lavori di restauro
O.K. linus, vediamo che cosa siamo capaci di fare. Per me è un grande piacere, ero amico dei fratelli Gallesi, Franco e Massimo, entrambi prematuramente scomparsi, che erano i titolari del Cantiere Tripesce.
La tua barca ha i colori originali del gel coat mentre quella delle foto che ho pubblicato è stata riverniciata con dei colori non originali.
La prima cosa da fare è smontare tutta l'attrezzatura, pulpito (la ringhiera di prua), bottacino (gomma lungo il bordo) che fra l'altro si è ritirato lasciando scoperto l'angolo di poppa; quest'ultimo andrà sostituito; agugliotti del timone ecc.. ecc.. lasciando noda la barca e mettendo da parte tutto quanto perché dovrà essere rimontato. Devi cercare di togliere anche la derica a compasso realizzata in lamiera di ferro di circa 1 cm di spessore perché probabilmente c'è da intervenire sulla scassa di deriva per evitare ingressi d'acqua. Poi io la rimetterei perché dà stabilità alla barca in acqua.
Con il vetroresina si può fare di tutto e ottenere tutte le riparazioni necessarie.
Il bianco dello scafo e il verde della coperta non sono realizzati con vernici ma con geal coat di quei colori. Al termine dei lavori di restauro non sarè possibile riverniciare con geal coat ma con vernice piliuretanica bicomponente. A me piacciono molto i colori originali e se decidi di mantenerli, ti conviene procurarti un campione in modo di ottenere con il tintometro delle vernici uguali.
Devi toglieren tutta l'antivegetativa dallo scafo fino a riportarlo a geal coat.
Devi scattivare tutte le parti danneggiate fino ad arrivare al sano e ricostruire con strati di stoia di vetro impregnata di resina; scartavetrare e spianare fino ad ottenere le sagome originali, scartavetrare il tutto e preparare per la verniciatura. Se lo scafo e l'opera viva sono screpolati prima di verniciare c'è da valutare se fare un trattamento antiosmosi con prodotti specifici.
Per la lavorazione del vetroresina io uso resine epossidriche SP System, stoia e tessuto bidirezioinale che compro dai F.lli Mugnaini di Massarosa vicino a Viareggio (trovi il sito su Internet. Per altri materiali specifici per la nautica puoi rivolgerti al rappresentante di Napoli delle Forniture Nautiche Italiane signor Di Lella Mario tel e fax 0617623838 cell. 335 6277408.
La resina SP System va miscelata nella dose di 100 g di resina, 18 g di catalizzatore. Le dosi vanno rispettate ed è opportuno usare una bilancia abbastanza precisa. Non usare le pompette dosatrici che ti vengono proposte, preferisci un dosaggio in peso. Prepara piccole quantità in recipianti larghi in modo da disperdere il calore che la reazione sviluppa, in modo da prolungare i tempi di lavorazione. Cerca di lavorare all'asciutto, su pezzi puliti e non umidi, a una temperatura ambiente che ottimale sarebbe di 20°. Proteggi le mani con guanti usa e getta e quando scartavetri la respirazione con opportune mascherine. Bagni la parte da ricostruire con un pennello, applichi la stoia di opportuna grammatura (io uso una grammatura da 300/350 g) impregni la resina comprimendola con un pennello, aspetti che catalizzi un pò fino a diventare appiccicosa e continui con gli strati fino ad ottenere lo spessore desiderato. Cerca di non lasciare bolle d'aria che indeboliscono la strutttura eventualmente rullado con un rullo dentato. Se resini a distanza di tempo, dopo il completo indurimento della parte, prima di procedere occorre scartavetrare e pulire la parte riportandola al vivo e priva di untuosità,
Non è difficile se hai una certa manualità, sarebbe però opportuno essere affiancato da uno che ha esperienza, almeno per le prime volte.
Sono a tua disposizione un cordiale saluto
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