<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da yukasdog
se capisco bene il problema e' capire la tenuta della piombatura
fatta con il manicotto filettato oppure con il manicotto classico
e la redancia.
quello che so:
Il mio fornitore di cavi (noi usiamo cavi da arredamento,lui fa cavi
da gru e paranchi industriali e quando arrivo io con i fili da 4 mm ride, e usano per il loro lavoro al 90% giunzioni col manicotto classico ,quello della redancia)
dice che la tenuta e' esattamente la stessa e che la giounzione classica con
redancia ha il vantaggio che ti puoi fidare della macchina pressatrice ma hai
anche la visibilita' del pezzo e di come e' deformato (laminato) a confermartelo.
sicuro il manicotto a pressare cavo dentro e' meno ingombrante e piu' estetico,
non credo che finche' parliamo di cavi spiroidali esista problema.le macchine usate hanno sulle spalle la responsabilita' di carichi di tonnellate appese sulla testa della gente, altro che di alberi.
Invece ho visto un problema nella pressatura dei rods, cioe' del tondino da sartie
nel manicotto.Siccome me le devono fare a breve ho chiesto e visto...risultato
GRANDE CASINO
Il tondino necessita per una pressatura ottimale di un lavoro che si chiama ricalcatura
,allora avete presente un chiodo? la testa del chiodo e' ottenuta pressando a freddo
il filo fino a fargli prendere la forma della capocchia.Stesso sitema viene usato per
ottenere le viti,testa esagonale, cilindica, svasata.....le pressano in testa.
I martelletti degli stralli? uguale!
inconveniente: per bloccare il tondino dentro alla asta filettata hai bisogno di una
asta particolare che pochissimi usano.Questi terminali sono piu' grossi e composti
da due parti che si inseriscono l'una nell'altra(quelle che ho visto io). La maggior parte dei tondini invece sono bloccati
dentro la asta filettata allo stesso sistema dei cavi, basta guardare i terminali, sono
identici. Il mio 'uomo dei cavi' dice che la tenuta del tondino in quel caso e' diminuita
al valore della rottura del cavo di uguale spessore.
quindi vi sapro' dire....
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Per quanto riguarda pressature, terminali e cavi: per ogni tipo di cavo ci sono dei terminali e delle lavorazioni appropriate. In genere, parlando di barche piccole ( e di sforzi piccoli) si può lasciar correre parecchio perchè i carichi relativi 'perdonano' molto, quindi 'regge' anche il cavo inox a 19 fili con redancia e manicotto nicopress o talurit (addirittura anche in alluminio); provate a farlo su una barca più grande e ne riparliamo.
Quindi manicotto e redancia solo su cavi morbidi, a 49 o 133 fili; per i cavi a 19 fili terminali a pressare o rapidi (Norseman, stalock e simili). Per il tondino attenzione a non confondere il Nitronic ( e simili)che in genere hanno diametri 'strani' con il tondino 316. Il tondino Nitronic come giusatamente dici anche tu deve essere ricalcato a freddo, e necessita di terminali e arridatoi adatti allo scopo. Usare per il tondino i terminali per cavo primo non da garanzie di tenuta (il tondino può sfilarsi per le vibrazioni) e secondo i terminali per cavo sono calibrati per il carico del cavo e non per quello del tondino.
Spero di essere stato chiaro, se avete domande fate pure.