mio modo, che, limitatamente alla situazione ed alla barca, funziona.
Semeraro (randista del Moro fra le altre cose), la regola di continuo di carrello e scotta, ma la dose di carrello o scotta in più o in meno varia a seconda di una miriade di variabili che non sono riuscito ancora a sintetizzare.. Tipo: Il vento aumenta di 3 nodi, l'equipaggio si mette di mezza posizione più a poppa, lui lavora più di carrello e meno di scotta, arriva un onda, fa tutt'altro, vento cala, ecco che lascia stare la scotta e lavora di carrello... booooh, non ho mai carpito il segreto in modo da poterlo tradurre. Quando toccava a me stare alla randa gli chiesi timido "Paolo, così va bene?" ..la sua risposta secca "leggi il log e lo sai" non me la scorderò mai!!
Il vang su barche da 10mt in su non l'ho mai visto usare con un risultato apprezzabile.. sui CA addirittura è scarico del tutto.
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