(15-08-2015 17:16)refosco Ha scritto: ....Allora se i vicini d'ormeggio hanno cantato, la causa e' individuata. Penso che gli sforzi applicati alla deriva siano stati essenzialmente trasversali, quindi la chiglia, fissata allo scafo (al canoe body in zona rinforzata di vetroresina ) con i noti pernoni, abbia pochissima probabilità di aver subito danneggiamento permanente: si pensi agli sforzi laterali quando la barca e' ben inclinata sotto forte vento laterale e batte sull'onda (portanza della chiglia, peso della chiglia e inerzia dovuta alle accelerazioni verticali!). Per questo mio pensiero tranquillizzerei l'amico, e suggerirei solo un rattoppo estetico e di forma, al prossimo alaggio.
Il peso perso reputo sia dell'ordine di ca 1 kg: ca 1/1000 dell'intera chiglia: orpo! quanta stabilità viene modificata?? La riparazione, con materiale adeguato, potrebbe prevedere anche un eventuale innesto a vite (tipo protesi dentaria....) con una sorta di prigioniero sul corpo sano e gia' a spessore maggiore. Importante invece la finitura (stucco) che dara' la corretta forma e superficie liscia al bordo d'uscita della "pinna". Se pertinente, farei pagare tali riparazioni a chi ha causato il danno. BV!
Pensavo anch'io ad un intervento del genere ma non conosco chi possa farlo. Chiederò al cantiere in cui mi servo di solito. La mia preoccupazione e 'trovare qualcuno con le competenze giuste. In giro ci sono tanti improvvisatori e non vorrei spendere soldi per interventi sbagliati o addirittura dannosi.