(27-08-2015 23:14)isla Ha scritto: (24-08-2015 21:19)Franzdima Ha scritto: (24-08-2015 21:07)lfabio Ha scritto: Assolutamente no.
Casomai il contrario. Molto il contrario.
No, no, è così.
È per questo che si usano motori da lavoro anziché motori automobilistici, a parità di ore di funzionamento un motore marino è molto più stressato di un motore automobilistico, per questo il calcolo ore-km nella nautica ha poco senso.
C'era un vecchio dépliant della mercuiser che lo spiegava, se lo ritrovo vi riporto il link.
per il diporto non si usano motori da lavoro, attenti alle definizioni specifiche, un motore da lavoro e un motore per il diporto sono classificati diversamente fra loro. un motore marino solo in base al suo rating possiamo definirlo stressato o meno.in base al rating lo stesso motore potrebbe erogare anche un 30 % in meno di potenza.
i motori automobilistici nel diporto vengono utilizzati anche tutt'oggi, già 40 anni fa volvo usava il mitico B 20 collegato al piede 100, sia per il diporto, sia per il furgoncino da lavoro
Anche l'Austin Metro diesel usava il Perkins da 55 cv che altro non era che il Volvo Penta di pari potenza venduto negli anni '90, anche se non ricordo i codici dei motori.
Non intendevo motori "da lavoro" in senso tecnico, intendevo che i piccoli motori nautici sono gli stessi che si vedono montati su idrovore, piccoli mezzi agricoli, generatori e simili, non su automobili salvo qualche raro caso.
Con i meccanici da diporto ho smesso di parlarci anni fa ma dubito che il 45 cv di una Smart diesel possa svolgere lo stesso lavoro di un VP D2-40 dal triplo della cilindrata.
Un'auto lanciata a 100km/h in pianura ha un carico sul motore bassissimo, una barca è come se andasse sempre in salita.