opinionista velico
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RE: Strallo volante per barche piccole e armatori poveri
lucianodb
Quello che descrivi non è altro che la versione povera di quella che propongo io.
L’ho già sperimentata è il problema principale è la gestione della vela non inferita, specie se sei da solo o con equipaggio di mera compagnia.
Tieni presente che lavori in condizioni difficili, con vento e onda.
Ti ha poi già detto sailor13 che non riesci a tendere a sufficienza cazzando solo la drizza (occorre cazzare anche da sotto con un paranco o un tenditore).
Proust2000
Non credo sia un problema del punto di applicazione della drizza, perché questa tira comunque nel senso dello strallo.
In questo caso il problema potrebbe accentuarsi perché il tiraggio della drizza è parancato, quindi più potente (in teoria).
sailor13
Perche su barche sotto i 10 mt non avrebbe senso?
Io pensavo a barche ancora più piccole, 8/9 mt max armate di genova rollabile, sulle quali una trinchetta sarebbe molto utile già a 15/16 nodi senza bisogno di ridurre la randa (i testi sacri dicono che sarebbe sempre meglio iniziare a ridurre la vela di prua).
Se il paranco costa troppo, allora mettiamo un volgarissimo tornichetto da 12 mm (€ 20 max – carico rottura oltre 4000 Kg).
Prima cazziamo la drizza a ferro con il winch, poi tendiamo da sotto con il tornichetto.
Cmq anche uno strallo agganciato ad un attacco (serio) fissato all’albero (come proponi tu), come lo metti in tensione se non da sotto?
Quindi paranco o altra soluzione che sia, questa è una spesa inevitabile.
Gli esperimenti comunque li ho già iniziati (per ora solo in porto, con fiocco e attrezzatura rimediata)
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-08-2015 19:22 da opinionista velico.)
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24-08-2015 18:58 |
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