RE: Dal Giornale della Vela di marzo: sostituzione sartie.
Comunque, leggendo qua e la sulla corrosione galvanica in caso di accoppiamento tra metalli, il metallo che si corrode è sempre quello meno nobile, l'altro resta intatto (per lo stesso motivo degli anodi sacrificali, si corrode l'anodo, proteggendo tutto il resto)
Dato che il sartiame è fatto in acciaio mentre l'albero di alluminio, il sartiame (lande, arridatoi, cavi, etc etc) di sicuro non si corrode a causa di correnti galvaniche, al limite ciò che si corrode è l'albero, che funge da anodo sacrificale.
Quindi ciò che potrebbe far cedere il sartiame è solo la fatica, non la corrosione galvanica (a meno che uno non abbia albero o parti in metalli più nobili dell'acciaio inox)
Quindi faccio una domanda, vediamo se ho capito bene: la mia piastra (presumo acciaio) che corre longitudinalmente alla barca e che unisce le lande (non so come si chiama), è piena di polverina bianca, tipica di accoppiamento tra metalli (sul libro di zerbinati è scritto che se la polvere è bianca c'è accoppiamento tra inox ed alluminio), sopratutto in prossimità delle lande stesse e dei suoi bulloni. Si trasmette sicuramente dall'albero, di alluminio, fino alla pistra in questione tramite le lande, gli arridatoi e le sartie, tutte inox (infatti in tutto il sartiame non c'è un singolo granellino bianco, a parte ruggine superficiale data dall'acqua). Posso quindi supporre che tale situazione sta proteggendo il sartiame e che tale polverina sia l'alluminio che 'cede' materiale essendo meno nobile dell'inox. (confermo di avere accoppiamento tra inox e alluminio in testa d'albero, era già così quando ho disalberato quest'anno per trasportare la barca)
Domanda due: dubito fortemente che il cantiere originale generi tale accoppiamento in maniera selvaggia senza proteggere con duralac o simili. Posso quindi supporre che qualcuno abbia sostituito le sartie nella vita della barca ?
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